Comprare azioni Bank of America conviene?
La Bank of America Corporation, nota anche come BofA, è una multinazionale statunitense operante nel settore bancario. Nello specifico Bank of America offre ai suoi clienti servizi di Consumer banking, corporate banking, assicurazioni, investment banking, mutui, private banking, private equity, gestione patrimoniale, carte di credito.
Il Gruppo nel 2020 ha generato ricavi per oltre 85 mld di dollari. La sua sede principale si trova a Charlotte (North Carolina) e vanta una rete di hub a Dallas, Hong Kong, Londra, New York e Toronto.
Attualmente Bank of America è il secondo più grande gruppo bancario negli Stati Uniti e il 3° a livello mondiale, per capitalizzazione borsistica.
Vediamo quindi, se il titolo Bank of America rientra tra le migliori azioni da comprare.
Consigli per fare trading sulle azioni Bank of America
Vediamo ora quali sono le informazioni fondamentali che dobbiamo conoscere per realizzare un’analisi corretta sulle azioni BofA.
- Le acquisizioni strategiche e le partnership sottoscritte dal Gruppo:
Queste possono essere funzionali ad un’espansione produttiva e commerciale per l’azienda. In particolare in un’ottica di digitalizzazione dei servizi, sempre più richiesti dai consumatori. - L’andamento dei settori dove Bank of America è particolarmente attiva:
Questo può rivelare interessanti informazioni per capire i flussi della domanda e dell’offerta disponibile. Tieni presente, che Bank of America focalizza il suo business principalmente come banca commerciale, gestione patrimoniale e investimenti bancari. - I piani industriali del Gruppo e lo sviluppo di nuovi prodotti:
Ci indicano quali sono gli obiettivi che si propone di raggiungere. Contestualmente, confrontando i risultati di Bank of America (annuali e intermedi) potremo verificare se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti. - La concorrenza:
La concorrenza nel settore bancario è composta da diversi grandi gruppi che operano a livello mondiale. Pertanto, è importante seguire i competitor (la loro evoluzione, i piani di sviluppo, il lancio di nuovi prodotti, ecc.), in quanto in ogni momento possono erodere importanti quote di mercato a Bank of America.
Analisi azioni Bank of America
La Bank of America è quotata al NYSE dal 1980 e alla Borsa di Tokyo, inoltre contribuisce al calcolo dell’indice Dow Jones Industrial Average.
Se stai pensando di diversificare il tuo portafoglio azionario integrando le azioni Bank of America o di fare trading con questo titolo, ti consiglio di fare un’analisi approfondita di tutte le informazioni riguardanti la società e, soprattutto, osservare l’andamento del titolo per capire come si potrebbe evolvere in futuro. In questo modo sarà più semplice limitare i rischi legati ad un investimento in azioni Bank of America.
Perciò, ti invito a seguirmi in questo articolo dove ti fornirò i dati sui risultati ottenuti da Bank of America, le informazioni inerenti il mercato in cui si muove e la concorrenza con cui si deve confrontare. Inoltre, per capire quale direzione intraprenderà l’azienda, ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership sottoscritte dal Gruppo.
Per completare il quadro esamineremo l’andamento del titolo Bank of America in Borsa e proveremo ad ipotizzare una stima sulle future variazioni di prezzo delle azioni.
Una volta avute tutte queste informazioni avrai gli strumenti necessari per pianificare una strategia efficace che porti al massimo profitto limitando i rischi di un investimento in azioni Bank of America.
Breve storia di Bank of America
Ai primi anni del ‘900, per un immigrato italiano, non era semplice aprire un conto bancario negli Stati Uniti. Al banchiere Amadeo Pietro Giannini venne così l’intuizione di fondare a San Francisco la Bank of Italy, un istituto di credito dove tantissimi immigrati italiani (ma non solo) iniziarono a depositare i loro risparmi.
Nella tragedia del terremoto del 1906, la Bank of Italy fu l’unica banca che riuscì a mettere in salvo i soldi custoditi nei caveaux e a distribuirli poi come prestiti per la ricostruzione, entro pochi giorni dal disastro.
1919. Giannini fonda in Italia la Banca d’America e d’Italia.
1928. Avviene la fusione con la Bank of America.
1930. La Bank of Italy fu rinominata Bank of America National Trust and Savings Association. Contava 453 filiali in California.
Nel dopoguerra la banca inizia un’espansione verso ovest e acquisisce la Transamerica Corporation, attiva nel settore assicurativo.
1953. Per una serie di limitazioni dovute alle normative antitrust federali fu creata la BankAmerica Corporation come holding del Gruppo.
Per automatizzare le sempre più crescenti operazioni bancarie, in partnership con General Eletric, venne messo a punto un sistema centralizzato di gestione. Inoltre, nel 1958 furono ideate le prime carte di credito denominate BankAmericard, che nel 1977 divennero Visa.
Le tecnologie adottate permisero a Bank of America di abbattere i costi di gestione e diventare, nei primi anni settanta, il maggior gruppo bancario del mondo.
Dopo diverse acquisizioni e cambi di proprietà il Gruppo Bank of America ancora oggi opera su licenza bancaria federale n. 13044, quella ottenuta nel 1927 da Giannini per la Bank of Italy.
Per superare la crisi del 2008, Bank of America riceve in totale 55 mld di dollari dal programma di salvataggio del governo federale, e una garanzia di 118 mld per le possibili perdite.
Attualmente Bank of America è il secondo più grande gruppo bancario negli Stati Uniti dopo JP Morgan Chase, e il 3° a livello mondiale dopo JP Morgan Chase e la Industrial & Commercial Bank of China.
Dati finanziari Bank of America
- Capitalizzazione di mercato: 363,25 mld di dollari.
- Azioni in circolazione: 8,57 mld.
- Piazza di quotazione: NYSE.
- Settore: Dati finanziari. Servizi bancari.
- Dipendenti: 212mila.
- Persona di riferimento: Brian Moynihan (presidente e CEO).
Di seguito i dati finanziari di Bank of America, relativi al 2020 e comparati al 2019.
- Ricavi: 85,53 mld di dollari, 6,26%.
- Utile netto: 16,47 mld di dollari, -36,64%.
Azionariato Bank of America
In base alle informazioni comunicate dal Gruppo (aggiornate a marzo 2021, i maggiori azionisti di Bank of America, e le rispettive quote di capitale detenuto, sono i seguenti.
- 11,79%, appartiene alla Berkshire Hathaway Inc, di Warren Buffett.
- 7,25%, sono azioni detenute da The Vanguard Group, Inc.
- 5,98%, appartiene alla Blackrock Inc.
- 3,91%, appartiene alla State Street Corporation.
Dividendi Bank of America
Per l’anno di esercizio 2020 il dividendo Bank of America è stato stabilito in 0,72 dollari per azione posseduta.
Andamento quotazione Bank of America azioni
Vediamo quindi di seguito come si è comportato il titolo Bank of America al NYSE, negli ultimi 5 anni.
Come vediamo dal grafico, la quotazione Bank of America ha una crescita costante sino a dicembre 2019, quando supera i 35 dollari di valore.
A partire da febbraio 2020, a causa della crisi del coronavirus, il titolo arriva a sfiorare quota 18 dollari nel marzo successivo.
Tuttavia, la ripresa non si fa attendere e la quotazione riprende la sua corsa. Ad aprile 2021 il titolo Bank of America supera la soglia dei 40 dollari, arrivando oltre i 42,7 il 17 maggio.
Previsioni azioni Bank of America
Secondo gli analisti per le azioni del Gruppo si prevede un prolungamento della fase positiva nel breve. Mentre, nel breve non sono da escludere ripiegamenti ribassisti.
Il titolo Bank of America in questo periodo presenta una rischiosità moderata.
Concorrenza Bank of America
Come abbiamo detto nel mercato bancario la concorrenza c’è ed è anche formata da gruppi piuttosto importanti a livello mondiale. Vediamo quindi quali sono i competitor più minacciosi per Bank of America, tra i gruppi che hanno sede negli Stati Uniti.
- JP Morgan Chase & Co. Si tratta del maggior Gruppo bancario statunitense e mondiale. Ha una capitalizzazione borsistica di 280,71 mld di dollari.
- Wells Fargo. Gruppo bancario che si posiziona al 4° posto tra i maggiori gruppi mondiali, ha una capitalizzazione borsistica pari a 111,8 mld di dollari.
- Citigroup. Banca con una capitalizzazione borsistica pari a 94,67 mld di dollari ed è 8a a livello mondiale.
Da non sottovalutare anche: U.S. Bancorp, Goldman Sachs, Morgan Stanley e PNC Financial Services Group.
Acquisizioni e cessioni Bank of America
Come abbiamo visto dalla sua storia la Bank of America ha operato diverse fusioni e acquisizioni nel tempo. Vediamo le più recenti ed importanti.
1997. Bank of America viene acquisita dalla NationsBank, mantenendo lo stesso nome.
2008. Acquisizione della Merrill Lynch, a quei tempi la terza più grande merchant bank americana.
Partnership Bank of America
Nel corso degli anni la Bank of America ha sottoscritto diversi accordi di partenariato. Abbiamo visto quello con General Eletric che ha portato la banca ad essere tra le più tecnologicamente avanzate nel dopoguerra, sino alla creazione delle prime carte di credito negli anni ‘70.
Tra le altre importanti partnership c’è da ricordare quella con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il quale insieme a Bank of America ha creato una nuova banca DOD Community Bank, che fornisce servizi bancari al personale militare in 68 filiali e sportelli bancomat, nei siti dislocati all’estero delle forze armate statunitensi.
Conviene comprare azioni Bank of America?
Di seguito ti elenco alcuni motivi per cui Bank of America è un buon titolo su cui investire.
- Si tratta di una società leader di mercato che quest’anno risulta tra le migliori performer nel S&P 500.
- Le banche sono sempre le primi a godere della ripresa economica che, viste le previsioni, arriverà.
- La banca dovrebbe generare una solida crescita a lungo termine, come ha fatto negli ultimi dieci anni.
Pertanto, su questo titolo potresti valutare un investimento a medio-lungo termine, visti anche i dividendi che distribuisce.
Dove comprare azioni Bank of America
Per poter investire in Borsa è necessario appoggiarsi ad un broker, ovvero un intermediario. Il ruolo dell’intermediario può essere svolto anche da un istituto di credito e sicuramente anche la tua banca offre ai suoi clienti diversi prodotti di investimento.
Ciononostante, devi sapere che i servizi finanziari offerti dalle banche hanno dei limiti che potrebbero influire sui tuoi margini di guadagno. Vediamoli:
- Costo commissioni. Come per tutti i servizi anche questo comporta dei costi, i quali non sono trascurabili e andranno a condizionare il tuo guadagno finale. Le commissioni bancarie sono tra le più alte sul mercato.
- Scarsa varietà di titoli. Poiché la gran parte delle banche sono attive solo nella Borsa Italiana, differenziare il proprio portafoglio azionario non è semplice.
- Non è possibile comprare e vendere azioni in giornata.
- Nessuna possibilità di usare la leva finanziaria e neppure la vendita al margine. Dunque, non puoi usufruire di strumenti di investimento per fare trading con qualsiasi andamento di un titolo azionario.
- Non è possibile vendere allo scoperto. Non puoi quindi sfruttare le fluttuazioni del mercato, anche senza possedere materialmente le azioni.
In definitiva, se vuoi comprare azioni Bank of America ti consiglio di valutare il trading online.
Con il trading online potrai operare liberamente e differenziare quanto vuoi il tuo portafogli azionario, ad un costo decisamente contenuto.
Qual è il servizio migliore per fare trading online?
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Tieni presente che qui si parla di soldi, pertanto la prima cosa che devi verificare in un servizio di trading online è la sicurezza e l’affidabilità della piattaforma.
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Pensieri finali
Abbiamo visto di cosa si occupa Bank of America, quali sono le sue potenzialità e chi sono i suoi diretti competitor.
Per concludere alcune precisazioni sull’operato di Bank of America.
Come tutti i grandi gruppi che operano sul mercato in ogni settore, non possono mancare le controversie. Ci sono infatti diversi casi giudiziari che hanno visto coinvolta la Bank of America (tra cui anche il crac Parmalat). Tuttavia, il Gruppo ha pagato dove è stata riconosciuta colpevole e ha superato indenne ogni crisi.
A suo favore devo dire che alcune scelte di investimento hanno migliorato notevolmente la già solida immagine aziendale. Un esempio è la riduzione di investimenti a favore dell’estrazione del carbone (a partire dal 2015) e l’uscita totale dal mercato delle armi annunciata nel 2018. Si tratta di scelte che le hanno permesso di avere il sostegno di centri scientifici, ambientalisti e in particolare l’apprezzamento nei paesi fuori dagli Stati Uniti, dove il commercio libero delle armi non è ben visto.
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