Conviene investire in azioni MPS?
La Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) negli ultimi anni ha fatto parlare di sé a causa delle difficoltà economiche arginate solo con l’intervento dello Stato, ormai suo maggiore azionista.
In questo articolo vedremo come si sono evolute le vicende, quale è la situazione finanziaria attuale dell’istituto bancario e se conviene comprare azioni MPS.
Analizzeremo inoltre il suo storico finanzio ed economico, nonché l’andamento e le previsioni sul titolo in Borsa, al fine di poter valutare un investimento in azioni MPS.
Vediamo quindi, se il titolo MPS rientra tra le migliori azioni da comprare in questo momento.
Cos’è MPS e cosa fa
La Banca Monte dei Paschi di Siena SpA è stata fondata nel 1472 a Siena ed attualmente è al 5° posto tra gli istituti di credito italiani.
I suoi sportelli sono operativi su tutto il territorio nazionale, nonché in alcuni importanti scenari internazionali, e può contare su oltre 23mila dipendenti.
Il Gruppo si occupa di attività bancaria tradizionale ed inoltre copre l’asset management, il private banking (fondi comuni di investimento mobiliari, fondi pensione e polizze vita, gestioni patrimoniali per privati), l’investment banking alla finanza innovativa d’impresa (consulenza finanziaria, finanza di progetto e private equity).
Banca Widiba
Nel 2013 viene costituita la Banca Widiba SpA, la banca online del gruppo MPS e della quale è socio unico con un capitale 100 mln di Euro.
La Widiba incorpora i rami d’azienda MPS Area Sviluppo Banca Online, Dipartimento Operativo Rete Promozione Finanziaria, Servizio Promozione Finanziaria. Inoltre vengono assorbiti i relativi dipendenti e i promotori finanziari già a contratto con MPS. Con questa operazione il servizio di consulenza finanziaria di MPS è passato totalmente sotto il controllo di Widiba.
A fine 2020 la Widiba ha superato i 314 mila clienti e attualmente può contare su oltre 200 dipendenti e 500 consulenti finanziari. Banca Widiba gestisce 9,4 mld di euro di patrimonio totale clienti.
MPS dalle origini ai giorni nostri
Come ho detto la fondazione della Banca risale al 1472, quando le Magistrature della Repubblica di Siena fondarono un monte di pietà denominato Monte Pio. A partire dal 1568 il Monte iniziò a svolgere la funzione di esattoria, pertanto divenne una banca pubblica a tutti gli effetti. Nel 1783 il Monte Pio fu unificato al Monte non vacabile dei Paschi della città e stato di Siena (un monte specializzato nel credito agrario, paschi=pascoli), la nuova banca unificata assunse la denominazione attuale.
Con l’Unità di Italia il Monte dei Paschi si espande su tutto il territorio nazionale istituendo per la prima volta in Italia il credito fondiario.
Nel 1936 la Banca viene dichiarata istituto di credito di diritto pubblico, con un nuovo statuto che rimarrà in vigore sino 1995.
Gli anni ‘90
1990. MPS acquisisce il controllo del Mediocredito Toscano e dell’Istituto Nazionale per il Credito Agrario (INCA). Inoltre, acquisisce partecipazioni di controllo in alcune banche estere (Belgio, Francia e Svizzera.
Nei primi anni novanta il Gruppo è la quarta banca italiana per raccolta.
1995. Nasce la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, un ente non profit con finalità di assistenza e beneficenza, oltre a utilità sociale nei settori dell’istruzione, della ricerca scientifica, della sanità e dell’arte, con particolare riferimento a Siena e alla sua provincia.
1999. MPS viene introdotta alla Borsa Valori di Milano. Le richieste di acquisto pervenute saranno pari a dieci volte l’offerta.
Con l’ingresso in Borsa il Gruppo inizia un’importante operazione di espansione. In questo periodo verranno acquisite diverse partecipazioni in banche locali con una forte presenza territoriale, tra le quali Banca Agricola Mantovana e Banca del Salento (poi Banca 121).
Gli anni 2000
A novembre 2007, il Gruppo acquista la Banca Antonveneta per 9 mld di Euro.
2010. MPS supera lo “stress test” che analizza la solidità patrimoniale delle banche per stabilire le capacità di resistenza alle crisi.
Febbraio 2011. Il Gruppo MPS è la quarta banca italiana tra le 15 quotate sulla Borsa di Milano e a maggiore capitalizzazione.
Fine 2011. MPS chiude l’anno con una perdita di 4,69 mld di Euro.
Come conseguenza dell’acquisto di Banca Antonveneta, MPS subisce un pesante passivo che interessa anche la Fondazione MPS, la principale azionista.
Aprile 2012. Viene nominato presidente del Consiglio di amministrazione Alessandro Profumo, e amministratore delegato Fabrizio Viola.
Giugno 2012. MPS vara il nuovo piano di riassetto del Gruppo per il triennio 2012-2015. Il piano prevede, tra le altre cose, una forte riduzione dei posti di lavoro (-4.600), la conseguente chiusura di 400 filiali, e una richiesta di 3,4 mld di Euro di liquidità allo Stato Italiano per mezzo dei Monti bond.
Il piano suscita una immediata reazione dei sindacati che si oppongono al riassetto e indicono alcuni scioperi generali che vedranno adesioni pari a circa l’85% del personale, con la conseguente chiusura del 90% delle filiali su tutto il territorio nazionale. Sia a Siena che in altre città si svolgeranno inoltre diverse manifestazioni di protesta che registreranno migliaia di partecipanti.
Maggio 2013. L’FMI (Fondo Monetario Internazionale) sollecita le autorità di controllo italiane e il Governo ad eseguire il piano di ristrutturazione previsto e a intervenire nel caso fosse necessario.
Giugno 2014. Parte un aumento di capitale da 5 mld di Euro.
Ottobre 2014. MPS non supera gli stress test della BCE, si vede costretta pertanto a varare un nuovo aumento di capitale, questa volta da 3 miliardi di euro. Il titolo MPS perde il 39,2% nell’arco di cinque sedute.
Giugno 2015. Termina il rimborso dei Monti bond, una parte dei quali avviene tramite cessione di azioni. Lo Stato Italiano diviene così azionista di MPS con il 4% del capitale.
Tra settembre e ottobre 2016 si dimettono i vertici del Gruppo e, a partire dal settembre 2016, Marco Morelli diviene amministratore delegato e direttore generale.
A fine ottobre 2016, Morelli presenta il nuovo piano industriale 2016-2019.
Il 24 novembre 2016, l’assemblea degli azionisti vara un nuovo aumento di capitale da 5 mld di Euro.
Tuttavia, non viene raggiunta la soglia prevista e la sera del 22 dicembre 2016 il Governo italiano istituisce un fondo di 20 mld. Il decreto legge appena varato permette allo Stato di subentrare nell’azionariato di banche italiane in difficoltà. Intanto la Banca Centrale Europea fa sapere che, visti i recenti sviluppi, l’aumento di capitale dovrà ammontare a 8,8 mld di Euro.
2017. Come previsto dalla direttiva europea BRRD e a seguito dell’operazione di burden sharing, lo Stato Italiano, attraverso il Ministero dell’economia e delle finanze, diventa il primo azionista MPS, con un investimento pari a 5,4 mld e l’acquisizione del 68% del capitale sociale.
Dati finanziari MPS
- Capitalizzazione borsistica: 1,20 miliardi di euro.
- Numero di azioni in circolazione: 1,00 mld.
- Piazza di quotazione: Milano.
- Settore: Dati finanziari. Servizi bancari.
- Dipendenti: 22mila circa.
- Persone di riferimento: Stefania Bariatti (chairperson), Marco Morelli (CEO).
Di seguito i dati finanziari Monta dei Paschi di Siena riferiti al 2020 e comparati all’anno di esercizio precedente.
- Guadagni: 3,01 miliardi di euro, -16,42%.
- Utile netto: -1,69 miliardi di euro, -63,50%.
Azionariato MPS
Fino alla fine del 2013 il maggior azionista del Gruppo è stata la Fondazione Monte dei Paschi. In seguito alle vicissitudini appena viste, a fine 2017 la Fondazione risulterà detenere lo 0,003% del capitale sociale.
Secondo i dati della Consob, aggiornati a febbraio 2021, i principali azionisti della Banca Monte dei Paschi di Siena sono così suddivisi:
-
64,230%, appartiene al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
-
4,319%, appartiene ad Assicurazioni Generali.
-
3,181%, appartiene alla Banca Monte dei Paschi di Siena.
Dividendi MPS
L’ultimo dividendo MPS risulta distribuito nel maggio 2011.
Andamento quotazione MPS
Di seguito vediamo come si è comportato il titolo MPS a Piazza Affari nell’ultimo anno.
Come vediamo dal grafico, la quotazione MPS ha un andamento piuttosto contrastato. Il valore del titolo, varia da 1 euro, sino ai 2, che tuttavia vengono sfiorati solo nel mese di luglio 2020.
Previsioni azioni MPS
Secondo gli analisti la tendenza nel breve si prevende negativa, mentre nel medio rimane positiva
Il titolo MPS si adatta ad operatori in grado di far fronte ad un rischio elevato.
Punti di forza e punti di debolezza MPS
Nel 2017 MPS ha confermato un prolungamento fino al 2027 del partenariato con AXA (compagnia di assicurazioni francese). Un importante accordo che permette a MPS di offrire alla sua clientela un portafoglio di servizi più completo.
Tra i punti di forza del gruppo MPS vi è anche una rete capillare di agenzie, nonché di una struttura commerciale altamente qualificata. I numeri parlano chiaro: MPS conta circa 6 milioni di clienti.
Inoltre MPS ha un posizionamento da leader sul settore del finanziamento business, in particolare alle PMI, alle imprese individuali e ai liberi professionisti.
Concorrenza di MPS
Il mercato finanziario la concorrenza è piuttosto elevata, anche se Monte dei Paschi di Siena vanta una rete capillare che ha saputo fidelizzare molto bene i suoi clienti. Vediamo quindi quali sono i competitor più minacciosi per MPS nella zona Euro.
- Banco Santander. Gruppo spagnolo con 86,119 mld di euro di capitalizzazione borsistica.
- BNP Paribas. Gruppo francese, con 75,69 mld di euro.
- Intesa Sanpaolo. Gruppo italiano, con 50,41 mld di euro.
- BBVA. Gruppo spagnolo con 42,31 mld di euro.
- UniCredit. Gruppo italiano, con 38,47 mld di euro.
- Crédit Agricole. Gruppo francese, con 37,67 mld di euro.
- KBC. Gruppo belga, con 29,37 mld di euro.
- Deutsche Bank. Gruppo tedesco, con 23,48 mld di euro.
Mentre, sul territorio italiano, oltre ad Intesa Sanpaolo e Unicredit, MPS si deve confrontare con:
- Banco BPM
- BPER Banca
- UBI Banca
- Credem
- Credito Cooperativo Italiano
- Banca Carige
- BNL
Vicende giudiziarie MPS
La morte di David Rossi
Il 6 marzo 2013, il responsabile della comunicazione di MPS, David Rossi, viene trovato morto sul vicolo dove si affaccia la finestra del suo ufficio nella sede centrale della Banca a Siena. Apparentemente si tratta di suicidio, tuttavia l’evento è da collocare all’interno della vicenda che ruota intorno all’acquisizione della Antonveneta, e lascia parecchi dubbi sul motivo del gesto e addirittura sulla dinamica stessa della tragedia (la famiglia sostiene non si tratti di suicidio)).
Si fanno avanti infatti supposizioni su probabili tresche e contrasti interni alla dirigenza della banca, tuttavia mai chiariti dalle indagini o dalle persone vicine a Rossi in MPS.
Inchiesta sull’acquisizione Antonveneta
A luglio 2013, a conclusione delle indagini sul dissesto MPS, provocato dall’acquisizione con sovrapprezzo della Banca Antonveneta, il pubblico ministero di Siena invia undici avvisi di garanzia. Tra i quali figurano l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex capo dell’area finanza Gianluca Baldassarri. I reati imputati vanno dalla manipolazione dei mercati, all’ostacolo alle attività di vigilanza. Tra le banche indagate oltre a MPS vie è l’americana JPMorgan Chase.
Inchiesta Alexandria e Santorini
Vi è un altro filone d’inchiesta che interessa MPS e concernere i contratti derivati Alexandria e Santorini, sottoscritti con la Nomura Holdings (banca giapponese) e la Deutsche Bank (peraltro già sotto inchiesta in Germania).
Secondo gli inquirenti i dirigenti hanno usato i derivati per nascondere alcune perdite in bilancio, trasferendole su esercizi seguenti.
Inchiesta banda del 5 per cento
Una ulteriore inchiesta riguarda Gianluca Baldassarri, ex capo dell’area finanza MPS.
Secondo la Procura di Siena, Baldassarri era il capo di una banda di esperti della finanza che per più di dieci anni hanno sottratto il 5% sulle operazioni finanziarie.
Vi è ancora un’altra inchiesta che riguarda reati fiscali avvenuti tra il 2005 e il 2008, dove sono imputate 11 persone fra ex vertici e manager del MPS.
Comprare azioni MPS
Voglio ricordarti che le azioni sono un investimento con un tasso di rischio medio-alto, quindi se non te la senti ti consiglio di investire in obbligazioni.
Naturalmente essendo il rischio per le obbligazioni più basso, anche i guadagni saranno inferiori rispetto a ciò che potrebbero fruttare le azioni in generale.
Valuta anche la possibilità di ottenere un buon investimento attraverso il trading online e guadagnare sull’andamento fluttuante del titolo.
Dove comprare azioni MPS
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Tuttavia, se preferisci appoggiarti ad un istituto di credito, ricorda che i servizi finanziari offerti dalle banche hanno dei limiti che potrebbero influire sui tuoi margini di guadagno. Nello specifico, tieni presente che:
- Non è possibile comprare e vendere azioni in giornata.
- Le commissioni bancarie sono tra le più alte sul mercato.
- Non puoi sfruttare le fluttuazioni del mercato.
- La gran parte delle banche operano esclusivamente nella Borsa Italiana.
- Non puoi usufruire di tutti gli strumenti di investimento per fare trading con qualsiasi andamento di un titolo azionario.
Pertanto, se sei interessato a comprare azioni MPS ti consiglio di valutare il trading online.
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Conclusioni
Abbiamo visto quali sono le opportunità e i limiti di MPS, vediamo ora quali informazioni dobbiamo controllare costantemente per capire come potrà evolversi il titolo in Borsa.
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Tieni sempre sotto controllo l’evoluzione del mercato dei titoli bancari.
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Controlla gli investimenti rivolti alla diversificazione dei prodotti e dei servizi da parte del Gruppo.
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Verifica se sono previsti investimenti per espandere le attività a livello internazionale.
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Segui con attenzione la concorrenza di questo settore specifico. In particolare: eventuali partnership con aziende tecnologicamente avanzate e che potrebbero minacciare le quote di mercato di MPS, nonché fusioni e acquisizioni.
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Osserva con attenzione l’andamento dell’economia in generale, la quale potrebbe influire non poco sul mercato dei servizi di credito e finanziari.
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Monitora tutte le informazioni rilasciate dall’azienda. In particolare, piani di investimento, nuove partnership, ricavi, riduzione dei costi operativi con sistemi innovativi ed efficienti, ecc..
Molti dei dati riportati seguono una evoluzione costante, pertanto nel momento in cui leggi potrebbero essere già superati.
Inoltre, dovrai seguire anche l’andamento del titolo in Borsa e, nello specifico, controllare la volatilità e i volumi di scambio del periodo di riferimento.
Tutte queste informazioni possono essere utili per valutare un investimento in azioni MPS.
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