Investire in azioni Hugo Boss conviene?
La Hugo Boss AG è un’azienda tedesca attiva nel settore della moda, segmento lusso. Nello specifico, Hugo Boss sviluppa, produce e commercializza abbigliamento, calzature e profumi, nonché accessori moda.
Il Gruppo opera con i suoi due marchi principali: Hugo e Boss.
Nel 2019 Hugo Boss ha generato ricavi per 2,88 mld di euro. La sua sede principale si trova a Metzingen, e può contare su oltre 14.600 dipendenti.
Vediamo quindi, se il titolo Hugo Boss rientra tra le migliori azioni da comprare.
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Bene, ora che conosci quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo sulle azioni Hugo Boss.
Consigli per fare trading sulle azioni Hugo Boss
Per realizzare un’analisi corretta sulle azioni Hugo Boss, ti consiglio di monitorare continuamente le seguenti informazioni.
- Le acquisizioni strategiche e le partnership stipulate dal Gruppo:
In quanto possono essere funzionali alla espansione produttiva e commerciale. Lo sviluppo di nuove linee e l’apertura di nuovi punti vendita possono aiutare a mantenere le quote di mercato già conquistate e ampliarle ulteriormente. - L’andamento dei settori dove Hugo Boss è attiva:
Questo può rivelare interessanti informazioni per capire i flussi della domanda e dell’offerta disponibile. Pertanto, segui il settore moda in generale e della gamma lusso in particolare: gli sviluppi, le nuove tendenze, i nuovi player, ecc.. - I piani industriali del Gruppo e lo sviluppo di nuovi prodotti:
Ci indicano quali sono gli obiettivi che l’azienda si propone di raggiungere. Contestualmente, confrontando i risultati di Hugo Boss (annuali e intermedi) possiamo verificare se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi attesi. - La concorrenza:
E’ importante seguire l’evoluzione, i piani di sviluppo, le novità introdotte, le acquisizioni, ecc., in quanto in ogni momento i competitor possono erodere importanti quote di mercato a Hugo Boss.
Analisi azioni Hugo Boss
La Hugo Boss è quotata dal 1985 alla Borsa di Francoforte, con il simbolo BOSS.
Se stai pensando di aggiungere al tuo portafoglio azionario anche le azioni Hugo Boss o di fare trading online con questo titolo, ti consiglio di analizzare innanzitutto tutte le informazioni inerenti la società, per capire come si potrebbe evolvere nei prossimi anni. In questo modo sarà più semplice limitare i rischi legati ad un investimento in Borsa.
Perciò, ti invito a seguirmi in questo articolo dove ti fornirò gli ultimi dati sui risultati ottenuti da Hugo Boss, le informazioni inerenti il mercato in cui si muove e la concorrenza con cui si deve confrontare. Inoltre, per capire quale direzione intraprenderà l’azienda (espansione geografica, ampliamento del portafoglio prodotti e marchi, ecc.) ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership sottoscritte dal Gruppo. Per completare il quadro esamineremo l’andamento del titolo Hugo Boss in Borsa e proveremo ad ipotizzare una stima sulle future variazioni di prezzo delle azioni.
Breve storia di Hugo Boss
Lo stilista tedesco Hugo Boss, fonda la sua azienda di moda nel 1923.
A causa della crisi economica che investe la Germania in quegli anni, gli affari non vanno molto bene e, dopo aver pagato i creditori, nel 1931 Boss si ritrova con sole 6 macchine da cucire.
Gli affari si risollevano dopo aver ottenuto diverse commesse grazie alla sua vicinanza al partito nazista. Hugo Boss divenne infatti il fornitore delle divise di diverse associazioni legate al partito (comprese le SS). Nella fabbrica furono impiegati lavoratori forzati, tra questi molte donne.
Alla fine della seconda guerra mondiale, Boss fu riconosciuto un semplice seguace del partito, e pertanto non fu perseguito per le altre più pesanti accuse nei suoi confronti (sostenitore e promotore attivo). Tuttavia, gli fu tolto il diritto di essere in affari. Passò quindi la proprietà e la gestione dell’azienda a suo genero Eugen Holy. Hugo Boss morì nel 1948.
Alla fine degli anni ‘60 l’azienda, che produceva abiti già pronti, da almeno 10 anni, passa in mano ai figli di Eugen e inizia l’espansione internazionale.
Alla fine degli anni ‘70 il Gruppo inizia a sponsorizzare la Formula 1, prima il pilota Niki Lauda, poi il team McLaren Racing.
1984. Esce il primo profumo a marchio Boss.
Durante gli anni ‘80 diviene sponsor di importanti competizioni sportive internazionali, come golf e tennis.
1989. La Hugo Boss viene ceduta ad un gruppo giapponese.
1991. Il gruppo tessile italiano Marzotto acquisisce il 77,5% del capitale sociale dell’azienda, per 165 mln di dollari.
2005. La Marzotto scorpora i suoi marchi moda nella Valentino Fashion Gruppo, ceduto poi al gruppo britannico di private equity Permira.
2015. Permira esce definitivamente dalla proprietà.
Business unit del Gruppo Hugo Boss
Come abbiamo detto il Gruppo si avvale di due marchi principali, Boss e Hugo.
I prodotti sono fabbricati in una varietà di luoghi, con siti di produzione in Germania, Italia, Polonia, Turchia e Stati Uniti.
Hugo Boss ha investito in tecnologia per il suo programma su misura, utilizzando macchine per quasi tutta la sartoria tradizionalmente realizzata a mano.
Nel 2020, Hugo Boss ha creato il suo primo abito da uomo vegano, utilizzando tutti i materiali, i coloranti e le sostanze chimiche non animali.
I prodotti del Gruppo sono presenti in 128 paesi. Le collezioni sono disponibili in 431 negozi fisici, nonché in shop-in-shop e outlet autogestiti. Il commercio all’ingrosso comprende circa 6.300 punti vendita. Sui siti web boss.com e hugo.com, i clienti possono acquistare le collezioni in 22 paesi.
Dati finanziari Hugo Boss
- Capitalizzazione di mercato: 1,75 mld di euro.
- Azioni in circolazione: 70,4 mln.
- Piazza di quotazione: Francoforte (BOSS).
- Settore: Beni di consumo ciclici. Tessile e abbigliamento.
- Dipendenti: 14.633.
- Persona di riferimento: Mark Alexander Langer (CEO).
Di seguito i dati finanziari di Hugo Boss riferiti all’anno di esercizio 2019 e comparati all’anno di esercizio precedente.
- Ricavi: 2,88 mld di euro, +3,15%.
- Utile netto: 205,11 mln di euro, -13,14%.
I dati trimestrali del 2020, evidenziano a settembre 2020 guadagni per 533 mln di euro, in diminuzione del -35,78% rispetto al trimestre precedente. Mentre, l’utile netto è pari a 3,00 mln di euro, in aumento del +101,48%.
Azionariato Hugo Boss
In base alle informazioni comunicate dal Gruppo, e aggiornate a febbraio 2020, i maggiori azionisti Hugo Boss, sono così suddivisi:
- 15%, sono azioni possedute da PFC Srl e Zignago Holding SpA, società riconducibili alla famiglia Marzotto.
- 2%, sono azioni proprie.
Dividendi Hugo Boss
Alla luce delle attuali incertezze e implicazioni negative del Covid-19, il dividendo Hugo Boss, per l’anno fiscale 2019, è stato sospeso.
Andamento quotazione Hugo Boss
Vediamo di seguito come si è comportato il titolo Hugo Boss alla Borsa di Francoforte, negli ultimi 5 anni.
Nell’autunno 2015 il titolo registra una serie di sedute che portano il valore di ogni singola azione dagli 86 euro del mese di novembre ai 51,60 di fine febbraio 2016. Nei mesi successivi assistiamo ad andamento piuttosto contrastato, con il titolo che arriva ad essere scambiato poco sopra la soglia dei 48 euro a luglio 2016.
Tuttavia, in seguito si registra un complessivo andamento positivo, con il titolo Hugo Boss che arriva a superate i 77,5 euro a fine ottobre 2017 e a sfiorare gli 80 euro a giugno 2018.
Mentre, successivamente assistiamo sempre ad un andamento contrastato, ma in fin dei conti il titolo perde terreno.
L’ultimo anno è caratterizzato dalla crisi economica causata dalla pandemia Covid-19. Il titolo Hugo Boss passa dai circa 43 euro del 21 febbraio, ai 19,63 del 19 marzo.
Il titolo Hugo Boss si è poi leggermente ripreso e ora viaggia intorno ai 24,5 euro per azione.
Previsioni azioni Hugo Boss
Secondo gli analisti le azioni del Gruppo possono rivelare un prolungamento della fase positiva nel breve periodo.
Il titolo Hugo Boss presenta un elevato appeal speculativo, pertanto si configura come un investimento ad alto rischio.
Concorrenza Hugo Boss
Vediamo ora di capire meglio il mercato in cui si muove la Hugo Boss e conoscere quindi chi sono i suoi diretti competitor.
Abbiamo visto quali sono i numeri di Hugo Boss e quanto sia ampia la sua presenza a livello europeo e globale. Tuttavia, vi sono delle grandi multinazionali che hanno le capacità di erodere quote di mercato agli altri player.
Vediamo quindi chi sono i maggiori concorrenti di Hugo Boss.
- LVMH. Il Gruppo Moët Hennessy – Louis Vuitton detiene 75 marchi di prestigio, che generano ricavi per 47 mld di euro.
- Richemont. Si tratta di un gruppo svizzero che riunisce diversi marchi del lusso. Fatturato: 14 mld di Euro.
- Kering. L’azienda francese detiene numerosi marchi specializzati in abbigliamento, scarpe e accessori, ha un fatturato di 13,7 mld di Euro.
- PVH. Società statunitense di moda che possiede marchi come Tommy Hilfiger e Calvin Klein. Fatturato: 9,7 mld di dollari.
- Tod’s. L’azienda italiana è leader nel settore calzature e pelletteria, con un fatturato di 950 milioni di euro.
- Prada. La nota casa di moda italiana detiene anche diversi marchi prestigiosi, che operano nel settore calzature (come Church’s) e accessori.
Ci sono poi da considerare tutte le maison di lusso che non appartengono a grandi gruppi, ma che collaborano con piccoli laboratori per la realizzazione dei loro accessori moda.
Partnership Hugo Boss
Il Gruppo ha accordi di licenza con varie società per produrre articoli a marchio Hugo Boss. Tra cui:
- Telefoni cellulari. Samsung, HTC e Huawei.
- Attrezzature sportive. Nike, Inc.
- Abbigliamento per bambini. CWF Children Worldwide Fashion SAS.
- Fragranze e skincare. Coty.
- Orologi. Movado.
- Occhiali da sole e da vista. Safilo.
Dove comprare azioni Hugo Boss
La soluzione migliore per acquistare azioni e fare trading online con il titolo Hugo Boss la offre di certo eToro.
Tuttavia, se preferisci appoggiarti ad un istituto di credito, ricorda che i servizi finanziari offerti dalle banche hanno dei limiti che potrebbero influire sui tuoi margini di guadagno. Nello specifico, tieni presente che:
- Le commissioni bancarie sono tra le più alte sul mercato.
- La gran parte delle banche operano esclusivamente nella Borsa Italiana.
- Non è possibile comprare e vendere azioni in giornata.
- Nessuna possibilità di usufruire di tutti gli strumenti di investimento per fare trading con qualsiasi andamento di un titolo azionario.
- Non puoi sfruttare le fluttuazioni del mercato.
Pertanto, se sei interessato a comprare azioni Hugo Boss ti consiglio di valutare il trading online.
Con il trading online puoi sfruttare numerosi strumenti di investimento e differenziare quanto vuoi il tuo portafoglio azionario, ad un costo decisamente contenuto.
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Pensieri finali
Abbiamo visto di cosa si occupa Hugo Boss, quale è il suo posizionamento sul mercato e chi sono i suoi diretti competitor.
Per concludere, l’azienda ha diversificato bene il suo portafoglio marchi, ciò le consente di essere presente in diversi segmenti di mercato. Inoltre, il management ha ribadito l’intenzione di sviluppare ulteriormente l’eCommerce per facilitare gli acquisti online dei suoi prodotti in diversi paesi del mondo.
Tuttavia, il Gruppo riceve un forte impulso alle vendite anche dalle competizioni sportive che sponsorizza, ed i lockdown (abbiamo visto) hanno impedito lo svolgimento delle più importanti e blasonate competizioni. Anche per questo i risultati del 2020 non sono stati soddisfacenti.
Ad ogni modo, visti i risultati del 3° trimestre è chiaro che il titolo si sta già riprendendo e, considerato il basso prezzo attuale, ti consiglio caldamente di valutare un investimento nel medio e lungo termine.
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