La Basf è un’azienda tedesca leader nell’industria chimica a livello mondiale.
Nello specifico i settori di attività in cui opera Basf sono i seguenti: sostanze chimiche, materiali, soluzioni industriali, tecnologie di superficie, nutrizione e cura, soluzioni agricole.
Nel 2019 Basf ha generato vendite per oltre 59 mld di Euro. La sua base produttiva è principalmente in Germania, tuttavia il Gruppo gestisce 390+ siti di produzione in oltre 80 Paesi nel mondo.
Breve storia di Basf
1865. Viene costituita la Badische Anilin und Sodafabrik.
1925. Per far fronte alla crisi che investì l’Europa del dopo guerra, alcune grandi società industriali come l’AGFA, la Bayer, la Hoechst e altre aziende più piccole decisero di riunirsi nella Basf, che assunse la denominazione di IG Farben AG spostando la propria sede a Francoforte. Il nuovo consiglio di amministrazione contava ben 83 persone e Carl Bosch (chimico, ingegnere e imprenditore tedesco) viene nominato amministratore delegato.
1934. Viene prodotto il primo nastro magnetico in bobine per i registratori audio della AEG Telefunken. Su questa tecnologia l’azienda rimarrà il maggior produttore sino agli anni ’90, quando il digitale manderà in soffitta i nastri audio e video.
1941. Fu la IG Farben AG a produrre il gas Zyklon B usato nei campi di sterminio nazisti.
1945. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’amministrazione militare americana confisca l’intero patrimonio di IG Farben e la Commissione Alleata ne decreta lo scioglimento.
1952. Viene rifondata la Basf.
Negli anni ‘50 la Basf aggiunge alla sua gamma di prodotti il nylon.
Negli anni ‘60 amplia la sua produzione all’estero e pone maggiore attenzione su prodotti di valore più elevato: come rivestimenti, prodotti farmaceutici, pesticidi e fertilizzanti.
A seguito della riunificazione tedesca la Basf si espande nella Germania Orientale e, dal 2012, anche in Russia e Kazan.
Analisi azioni Basf
Per limitare il più possibile i rischi di un investimento è necessario capire come la società si potrebbe evolvere nei prossimi anni. Di seguito troverai diverse informazioni che ti consentiranno di conoscere meglio questa azienda e poter valutare se conviene comprare azioni Basf.
Partiremo con l’analizzare i risultati ottenuti dal Gruppo, nonché il mercato in cui opera e la concorrenza con cui si deve confrontare. Per capire quale direzione intraprenderà l’azienda (espansione geografica, ampliamento dei settori produttivi, ecc.) ti riporterò anche le più importanti partnership sottoscritte da Basf. Esamineremo inoltre l’andamento del titolo Basf in Borsa e proveremo ad ipotizzare una stima sulle future variazioni di prezzo delle azioni.
Tutte queste informazioni ti saranno utili per pianificare una strategia efficace che porti al massimo profitto limitando i rischi di un investimento.
Ti ricordo che il gruppo Basf è attualmente leader a livello mondiale nei seguenti settori:
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Prodotti chimici, anche ad alte prestazioni.
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Materie plastiche.
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Catalizzatori.
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Rivestimenti.
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Tecnologia delle colture.
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Petrolio greggio e gas naturale.
Consigli per fare trading sulle azioni Basf
Tra i fattori che dobbiamo tenere in considerazione quando facciamo trading, vi sono le capacità che l’azienda in oggetto ha di crescere. Tieni infatti presente che nel mercato in cui opera Basf vi sono altri importanti gruppi a livello mondiale (li vedremo meglio nei paragrafi successivi), con ottime capacità di sottrarre quote ai loro competitor. Pertanto, Basf può mantenere o migliorare la sua posizione solo investendo in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.
Inoltre, va valutata la politica di espansione che il Gruppo intende intraprende. Basf è ben posizionata in diversi paesi, tuttavia in alcuni scenari mondiali stenta ad imporsi rispetto alla concorrenza.
Un altro fattore che può influenzare notevolmente la salute del Gruppo sono gli investimenti orientati alla ricerca e allo sviluppo di sistemi innovativi ed efficienti per la riduzione dei costi di produzione. In particolar modo Basf da qualche tempo si dedica alla fabbricazione di materiali a ridotto impatto ambientale, una scelta che le consente non solo di rafforzare la propria presenza sul mercato, ma di migliorare anche l’immagine aziendale. Tuttavia, la produzione di questi materiali comporta costi molto elevati, i quali incidono notevolmente sui ricavi del Gruppo.
In definitiva, per evitare rischi inutili e fare trading con maggiore consapevolezza dobbiamo operare innanzitutto informandoci. Le notizie fondamentali, e che dovremmo tenere sempre sotto controllo, sono le seguenti:
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l’andamento del titolo in borsa con i relativi volumi giornalieri e la volatilità nel periodo di riferimento;
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i risultati del gruppo (annuali e intermedi) e se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti (gli investitori sono molto attenti su questo aspetto);
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piani di investimento e gli obiettivi che si propone di raggiungere il Gruppo;
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accordi di partnership con altre aziende (in molti casi possono risultare particolarmente strategici per la crescita del Gruppo), che consentono una maggiore espansione geografica o lo sviluppo di nuovi prodotti da introdurre nei mercati in cui l’azienda non è presente;
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monitorare la concorrenza, in particolare se eventuali partnership o innovazioni tecnologiche contribuiscono ad incrementare le loro quote di mercato;
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seguire le notizie degli organi di stampa finanziari (oltre ai quotidiani cartacei ci sono diversi siti online), nonché le comunicazioni periodiche dell’azienda.
Tieni sotto controllo anche l’evoluzione del settore di riferimento, in quanto i suoi mutamenti possono incidere notevolmente sul fatturato del gruppo.
Ti ricordo che la maggior parte dei dati che troverai in questo articolo sono suscettibili di un’evoluzione continua, pertanto cerca di tenerti costantemente aggiornato.
Dati finanziari Basf
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Capitalizzazione di mercato: 50,57 mld di Euro.
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Numero di azioni: 918.478.694.
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Piazza di quotazione: Borsa di Francoforte (BAS), Borsa Italiana (BASF), Borsa di Londra (BFA), Borsa di Bombay (500042).
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Settore: Chimica.
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Dipendenti: oltre 117mila.
Di seguito i dati finanziari di Basf riferiti all’anno di esercizio 2019 e comparati all’anno precedente.
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Ricavi: 59,32 mld di Euro, -1,50%.
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Utile netto: 8,42 mld di Euro, +78,90%.
I dati trimestrali, rilevati al 30 giugno 2020, registrano guadagni per 12,68 mld di euro, in diminuzione del -24,31% rispetto al trimestre precedente. Mentre, l’utile netto è pari a -878 mln di euro, in diminuzione del -199,21%.
Azionariato Basf
In base alle informazioni comunicate dal Gruppo, e aggiornate al 8 luglio 2020, il maggiore azionista di Basf risulta: BlackRock Inc., con il 5,46%.
Dividendi Basf
Per l’anno di esercizio 2019 il dividendo Basf è stato stabilito pari a 3,20 Euro (+3,12%) per azione posseduta.
Andamento azioni Basf
Come abbiamo visto in altre occasioni, l’andamento delle contrattazioni di un titolo in Borsa può essere influenzato da molteplici fattori.
Vediamo di seguito come si è comportato il titolo Basf negli ultimi 5 anni.
Dopo diversi spunti rialzisti che portano il titolo a sfiorare i 77,90 euro a novembre 2015, vediamo che le contrattazioni successive riportano il valore del titolo sotto i 58 Euro per azione a febbraio 2016.
Segue un periodo rialzista dove il titolo arriva a superare più volte i 97 Euro per azione, tra novembre 2017 e gennaio 2018.
Il 2018 è caratterizzato da contrattazioni ribassiste che riportano il titolo intorno ai 60 Euro a dicembre.
Nei mesi successivi il prezzo delle azioni Basf riprende lentamente fiato, anche se l’andamento è piutosto movimentato. Ad aprile 2019 la quotazione supera i 74 Euro, salvo poi tornare a 59,06 a maggio, per risalire poi sopra i 71 euro a novembre dello stesso anno.
Il 2020 apre con una tendenza pressoché negativa, che si accentua in corrispondenza dell’esplosione della pandemia mondiale da Convid-19. La quotazione Basf srriva a sfiorare la soglia dei 39 euro il 16 marzo. Nei mesi successivi il titolo ritrova la fiducia degli investitori e recupera rapidamente terreno.
Previsioni azioni Basf
Secondo gli analisti per le azioni Basf si prevede nel breve periodo un prolungamento della fase rialzista, anche se non si esclude un’inversione di tendenza.
L’investimento presenta una rischiosità decisamente elevata, pertanto si configura confacente a quegli investitori più propensi al rischio.
Concorrenti Basf
Vediamo ora di capire meglio l’ambiente in cui si muove Basf e quindi conoscere i competitor con cui si confronta quotidianamente.
Ribadisco che queste informazioni ti saranno molto utili per capire il posizionamento sul mercato di Basf rispetto alla sua concorrenza diretta, nonché le capacità che queste aziende possono avere per conquistare ulteriori quote di mercato.
Passiamo quindi ad analizzare le principali aziende che operano nel settore.
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Dow Chemical. Azienda statunitense specializzata nella produzione di polistirene e antiparassitari. Presente anche in Italia con sedi a Milano, Mozzate, Parona, Mozzanica e Correggio.
50 mld di dollari: è il fatturato.
37mila: sono i dipendenti. -
Shell. Multinazionale olandese operante nel settore petrolifero, dell’energia e nella petrolchimica.
388,4 mld di dollari: è il fatturato.
100mila: sono i dipendenti. -
Bayer. Multinazionale operante nel settore chimico-farmaceutico, con sede in Germania. La sua produzione comprende prodotti farmaceutici, prodotti chimici agricoli e prodotti biotecnologici, nonché polimeri di alto valore.
39,60 mld di dollari: è il fatturato.
100mila: sono i dipendenti. -
Exxon Mobil. Compagnia petrolifera statunitense tra le più grandi a livello mondiale. In Europa opera con il marchio Esso. La sua produzione comprende carburanti e lubrificanti.
280 mld di dollari: è il fatturato.
77mila: sono i dipendenti.
Da non sottovalutare anche società come la DuPont, la Ineos, la Total, la Sabic e la Sinopec, che anche se con fatturati minori possono comunque rappresentare delle minacce in determinati segmenti di mercato.
Acquisizioni e cessioni Basf
1968. BASF (insieme a Bayer AG ) acquistano la società tedesca di rivestimenti Herbol.
1970. BASF rileva le filiali Herbol a Colonia e Würzburg.
Primi anni ‘80. BASF acquista la Wyandotte Chemical Company, azienda statunitense specializzata nella produzione di materie plastiche, erbicidi e antigelo.
2006. Il Gruppo acquisisce la statunitense Engelhard Corporation, azienda specializzata nella produzione di converter catalitici.
Sempre nel 2006 il Gruppo ha acquisito la statunitense Johnson Polymer, con la quale Basf aggiunge alla sua gamma di prodotti le resine a base d’acqua, resine UV per l’industria dei rivestimenti e delle vernici.
Nello stesso periodo Basf acquista la divisione dei prodotti chimici per l’edilizia dell’azienda Degussa, in Romania.
2008. Acquisizione della statunitense Whitmire Micro-Gen e della britannica Sorex Ltd Widnes, produttrice di prodotti chimici e non per il contrasto dei parassiti.
2009. Acquisizione dell’azienda farmaceutica svizzera Ciba (precedentemente parte di Ciba-Geigy).
2010. Basf completa l’acquisizione della tedesca Cognis, fornitore a livello mondiale di specialità chimiche e ingredienti nutrizionali.
2015. Il Gruppo cede una parte della sua attività relativa agli ingredienti farmaceutici, al produttore farmaceutico svizzero Siegfried Holding per un valore di 270 mln di Euro, incluso il debito assunto.
2016. Basf acquisisce la Chemetall, leader nei prodotti per il trattamento chimico delle superfici per il settore aerospaziale.
2017. Basf annuncia l’acquisizione di parti delle attività di sementi e protezione delle colture di Bayer AG (comprese le sementi Liberty Link ) per un prezzo di 5,9 mld di euro. La transazione è avvenuta in relazione all’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Nell’aprile 2018, l’accordo è stato integrato da ulteriori parti dell’azienda, in modo che il prezzo totale al momento della conclusione della transazione nell’agosto 2018 fosse di 7,6 miliardi di euro e includesse parti dell’azienda con 4.500 dipendenti.
2018. Il Gruppo annuncia un accordo vincolante per la fusione di DEA con Wintershall. Nella nuova Wintershall Dea, BASF detiene un totale del capitale sociale paria al 72,7%.
2019. BASF ha accettato di vendere alla statunitense Lone Star, il business dei prodotti chimici per l’edilizia acquisito da Degussa nel 2006. Il prezzo di acquisto concordato era di 3,17 mld di euro.
Partner Basf
Sin qui abbiamo visto le acquisizioni e le fusioni strategiche che il gruppo Basf ha operato nel tempo. Vediamo ora le principali aziende con le quali ha stipulato degli accordi di partnership.
Technip (oggi TechnipFMC), azienda francese leader mondiale nel project management, nell’ingegneria e nelle costruzioni per l’industria dell’energia, in particolar modo petrolifera. Nel 2011 stipula un accordo a lungo termine con Basf, per servizi di studi e progettazione, nonché la messa in opera dei progetti.
Bouygues Construction, uno dei leader mondiali dell’edilizia e dei servizi, nel 2014 ha sottoscritto un accordo di cooperazione a lungo termine con Basf.
R-M e Glasurit, marchi del gruppo Basf, che operano nel settore delle vernici per auto di alta gamma, nel 2015 sono diventati partner di Tesla.
Dove comprare azioni Basf
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Pensieri finali
Ormai ti sarà chiaro che se vuoi realizzare una buona analisi su un titolo azionario, la conoscenza dei diversi aspetti dell’azienda in oggetto risulta la strategia migliore.
Inoltre, ti consiglio di seguire sempre le variazioni delle contrattazioni in Borsa. In questo modo potrai capire quali sono le leve che influenzano gli investitori e li spingono ad acquistare o vendere i titoli in esame. Si tratta di una delle tante strategie di trading che ti consentiranno di valutare quali sono gli eventi che maggiormente condizionano chi opera con il titolo Basf e prevedere quindi quale potrà essere il trend nel breve o medio periodo.
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