Comprare azioni Adobe conviene?
La Adobe Inc. è una società statunitense operante nel settore informatico, segmento software e piattaforme web. Nello specifico, Adobe offre una gamma di prodotti per l’editing di video, grafica, editoria, web, e molto altro.
Il Gruppo nel 2020 ha generato ricavi per quasi 13 mld di dollari. La sua sede principale si trova a Santa Jose (California) e, attraverso la sua rete di distribuzione è presente con i suoi software in numerosi paesi del mondo.
Vediamo quindi, se il titolo Adobe rientra tra le migliori azioni da comprare.
Consigli per fare trading sulle azioni Adobe
Vediamo ora quali sono le informazioni fondamentali che dobbiamo conoscere per realizzare un’analisi corretta sulle azioni Adobe.
- Le acquisizioni strategiche e le partnership sottoscritte dal Gruppo:
Queste possono essere funzionali ad un’espansione produttiva e commerciale per l’azienda. Adobe è cresciuta anche grazie ad alcune importanti acquisizioni che l’hanno resa una delle maggiori software house nel suo settore. - L’andamento dei settori dove Adobe è particolarmente attiva:
Questo può rivelare interessanti informazioni per capire i flussi della domanda e dell’offerta disponibile. Tieni presente, che Adobe focalizza il suo business principalmente come fornitore di software per la creazione di contenuti: video, grafica, editoria e web. - I piani industriali del Gruppo e lo sviluppo di nuovi prodotti:
Ci indicano quali sono gli obiettivi che si propone di raggiungere. Contestualmente, confrontando i risultati di Adobe (annuali e intermedi) potremo verificare se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti. - La concorrenza:
La concorrenza nel settore dei software è composta da diversi grandi gruppi che operano a livello mondiale. Pertanto, è importante seguire i competitor (la loro evoluzione, i piani di sviluppo, il lancio di nuovi prodotti, le acquisizioni, nuovi player, ecc.), in quanto in ogni momento possono erodere importanti quote di mercato ad Adobe.
Analisi azioni Adobe
La Adobe Inc. è quotata al NASDAQ dal 1986, con il simbolo ADBE.
Per diversificare il tuo portafoglio azionario integrando le azioni Adobe o tradare con questo titolo, ti consiglio di fare un’analisi approfondita di tutte le informazioni riguardanti la società e, soprattutto, osservare l’andamento del titolo per capire quali potrebbero essere le oscillazioni future. In questo modo sarà più semplice limitare i rischi di un investimento in azioni Adobe.
Detto questo, ti invito a seguirmi nei prossimi paragrafi dove ti fornirò i dati sui risultati ottenuti da Adobe, le informazioni inerenti il mercato in cui si muove e la concorrenza con cui si deve confrontare. Inoltre, per capire quale direzione intraprenderà l’azienda, ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership sottoscritte dal Gruppo.
Per completare il quadro esamineremo l’andamento del titolo Adobe in Borsa e proveremo a fare delle previsioni sulle future variazioni di prezzo delle azioni.
Breve storia di Adobe
Adobe è stata fondata nel 1982 da John Warnock e Charles Geschke, due ex dipendenti della Xerox PARC. Lo scopo dei due programmatori era di sviluppare e vendere il linguaggio PostScript (già utilizzato da Xerox, ma non commercializzato). Si tratta di un linguaggio creato per semplificare l’interpretazione di una pagina (testo+immagini), da parte di un dispositivo di visualizzazione.
Il linguaggio Adobe PostScript rivoluzionerà la produzione editoriale divenendo uno standard a livello mondiale.
1982. Steve Jobs tenta di acquistare la società per 5 mln di dollari, ma non vi riesce. Gli verranno cedute in seguito una quota di azioni pari al 19% del capitale. Jobs pagò in anticipo 5 volte rispetto al valore di allora dell’azienda, oltre alla commissione per l’uso quinquennale della licenza del PostScript.
Con questo cospicuo finanziamento Adobe è stata la prima azienda della Silicon Valley a diventare redditizia nel suo primo anno di vita.
1985. Apple Computer inizia a commercializzare le sue stampanti LaserWriter con il software PostScript.
Inoltre Adobe produce i primi font digitali denominati Type 1. In seguito Apple uscirà sul mercato con i TrueType.
Risale alla metà degli anni ’80 anche il lancio sul mercato del primo software di consumo, Illustrator. Si tratta di un programma di grafica vettoriale studiato per il Macintosh della Apple.
1989. Adobe introduce sul mercato quello che è il suo prodotto di punta, Photoshop. Software di grafica studiato per il Macintosh della Apple.
1991. L’azienda rilascia Adobe Premiere, software di editing video.
1993. E’ la volta dei PDF (Portable Document Format) documenti interscambiabili che utilizzano il software Adobe Acrobat e il Reader collegato. Oggi Il PDF è uno standard internazionale riconosciuto ISO 32000-1: 2008.
Adobe 2010-2020
2012-2013. Adobe ha subito una grave violazione della sicurezza da parte di un attacco hacker. Sono state rubate importanti porzioni di codice sorgente e i dati sensibili di oltre 150 mln di clienti Adobe, come le informazioni sulle carte di pagamento.
2018. Adobe ha ufficialmente cambiato il suo nome da Adobe Systems Incorporated ad Adobe Inc.
Oggi la software house è principalmente conosciuta per prodotti di supporto alla produzione grafica, editoriale e video. In particolare, tra le altre cose, il Gruppo commercializza la Adobe Creative Cloud, una suite che comprende diversi software interamente compatibili tra loro. Ecco i più noti.
- Adobe Photoshop. Editor di immagini raster con qualche funzionalità vettoriale.
- Adobe Illustrator. Editor di immagini vettoriali.
- Adobe InDesign. Per la produzione editoriale DTP.
- Adobe Acrobat. Famiglia di software dedicata ai PDF, tra cui la versione Pro e Reader.
- Adobe Dreamweaver. Editor per realizzare siti web.
- Adobe After Effects. Software per l’elaborazione grafica animata.
- Adobe Premiere Pro. Software per l’editing video.
Dati finanziari Adobe
- Capitalizzazione di mercato: 255,98 mld di dollari.
- Numero di azioni: 478 mln.
- Piazza di quotazione: NASDAQ.
- Settore: Tecnologia. Servizi IT e software.
- Dipendenti: oltre 22mila.
- Persona di riferimento: Shantanu Narayen (Presidente e CEO).
Di seguito i dati finanziari di Adobe, relativi al 2019/2020 (anno finanziario conclusosi il 29 novembre) e comparati all’anno di esercizio precedente.
- Ricavi: 12,87 mld di dollari, +15,19%.
- Utile netto: 5,26 mld di dollari, +78,22%.
Azionariato Adobe
In base alle informazioni comunicate dal Gruppo (aggiornate a marzo 2021), i maggiori azionisti Adobe, e le rispettive quote di capitale detenuto, sono i seguenti.
- 7,99%, sono azioni detenute da The Vanguard Group, Inc.
- 7,88%, appartiene alla Blackrock Inc.
- 4,90%, sono azioni della FMR LLC.
- 3,94%, appartiene alla State Street Corporation.
Dividendi Adobe
Non risulta distribuito alcun dividendo Adobe.
Andamento quotazione Adobe azioni
Vediamo quindi di seguito come si è comportato il titolo Adobe al NASDAQ, negli ultimi 5 anni.
Come vediamo dal grafico, il valore della quotazione Adobe ha una crescita costante, seppur con qualche frenata brusca lungo la sua corsa. Il titolo Adobe supera i 100 dollari per azione a settembre 2016, i 200 dollari a gennaio 2018, i 300 a luglio 2019.
Nei mesi successivi il titolo Adobe affronta un periodo contrastato, con il titolo che si riporta sui 261 dollari ad ottobre. Tuttavia già da novembre il valore registra un trend rialzista che lo porta a superare i 383 dollari per azione il 19 febbraio 2020. I giorni successivi, a causa della crisi del coronavirus, il titolo perde terreno e risente pesantemente delle sedute contrastate, con scambi di tipo speculativo. Il valore del titolo Adobe arriva ad essere scambiato 285 dollari il 12 marzo e 335,50 il 13 marzo.
In seguito assistiamo ad una robusta ripresa del valore delle azioni Adobe. Nei primi giorni di settembre 2020, il titolo raggiunge la soglia dei 533,88 dollari, suo massimo storico sinora. Nei mesi successivi assistiamo da un andamento contrastato, con valori che oscillano tra i 421,20 dollari (marzo 2021) e i 525,08 dollari (aprile 2021).
Previsioni azioni Adobe
Secondo gli analisti per le azioni del Gruppo Adobe si prevede un prolungamento della fase positiva nel breve.
Il titolo Adobe in questo periodo presenta un grado di rischiosità moderato.
Concorrenza Adobe
Nel mercato IT la concorrenza è formata da gruppi piuttosto importanti a livello mondiale. Vediamo quindi chi sono i competitor più minacciosi per Adobe.
- Corel Corporation. Software house canadese, proprietaria della Suite grafica Corel Draw (grafica vettoriale, raster e animazione).
- Microsoft. Software house statunitense, proprietaria della Suite Office e altri piccoli software in dotazione con il sistema operativo Windows.
- Quark Inc. Software house statunitense produttrice di QuarkXPress, uno dei primi applicativi professionali per il Desktop Publishing e a tutt’oggi uno dei più diffusi.
Da non sottovalutare anche tutta la galassia dei software liberi, gratuiti o semigratuiti, come: Gimp, SketchUp, Procreate, Inkscape, e molti altri.
Acquisizioni e cessioni Adobe
Tra le più importanti acquisizioni operate da Adobe nel tempo, vi sono:
1992. OCR Systems, software house statunitense, proprietaria del noto sistema di riconoscimento ottico dei caratteri.
1994. Aldus Corporation, software house statunitense, proprietaria di Page Maker, uno dei primi applicativi per il Desktop publishing. L’acquisto ha visto un esborso da parte di Adobe di quasi 438 mln di dollari.
2005. Macromedia, software house statunitense, proprietaria di Dreamweaver, applicativo per la produzione di pagine web. L’acquisto ha visto un esborso da parte di Adobe pari a 3,573 mld di dollari.
2012. Efficient Frontier, piattaforma di performance online e social media marketing, gestisce campagne di social media per inserzionisti e agenzie.
2013. Neolane, fornitore di tecnologia di marketing conversazionale, che sviluppa software e servizi di gestione delle campagne multicanale.
2014. Fotolia, uno dei più grandi archivi online di immagini e grafiche professionali. Oggi è denominato Adobe Stock.
2016. TubeMogul, azienda software statunitense specializzata in marketing e pubblicità.
2018. Magento Commerce, proprietario di una delle più note piattaforme CMS open source dedicata all’eCommerce.
2018. Marketo, software house specializzata nello sviluppo di software per la creazione automatizzata di contenuti per il web.
2019. Allegorithmic, azienda francese specializzata in software per l’elaborazione di immagini 3D.
Partnership Adobe
Nel corso degli anni la Adobe ha sottoscritto diversi accordi di partenariato, soprattutto in un’ottica di espansione commerciale e miglioramento delle prestazioni dei suoi software.
Con la NVIDIA ad esempio ha una lunga storia di collaborazioni. Con il noto produttore di schede grafiche e processori grafici, Adobe ha intrapreso un partenariato per sviluppare e potenziare l’accelerazione della GPU. Ed inoltre, sono allo studio altre funzionalità basate su Sensei: la sincronizzazione automatica delle labbra in Adobe Character Animator CC, l’editing con riconoscimento facciale in Photoshop CC, e molto altro.
Nel 2018, Adobe ed NVIDIA hanno annunciato una partnership per semplificare l’intelligenza artificiale e la struttura di apprendimento automatico di Adobe Sensei per le GPU NVIDIA. Lo sforzo congiunto accelererà i tempi per mostrare e migliorare l’esecuzione di nuovi servizi basati su Sensei per i clienti e gli ingegneri di Adobe Creative Cloud ed Experience Cloud.
Comprare azioni Adobe conviene?
Adobe Systems è un colosso nel settore dei software e, come abbiamo visto, il titolo è stato in costante crescita nel lungo termine, con un aumento del 100% negli ultimi tre anni e del 400% negli ultimi cinque anni. In entrambi i casi, questi guadagni hanno battuto l’ S&P 500 con un ampio margine.
Tuttavia, le prestazioni passate non sono garanzia di rendimenti futuri. E il titolo ha lottato negli ultimi 12 mesi, il che potrebbe indurre gli investitori a chiedersi se investire in Adobe può essere un buon affare. Vediamo.
Punti di forza Adobe
Per decenni, Adobe è stato il player dominante nel mercato dei software per la creatività. Molti dei suoi prodotti non hanno praticamente rivali in termini di quota di mercato.
Inoltre, la società di ricerca Forrester ha recentemente riconosciuto Adobe come il principale fornitore di software di marketing aziendale.
In totale, il management stima che l’opportunità di mercato di Adobe raggiungerà i 147 mld di dollari entro il 2023, rispetto agli 83 mld di dollari del 2020. In altre parole, l’enorme opportunità di mercato di Adobe cresce del 23% all’anno.
Le aziende stanno accelerando l’adozione di soluzioni digitali. In effetti, l’International Data Corp (IDC) stima che le aziende di tutto il mondo spenderanno 6,8 trilioni di dollari per le trasformazioni digitali tra il 2020 e il 2023. Questa tendenza è stata e dovrebbe continuare a essere un potente vento in poppa per il business di Adobe.
Tuttavia, Adobe continua a innovare e a costruire il proprio portfolio, concentrandosi in particolare sui casi d’uso mobile, nuove forme di media e intelligenza artificiale. Queste innovazioni hanno creato una forte domanda di prodotti Adobe e l’azienda ha costantemente ottenuto risultati finanziari impressionanti.
Ad ogni modo, gli investitori dovrebbero notare due cose su queste metriche finanziarie:
- Le entrate di Adobe stanno crescendo più rapidamente delle sue opportunità di mercato. Se l’azienda riesce a mantenere questo slancio, dovrebbe guadagnare quote di mercato negli anni a venire.
- Il flusso di cassa gratuito sta crescendo più rapidamente delle entrate, il che significa che l’azienda sta diventando più redditizia.
Inoltre, circa il 61% dei primi 100 clienti di Adobe ha utilizzato tre o più prodotti nel 2015, ma tale numero ha raggiunto il 93% nel 2020. In genere è più conveniente vendere ai clienti esistenti piuttosto che acquisirne di nuovi. Ecco perché il margine operativo è cresciuto dal 19% al 33% in quel periodo.
Punti di debolezza Adobe
Di sicuro stiamo parlando di una software house leader nel suo settore. Tuttavia, la concorrenza c’è e può rivelarsi minacciosa da un giorno all’altro.
Infatti, uno dei punti di debolezza della Adobe è il prezzo non proprio accessibile dei suoi software. Un limite che potrebbe essere sfruttato dai suoi competitor, anche se non mi sembra realistico che questo avvenga dai suoi avversari storici (come Corel), ma piuttosto credo che la minaccia arrivi da Oriente. Pensa solo ai passi da gigante che sta operando la Cina nel campo dell’Information Technology.
Le azioni Adobe sono un buon affare?
Adobe ha un’enorme opportunità di mercato e la sua forte immagine aziendale e le soluzioni migliori della categoria offrono all’azienda un vantaggio significativo. Da questo punto di vista, Adobe ha una enorme possibilità di crescita.
Quindi, conviene comprare azioni Adobe? Penso che la risposta sia sì. Ma come sempre, investi con un obiettivo a lungo termine e non puntare tutto in una volta. Ovvero, acquista gradualmente nel tempo.
Dove comprare azioni Adobe
Abbiamo visto tutti i dati riguardanti l’azienda in oggetto e vorresti investire in Borsa, magari proprio in azioniAdobe.
Sappi che esistono diversi metodi per acquistare titoli azionari o altri asset. E’ molto probabile che anche la tua banca offra questo tipo di servizio ai suoi clienti.
Tuttavia, ti ricordo che questa soluzione presenta degli svantaggi non indifferenti, che potrebbero influire sul rendimento del tuo investimento in Borsa. Vediamo perché:
- Titoli limitati. Buona parte degli istituti di credito italiani sono attivi solo nella Borsa Italiana. Dunque, cercare di differenziare il proprio portafoglio azionario non risulta un obiettivo semplice da raggiungere (una delle strategie migliori, per evitare i rischi di un investimento, sta proprio nel differenziare quanto più possibile).
- Elevati costi di commissione. Sono costi che andranno ad incidere sui tuoi margini di guadagno. Pertanto, potrebbero rendere scarsamente produttivo il tuo investimento.
- No vendita allo scoperto. Non è possibile, infatti, operare e fare profitto sulle fluttuazioni di mercato giocando sul ribasso delle quotazioni (anche se nei fatti non possiedi quei titoli azionari).
- Non puoi scambiare azioni velocemente. Attraverso un istituto bancario non puoi sfruttare tutte le opportunità di mercato, come acquistare e vendere in modo rapido i titoli azionari.
- No vendita al margine e leva finanziaria. Non sono disponibili gli strumenti di investimento che ti consentono di fare trading con qualsiasi andamento del titolo azionario.
Quindi, quale potrebbe essere la soluzione alternativa agli istituti di credito per comprare azioni Adobe?
Ciò che mi sento di consigliarti è il trading online, in quanto si tratta della scelta migliore se vuoi fare trading ed acquistare e vendere azioni rapidamente, senza escludere la possibilità di comprare azioni e tenerle per tutto il tempo che vuoi nel tuo portafoglio titoli.
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Pensieri finali
Abbiamo visto di cosa si occupa Adobe, quali sono le sue potenzialità e chi sono i suoi diretti competitor.
Dall’analisi approfondita sull’azienda e del titolo abbiamo visto che si tratta di un’azienda che può dare soddisfazioni nel tempo e che ti consiglio di tenere d’occhio per un investimento nel medio e lungo termine.
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