Comprare azioni Campari conviene?
Se stai pensando di investire in azioni Campari, ma non conosci a sufficienza l’azienda, non devi fare altro che seguirmi in questo articolo. Di seguito faremo una panoramica sulla società, i settori in cui è attiva e qual è il suo fatturato. Vedremo, inoltre, il suo storico finanziario ed economico, nonché l’andamento del titolo azionario nel tempo.
Partiamo, quindi, da una panoramica sulle origini dell’azienda, qual è il suo presente e cosa si prevede per il futuro. Infine, trarremo le nostre conclusioni per capire se conviene investire in azioni Campari.
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Bene, ora che hai scoperto quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo su le azioni Campari.
Cos’è e cosa fa Campari
La Campari Spa è un’azienda italiana che produce e distribuisce bevande analcoliche e alcoliche.
La società nasce a Milano nel 1860 ad opera di Gaspare Campari. Qui l’imprenditore avviò una distilleria dove veniva prodotto il noto bitter, seguì poi l’apertura del locale Caffè Camparino, nella Galleria Vittorio Emanuele II.
Alla morte del fondatore subentra Davide Campari (uno dei figli di Gaspare), il quale conferisce un forte slancio all’azienda pianificando meglio lo sviluppo industriale dei prodotti e dell’identità societaria. In particolare.
- Nel 1904 si inaugurano i nuovi, più moderni e spaziosi, stabilimenti di Sesto San Giovanni.
- La produzione si concentra sui due prodotti di punta: il Bitter e il Cordial.
- Nel 1910 la società viene trasformata in Davide Campari & C.
Il 1932 vede l’inizio della produzione del Campari Soda, sostenuta da una decisa ed efficace campagna pubblicitaria. L’aspetto creativo della promozione fu affidato a Fortunato Depero e ad altri artisti noti dell’epoca, i quali realizzarono diversi manifesti pubblicitari.
Depero progettò anche il design della caratteristica bottiglietta, dalla forma conica.
Nel 1943, alla morte di Davide, subentrarono la sorella Eva, il fratello Guido e il nipote Antonio Migliavacca. La società assunse la denominazione di Davide Campari – Milano Spa.
Tra gli anni settanta e ottanta l’azienda continua la sua politica di espansione produttiva e commerciale sia in Italia che all’estero.
Nel 1982, la proprietà della Davide Campari – Milano, passa da Angiola Maria Migliavacca (ultima erede della famiglia Campari) a Erinno Rossi e Domenico Garavoglia.
Dal 1994 la famiglia Garavoglia controlla la maggioranza del gruppo Campari.
Storico finanziario ed economico
Sotto la guida di Luca Garavoglia, presidente del gruppo, l’azienda pianifica una politica di sviluppo societario attraverso una ventina di acquisizioni. Vediamole nel dettaglio.
- Con un impegno di 350 mld di Lire, la Campari acquisisce le attività italiane di Bols (Koninklijke BolsWessanen NV). Stiamo parlando dei marchi: Crodino, Cynar, Lemonsoda, Oransoda, Biancosarti, Crodo. Inoltre, ottiene la licenza per la produzione e commercializzazione per l’Italia dell’amaro Jägermeister.
L’investimento ha fruttato alla Campari il 20% della quota di mercato italiano degli alcolici e il 23% del settore aperitivi. - Tramite un accordo economico da 150 mln di Euro, la Campari acquisisce le attività di Barbero 1891, nonché i marchi Aperol, Aperol Soda, Mondoro, Barbieri e Serafino.
- La Campari acquista prima una quota di minoranza di Skyy Spirits LLC e nel 2009 ne diviene proprietaria per intero cambiando il nome in Campari America.
- Nel 2002 acquisisce l’azienda vinicola sarda Sella&Mosca, attraverso la quale la Campari diventa proprietaria del marchio Zedda Piras (noto per il liquore di mirto).
- Il 2006 è l’anno di acquisizione della distilleria e del marchio Glen Grant, noto per la produzione di scotch whisky single malt.
- La Campari ha inoltre stipulato accordi di licenza o di esclusiva nella distribuzione di prodotti di altre aziende. Un esempio è la distribuzione dei prodotti SKYY Spirits; inoltre, sino al 2006, ha avuto la distribuzione di The Lipton.
In questi anni dobbiamo registrare anche gli ampliamenti e gli ammodernamenti produttivi, come l’apertura dell’impianto di Novi Ligure, nel 2005.
- Nel 2009, attraverso un investimento di 433 mln di Euro, Campari acquista Wild Turkey e i rispettivi marchi Wild Turkey e American Honey. Sarà per l’azienda l’acquisizione più grande in assoluto.
- Il 2012 è l’anno dell’acquisizione di Lascelles, produttore leader del rum in Giamaica.
- Nel 2014 la Campari diviene proprietaria di Fratelli Averna, storico marchio dell’omonimo amaro, nonché dei marchi Braulio e Frattina. L’operazione richiede un investimento di 103,75 mln di Euro, compreso un debito finanziario netto di 5,75 mln di Euro.
- L’anno 2016 vede Campari acquisire il 17,19% di Societé des Produits Marnier Lapostolle (Spml), titolare del marchio Grand Marnier. Inoltre, lancia un’Opa ad un prezzo per azione di 8,05 Euro sulle azioni sul mercato, per un totale di 684 mln di Euro.
Tra il 2016 e 2017 assistiamo ad alcune importanti cessioni. Vediamole.
- Per 3 mln di Euro viene ceduta da Campari, ad una cordata di imprenditori locali, la Casoni Fabbricazione Liquori, società modenese di produzione liquori e attività di imbottigliamento per terzi.
- Vengono inoltre cedute, per 62 mln di Euro, la Sella & Mosca e Teruzzi & Puthod srl a Terra Moretti Distribuzione.
- Per un ammontare di circa 30 mln di Euro avviene la cessione dei vini Lapostolle in Cile.
- Nel 2017, per 80 mln di Euro vengono ceduti la Lemonsoda, Oransoda e il marchio Crodo (ma non il Crodino) ai danesi del Royal Unibrew (noti per la birra Ceres).
Recenti acquisizioni Campari
2018. Acquisizione di Cognac Bisquit, dal gruppo australiano Distell. Questa operazione è costata al Gruppo Campari un investimento pari a 52,5 mln di Euro.
2019. Rhumantilles SAS, azienda di liquori della Martinica. 100%
2019. In Messico: Licorera Ancho Reyes y CIA S.A.P.I. de C.V. e Casa Montelobos SAPI de CV. 51%
2020. Baron Philippe de Rothschild France Distribution SAS. 100%.
2020. In Francia, Champagne Lallier SARL. 80%.
2020. Tannico SpA, azienda italiana proprietaria dell’omonimo eCommerce. 49%.
Dati finanziari Campari
- Capitalizzazione di mercato: 11,33 mld di euro.
- Numero di azioni: 1,12 mld.
- Piazza di quotazione: Milano.
- Settore: Beni di consumo non ciclici. Bevande.
- Dipendenti: 3.784.
- Persone chiave: Luca Garavoglia (presidente del consiglio di amministrazione).
Di seguito alcuni dati finanziari di Campari riferiti al 2020 e comparati all’esercizio precedente.
- Reddito totale: 1,77 mld di euro, -3,83%.
- Utile netto: 187,90 mln di euro, -30.07%.
Azionariato Campari
Secondo i dati diffusi dall’azienda, e aggiornati a marzo 2020, i maggiori azionisti Campari sono così suddivisi.
- 64,39%, appartiene alla famiglia Garavoglia.
- 9,964%, è di proprietà di Cedar Rock Capital Limited, di Andrew Brown.
Andamento quotazione Campari azioni
La Campari viene introdotta alla Borsa di Milano nel 2001 e contribuisce al calcolo dell’indice FTSE MIB.
Vediamo come è stata l’evoluzione del titolo negli ultimi 5 anni.
Il 2016 si è chiuso con ricavi in crescita del +4,2% rispetto al 2016, per un totale fatturato di 1,72 mld di Euro. Tuttavia, sempre nel 2016, l’utile netto è in calo del -5,2%.
Il debito finanziario netto è passato da 825,8 mln di Euro di fine 2015, a 1,2 miliardi a fine 2016. L’aumento del debito in questo periodo lo si può ricondurre anche all’investimento di 680 mln di Euro, che Campari ha sostenuto per l’acquisizione di Grand Marnier.
Malgrado la diminuzione dell’utile nel 2016, il gruppo Campari ha distribuito dividendi pari a 0,045 Euro per azione, la stessa cifra del dividendo 2015. Inoltre, dal Cda viene approvato il frazionamento delle oltre 580 mln di azioni in circolazione, tramite l’emissione di due nuove azioni per ognuna esistente.
In base alle vendite, il mercato più proficuo per Campari è quello statunitense. Infatti, abbiamo un complessivo +7,5%. Questo grazie ai prodotti bourbon whisky Wild Turkey (+21,8%), Aperol (+74%) e Campari (+30%). Da citare anche mercati come Brasile e Giamaica, che hanno registrato una crescita discreta.
In Europa, il mercato più interessante per campari è la Russia, che registra un +86% (rispetto al 2016), grazie soprattutto a prodotti come gli spumanti Mondoro e Cinzan, molto richiesti a Mosca.
Mentre, in Italia le vendite del primo trimestre del 2017 registrano un -1,4 %. Un discorso a parte lo dedichiamo ad Aperol, che riporta un aumento del 10% rispetto all’anno precedente e ha fatto registrare a Campari un +17,7% di crescita organica sui mercati nazionali e esteri.
I risultati incoraggianti del primo trimestre 2017 hanno avuto immediate ripercussioni euforiche sul titolo Campari in Borsa. Tanto che si è arrivati alla sospensione per eccesso di rialzo.
Tuttavia, c’è da rilevare che, a rendere il titolo improvvisamente più appetibile del solito, vi è anche un accordo siglato dai vertici di Campari con il fisco. Ovvero, la società beneficerà per il quadriennio 2015-2019 di agevolazioni fiscali per i beni immateriali (nel caso specifico si tratta delle ricette dei prodotti del gruppo). Pertanto, considerata l’esenzione di tasse su importanti parti di reddito, queste agevolazioni porteranno a Campari un aumento degli utili nei prossimi anni.
Per questi motivi la quotazione Campari ha registrato un andamento positivo, che hanno portato il titolo Campari a raggiungere e superare la soglia dei 9 euro a maggio del 2019.
A partire dal 19 febbraio, anche il titolo Campari risente delle sedute negative, che hanno le quotazioni di Piazza Affari a causa del diffondersi della pandemia da Coronavirus. La quotazione Campari ha chiuso sotto i 6 euro il 13 marzo.
Tuttavia, la ripresa non si è fatta aspettare e il titolo segna un trend pressoché positivo, arrivando a superare i 10 euro nel marzo 2021.
Previsioni azioni Campari
Secondo gli analisti per le azioni Campari si prevede nel medio un prolungamento della fase rialzista. Mentre, nel breve potrebbero verificarsi delle contrazioni.
Il titolo rivela uno scenario particolarmente indicato per gli investitori che desiderano ottenere profitti anche non molto elevati, con livelli di rischio moderati.
Altre valutazioni su Campari
Nel 2017 il Gruppo Campari risulta il 6° produttore nel settore degli spiriti, con un giro d’affari così suddiviso:
- 49% è rappresentato da oltre 50 marchi a priorità globale.
- 17% sono brand a priorità regionale.
- 13%, brand a priorità locale.
- Nel restante 22% sono compresi altri brand, anche di terzi, lo zucchero e le attività di imbottigliamento.
Il Gruppo Campari ha una rete di produzione e distribuzione importantissima. Alla fine del 2017 contava un totale di 18 stabilimenti in tutto il mondo, così distribuiti:
- 4 in Italia (Crodo, Canale d’Alba, Novi Ligure, Alghero).
- 3 in Giamaica.
- 2 in Francia e in Brasile.
- 1 in Argentina, Australia, Canada, Grecia, Messico, Scozia e Stati Uniti.
L’azienda nel 2016 ha un totale di oltre 4 mila dipendenti, mentre nel 2012 erano 2.450.
Dal 2017 Campari distribuisce i suoi prodotti in Sud Africa, attraverso la controllata South Africa PTY lyd.
A ottobre 2018 Campari ha siglato un accordo per la vendita in Cina dei suoi prodotti su Tmall, il marketplace B2C di Alibaba con oltre 570 mln di utenti attivi. Malgrado in questo paese il consumo di spirits occidentali rappresenti solo l’1% del totale, la recente tendenza al consumo dei cocktail e alla mixology è stata accolta positivamente dai cinesi, con relativa apertura di diversi cocktail bar in molte città del paese.
L’azienda presenta sempre una organizzazione commerciale in fase di rafforzamento, con lo scopo di sfruttare tutte le opportunità di crescita per l’intero gruppo di marchi che possiede.
Comprare azioni Campari
Voglio ricordati che, come ho avuto modo di spiegarti in altri articoli, le azioni sono un investimento con un tasso di rischio medio-alto, quindi se non te la senti di rischiare ti consiglio di investire in obbligazioni.
Naturalmente essendo il rischio per le obbligazioni più basso, anche i guadagni saranno molto più bassi rispetto a ciò che potrebbero fruttare le azioni in generale.
Valuta anche la possibilità di ottenere un buon investimento, con le azioni Campari, attraverso il trading online e guadagnare sull’andamento altalenante del titolo.
Dove comprare azioni Campari
Vediamo di seguito qual è il servizio migliore per investire in Borsa.
Sino a qualche tempo fa per acquistare titoli azionari o altri asset ci si rivolgeva alla propria banca. Anche oggi è possibile richiedere al proprio istituto di credito questo servizio, tuttavia devi sapere che si tratta di una soluzione che presenta dei forti svantaggi, i quali potrebbero creare dei limiti al tuo investimento. Vediamo perché:
- Pochi titoli. Gli istituti di credito italiani operano prevalentemente nella Borsa Italiana, perciò hanno a disposizione un numero molto limitato di titoli da offrire ai propri clienti. Ti ricordo che una delle strategie migliori, per contenere i rischi di un investimento, consiste proprio nel differenziare quanto più possibile il proprio portafoglio azionario.
- Nessuna vendita allo scoperto. Non puoi profittare sulle fluttuazioni di mercato puntando sulla flessione delle quotazioni (anche se nei fatti non le possiedi).
- No a compravendita in giornata. Ovvero, non è possibile acquistare e vendere in modo rapido i titoli azionari.
- Nessuna vendita al margine e leva finanziaria. Si tratta di strumenti di investimento utili per fare trading con qualunque andamento del titolo azionario in oggetto.
- Commissioni elevate. Le operazioni bancarie richiedono un costo non indifferente, il quale andrà ad incidere sui tuoi margini di guadagno.
Detto questo, il mio consiglio è di valutare il trading online, la soluzione migliore se vuoi fare trading e sfruttare tutti gli strumenti finanziari che mette a disposizione dei trader.
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Conclusioni
Come ho avuto modo di dirti in altre occasioni il mio compito è di fornirti gli strumenti necessari per permetterti di fare una valutazione concreta. Pertanto, ciò che ti consiglio è di tenere ben presente tutte le informazioni e i dati che ti ho fornito sin qui, ed inoltre cerca di monitorare costantemente le attività finanziarie e gli investimenti del gruppo Campari.
In particolare, osserva le seguenti attività che potrebbero influire positivamente sul titolo:
- Investimenti in sviluppo ed espansione delle proprie attività nei mercati emergenti.
- Acquisizioni dove Campari controlla già la distribuzione.
Inoltre, segui anche l’andamento del mercato degli spirits, nonché l’andamento dell’economia in generale.
Tutte queste informazioni possono essere utili per valutare un investimento in azioni Campari.
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