Un altro settore interessante per la diversificazione del nostro portafoglio azionario, riguarda il tessile nel segmento di fascia alta, dove operano molte società appetibili per gli investitori.
In particolare, in questo articolo ti introdurrò la Moncler, azienda nota a livello mondiale per la produzione di piumini e abbigliamento invernale di fascia lusso.
Di seguito analizzeremo lo storico economico e finanziario, l’andamento del titolo in Borsa, nonché le collaborazioni e partnership più importanti per la società.
Tutte queste informazioni saranno utili per stabilire se conviene comprare azioni Moncler.
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Bene, ora che hai scoperto quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo sulle azioni Moncler.
Cos’è Moncler e cosa fa
La Moncler SpA è un’azienda italiana che opera nel settore tessile di alta gamma. Nello specifico produce e commercializza abbigliamento e accessori.
L’azienda è leader nella produzione di abbigliamento invernale, tuttavia nel suo catalogo sono presenti capi per tutte le stagioni. In particolare Moncler differenzia la sua produzione nei segmenti Bambino, Donna, Uomo.
La Moncler opera con un modello di business che parte dalla fase di design e sviluppo prodotto, segue l’acquisto delle materie prime e la fase di produzione, infine avviene il controllo della qualità e la commercializzazione.
Moncler è presente con i suoi capi di abbigliamento in diverse aree del mondo. Nello specifico, alla fine del 2018, il Gruppo contava i seguenti punti vendita: 27 nelle Americhe, 20 in Italia, 55 nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e 91 in Asia, suddivisi nei seguenti settori:
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Retail monomarca (vendita diretta), per un totale di 193 negozi e un +12 unità solo nel 2018.
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Wholesale monomarca (vendita all’ingrosso), per un totale di 55 negozi e un +9 unità solo nel 2018.
In totale Moncler occupa oltre 4mila dipendenti.
Moncler: dalle origini ai giorni nostri
Il nome deriva dall’abbreviazione di Monestier-de-Clermont, un piccolo villaggio di montagna nei pressi di Grenoble (Francia), dove René Ramillon e Andrè Vincent fondano nel 1952 la Moncler.
Inizialmente la produzione si concentra su sacchi a pelo imbottiti, mantelle foderate con cappuccio e delle tende da campeggio con struttura telescopica e una copertura esterna. Una scelta produttiva che ha l’intento di soddisfare le sempre maggiori richieste della nuova tendenza sociale delle vacanze in montagna.
1954. I primi piumini sono stati pensati per proteggere dal freddo gli operai Moncler durante le ore di lavoro, nello stabilimento di Monestier-de-Clermont. Grazie all’intuizione dell’alpinista francese Lionel Terray, nasce la linea dedicata agli sport di montagna Moncler pour Lionel Terray, composta da piumini, salopette, guanti e sacchi a pelo adatti ai climi più estremi.
I piumini Moncler faranno parte anche dell’equipaggiamento della spedizione italiana sul K2 (8.611 metri).
1955. La scalata dei piumini Moncler non si arresta ed entrano anche nella dotazione della spedizione francese che raggiunge la cima del Makalù (8.470 metri).
1964. Moncler è il fornitore ufficiale dell’equipaggiamento in dotazione alle spedizioni in Alaska coordinate da Lionel Terray.
1968. Ai Giochi Olimpici Invernali di Grenoble, Moncler è fornitore ufficiale del team francese di sci alpino. Evento che consente all’azienda di avere una esposizione mediatica internazionale e proporsi ad un pubblico più vasto.
1980. I modelli dei piumini Moncler, con le impunture e il suo effetto ‘verniciato’ con colori abbaglianti, entrano nella moda urbana e quotidiana. Con la collaborazione della stilista Chantal Thomass, viene rivisitato il design del piumino classico sostituendo le cerniere con i bottoni e introducendo bordi in pelliccia, il satin e i tessuti reversibili.
2003. Remo Ruffini acquisita la Moncler. Sino a questa data è stato direttore creativo dell’azienda e a lui si deve la strategia del piumino globale, un capo utilizzabile in ogni occasione e quindi molto versatile.
2017. Moncler chiude la collaborazione con Giambattista Valli per Moncler Gamme Rouge e con Thom Browne per Moncler Gamme Bleu.
2018. Moncler mette in campo il progetto Moncler Genius. Si tratta di un modello di business definito da un insieme di collezioni create da diversi designer e proposte a cadenza mensile.
2019. Apertura del nuovo eCommerce Moncler in Corea.
Storico economico Moncler
1992. Moncler viene acquisita da Pepper Industries, che la cede poi a Finpart. Diviene pertanto un’azienda italiana.
2003. Remo Ruffini è il nuovo proprietario della Moncler.
2008. Una consistente quota societaria, pari al 48%, viene rilevata dal gruppo Carlyle. A Ruffini rimane il 38% delle quote.
2011. L’azionista di maggioranza diviene il fondo francese Eurazeo, con il 45% delle quote societarie per un controvalore di 930 mln di euro. Ruffini mantiene il secondo posto come azionista, con il 32% delle quote, mentre Carlyle riduce la propria partecipazione al 17,8%.
2013. L’azienda fa il suo ingresso alla Borsa di Milano, dove dal 2014 le azioni Moncler contribuiscono al calcolo dell’indice FTSE MIB.
2015. La Eurazeo cede parte delle sue azioni mantenendo il 15,5%. Remo Ruffini, con il suo 32% torna maggior azionista di Moncler.
Intanto, viene costituita una joint venture in Corea, strategica per il controllo diretto in quei mercati. Inoltre, viene acquisita un’unità di confezionamento in Romania.
2016. Avviene un riassetto azionario. Nel capitale societario entra Ruffini Partecipazioni che ha il controllo di Moncler con il 75,6%, mentre il restante appartiene al fondo sovrano di Singapore, Temasek (è il suo primo investimento in Italia), e lo spagnolo Torres (presidente di Dufry).
Esce dall’azionariato Clubsette (società di Tamburi Investment Partners), con una plusvalenza di circa 80 mln.
In quest’anno Moncler supera il miliardo di fatturato.
Marzo 2019. Il fondo statunitense BlackRock entra nel capitale sociale di Moncler. Mentre Eurazeo cede le sue quote (4,8%) per un controvalore di 455 mln di Euro.
Attualmente, Remo Ruffini è il maggiore azionista di Moncler, nonché Presidente e Amministratore Delegato.
Dati finanziari Moncler
- Capitalizzazione di mercato: 8,84 mld di euro.
- Numero di azioni: 258,35 mln.
- Piazza di quotazione: Milano.
- Settore: Beni di consumo ciclici. Tessile e abbigliamento.
- Dipendenti: 4mila circa.
- Persone chiave: Remo Ruffini (presidente e amministratore delegato).
Di seguito alcuni dati finanziari di Moncler riferiti all’anno di esercizio 2019 (terminato a dicembre) e comparati all’esercizio precedente.
- Reddito totale: 1,63 mld di euro, +14,62%.
- Utile netto: 358,69 mln di euro, +7,91%.
Geograficamente parlando, vediamo di seguito quali sono i mercati più produttivi per Moncler.
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Asia e resto del mondo: 715,2 mln di ricavi, equivalenti al 44% del totale.
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EMEA (esclusa Italia): 463,5 mln di ricavi, equivalenti al 29% del totale.
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Americhe: 263,9 mln di ricavi, equivalenti al 16% del totale.
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Italia: 185,0 mln di ricavi, equivalenti al 11% del totale.
Mentre in base al canale di distribuzione abbiamo i seguenti risultati.
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77% dei ricavi sono per il retail monomarca.
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23% dei ricavi sono per il Wholesale monomarca
Per quanto riguarda i prodotti di punta, il capospalla ricopre il 20% del fatturato totale Moncler.
Azionariato Moncler
Vediamo di seguito i principali azionisti Moncler, secondo le comunicazioni inoltrate alla Consob ed elaborate al 5 luglio 2020.
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22,548%, appartiene al Remo Ruffini.
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5,047%, appartiene alla Blackrock Inc.
- 3,333%, sono quote di Invesco Ltd.
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3,016%, appartiene alla Morgan Stanley.
Dividendi Moncler
Per l’anno di esercizio 2019 non è stato stabilito alcun dividendo Moncler.
Quotazione, andamento e previsioni delle azioni Moncler
Dal suo ingresso in Borsa (dicembre 2013) il valore del titolo Moncler ha fatto parecchia strada. Vediamo quindi nel dettaglio quale è stato il comportamento delle azioni Moncler a Piazza Affari, e cosa possiamo aspettarci da questo titolo.
Le azioni Moncler chiudono la prima giornata di contrattazioni a 14,50 euro. Nei giorni successivi le cose non vanno troppo bene e il titolo arriva a toccare i 10,56 euro per azione nel novembre 2014 (del motivo di questo crollo ne parlo più avanti).
Da qui inizia anche una ripresa che porta il titolo a 18,50 euro nel luglio 2015 e una sostanziale caduta che lo riporta sotto i 13 euro per azione a fine anno.
Tuttavia, nell’andamento storico del titolo azionario della Moncler, a partire dal febbraio 2016, si ha un periodo piuttosto poco movimentato che registra i primi rialzi a fine 2016. Da qui il titolo arriverà a superare i 42 euro (42,06 per l’esattezza) il 15 giugno 2018.
Segue un periodo decisamente movimentato dove la quotazione Moncler arriva a superare la soglia dei 42,70 euro, il 15 gennaio 2020), suo massimo storico sinora.
Dopo il crollo dovuto alla crisi da pandemia del Coronavirus, in cui è arrivato a toccare i 26 euro a marzo, il titolo Moncler si è ripreso e ora viaggia intorno ai 34 euro.
Previsioni azioni Moncler
Secondo il parere degli analisti per il titolo Moncler si prevede un rafforzamento del trend rialzista nel breve periodo.
In questo periodo un investimento in azioni Moncler è caratterizzato da forte rischio.
Le partneship di Moncler
Negli anni Moncler ha stretto diversi accordi che le hanno permesso di collaborare con molte aziende e designer, i quali hanno contribuito alla realizzazione di collezioni o prodotti di nicchia limited edition. Vediamo quindi di seguito quali sono state le collaborazioni più significative per Moncler.
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Fendi. Con la nota casa di moda del segmento lusso, la collaborazione stipulata nel 2006 ha portato alla creazione della borsa Spy Moncler, una versione in piumino dell’omonima linea Fendi.
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Comme des Garçons. In collaborazione con la casa di moda giapponese viene creata la linea Comme des Garçons Moncler 365.
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Hiroki Nakamura (2010-2011). Con il designer giapponese viene prodotta la linea maschile Moncler V. La collezione si caratterizza per i capi vintage degli anni cinquanta/sessanta, reinterpretati da Nakamura in chiave moderna. La V sta per Visvim, azienda di cui Nakamura è fondatore e direttore creativo.
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Mykita. Con l’azienda berlinese, produttrice di occhiali con montature assemblate a mano, la Moncler realizza i modelli Lino e Achille, della linea di occhiali MYKITA & Moncler.
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Rimowa (2012). La collaborazione con l’azienda tedesca che produce valigie di alluminio e policarbonato consiste nella personalizzazione della valigia Topas Stealth, già prodotta dalla Rimowa.
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Off-White (2016). Azienda di abbigliamento italiana (segmento luxury streetwear), fondata dal creativo e designer statunitense Virgil Abloh. Si tratta di uno dei brand più popolari al mondo.
Palm Angels
Si tratta di un’azienda che fa parte della scuderia della holding italiana NGC – New Guards Group, operante nel settore moda, segmento lusso.
La Palm Angels è stata creata con l’intento di celebrare la cultura americana, ma elaborata da un punto di vista nuovo e differente. Francesco Ragazzi, art director di Moncler, ha inizialmente avviato il suo progetto Palm Angels sotto forma di un libro, con fotografie in bianco e nero delle scene di skateboarding, riprese dallo stesso Ragazzi.
Il libro è stato pubblicato per la Rizzoli nel 2014 (con prefazione di Pharrell Williams) e in seguito è stata prodotta una collezione di prêt-à-porter per l’autunno / inverno 2015.
I modelli di questa collezione sono un assortimento di abbigliamento e accessori di alto livello ispirati allo skate. Un giusto mix tra il background sartoriale italiano di Francesco Ragazzi e le vibrazioni trasmesse dagli abili skater che si esibiscono nei dintorni di Los Angeles.
La collezione Palm Angels realizzata in collaborazione con Moncler, è disponibile per l’acquisto in 210 negozi in tutto il mondo.
Punti di debolezza delle azioni Moncler
Controversia siti oscurati
Nel 2011 Moncler si rende protagonista di una vicenda giudiziaria che la vede perdente. Cosa è successo?
L’azienda chiede alla procura di Padova di oscurare i siti con domini riportanti il nome del brand senza autorizzazione. In totale si parla di circa 500 siti web. L’accusa è stata avvallata con il sequestro preventivo per contraffazione, anche se non tutti i siti vendevano merce contraffatta e anzi alcuni domini erano solo registrati senza alcun contenuto.
Il ricorso successivo dei provider ha visto la vittoria di questi ultimi e il dissequestro dei siti sotto accusa. Il giudice ha motivato così la sentenza: non ci sono elementi sufficienti per ritenere che quei siti vendano prodotti contraffatti, visto che il solo elemento provato era il nome Moncler.
Controversia Report
Nel novembre 2014 un servizio giornalistico realizzato da Report e andato in onda su Rai3, porta all’attenzione dell’opinione pubblica le modalità di approvvigionamento della materia prima che compongono i famosi piumini Moncler. Ovvero, le piume d’oca.
Dalle riprese effettuate si rileva che le oche vengono private delle piume quando sono vive (e coscienti), in quanto possono rigenerare il piumaggio per usi successivi. Inoltre, anche se l’operazione è affidata a mani femminili, l’asportazione delle piume avviene in modo rapido e senza molte cautele, poiché il prodotto ottenuto viene pagato al chilo (e neppure tanto, considerato il prezzo di vendita dei un singolo capo). Gli effetti sono delle ferite e atroci sofferenze, sicuramente evitabili per gli animali.
L’inchiesta ha sollevato numerose polemiche e l’azienda è stata invitata, dalle associazioni di animalisti, ad utilizzare materiale sintetico equivalente come qualità e risultati.
L’azienda si è giustificata dichiarando che le piume della Moncler arrivano da allevamenti certificati.
La concorrenza di Moncler
Da un punto di vista della popolarità del marchio, tra i gruppi di produzione di abbigliamento di fascia alta, nel 2017 la classifica Lyst posizionava Moncler al settimo posto dopo: Gucci, Balenciaga, Vetements, Valentino, Off-White e Givency.
Mentre, per quanto riguarda i diretti competitor (ovvero che producono abbigliamento invernale e, nello specifico i piumini) vi sono alcune aziende che potrebbero intaccare le quote di mercato di Moncler. Vediamoli.
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Canada Goose. Si tratta di una holding canadese di produttori di abbigliamento invernale. Tra i suoi prodotti vi sono anche i piumini.
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Colmar Original’s. E’ un’azienda italiana specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo. Per anni è stata la diretta concorrente di Moncler. Tuttavia, mentre la Moncler è cresciuta e si è ampliata negli anni, Colmar si è mantenuta come azienda di nicchia.
Pertanto, forse l’unica che per fatturato può minacciare seriamente Moncler è la Canada Goose Holdings Inc, in quanto ne ha tutte le potenzialità.
Dove comprare azioni Moncler
La maggior parte delle banche, probabilmente anche la tua, offre prodotti finanziari legati al mercato azionario italiano. Come il deposito titoli.
Tuttavia, questa opzione presenta alcuni svantaggi da non sottovalutare. Ad esempio:
- La scarsa scelta di titoli. La maggior parte degli istituti di credito operano soltanto nella borsa locale. Pertanto, risulta impossibile differenziare il proprio portafoglio di investimenti.
- Le commissioni elevate. Costi di transazione e di mantenimento che andranno a incidere sui margini di guadagno.
- Non è possibile vendere allo scoperto. Ovvero guadagnare sulle fluttuazioni del mercato scommettendo sul ribasso delle azioni anche senza possederle materialmente.
- Non è possibile usare la vendita al margine, né la leva finanziaria. Strumenti di investimento che ti permettono di fare trading con qualsiasi andamento del titolo azionario.
- Vendere e comprare azioni velocemente. Tramite la tua banca non potrai cogliere le occasioni di mercato ed acquistare o vendere tempestivamente le azioni.
Per tutti questi motivi mi sento di consigliarti un’alternativa per investire in titoli azionari Moncler.
Sto parlando del Trading online.
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Conclusioni
In questo articolo ho raccolto diverse informazioni che riguardano la Moncler.
Tieni però presente che i dati riportati si evolvono continuamente e potrebbero essere superati nel momento in cui leggi. Pertanto, per rendere un investimento meno rischioso è necessario verificare costantemente le seguenti informazioni.
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le notizie finanziarie che riguardano la società.
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eventuali cessioni o acquisizioni.
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Informazioni che riguardano nuove partnership.
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le informazioni rilasciate dall’azienda.
Inoltre, segui anche l’andamento del titolo in Borsa e, nello specifico, controlla la volatilità del periodo di riferimento.
Tutte queste informazioni possono essere utili per valutare se conviene comprare azioni Moncler.
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