Conviene comprare azioni Next?
La Next plc, è una multinazionale britannica che opera nel settore della vendita al dettaglio. Nello specifico, Next è un produttore e rivenditore di abbigliamento, calzature, cosmetici e complementi per la casa. Tra i marchi trattati negli store Next vi sono: Estee Lauder, Adidas, Armani, Nike, Hiugo Boss, Kalvin klein e numerosi altri.
La Next nel 2020 ha generato ricavi per oltre 4 mld di sterline e può contare su circa 28mila dipendenti a livello globale. La sede principale si trova a Enderby (nel Leicestershire), mentre i suoi oltre 700 punti vendita sono distribuiti in gran parte dell’Europa, in Medio ed Estremo Oriente, in Africa e Nuova Zelanda.
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Ora che conosci i 10 titoli più promettenti di questo periodo, continuiamo con l’articolo sulle azioni Next.
Consigli per fare trading sulle azioni Next
Come abbiamo avuto modo di constatare in altre occasioni, per evitare di correre inutili rischi e operare nel trading con maggiore cognizione è necessario innanzitutto informarci. Pertanto, documentarsi attraverso le notizie, le pubblicazioni e gli annunci rilasciati dall’azienda, risulta un’attività importantissima per poter investire con piena consapevolezza.
Il mio consiglio è di tenerti sempre aggiornato su ciò che può influire sul fatturato e quindi sulle azioni Next. Nello specifico:
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Segui l’andamento dei settori in cui Next è particolarmente attiva (abbigliamento, pelletteria, cosmesi, home, ecc.): gli sviluppi, le nuove tendenze, i nuovi player, ecc..
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Osserva quali sono le partnership e le acquisizioni strategiche attuate da Next, le quali possono essere funzionali ad un’espansione commerciale e produttiva.
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Controlla l’espansione geografica e come l’azienda si posiziona nei mercati emergenti (Cina e India in primis), i quali hanno le capacità di creare numeri importanti in termini di vendite.
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Confronta i risultati del gruppo (annuali e intermedi) e se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti (gli investitori sono molto attenti su questo aspetto). Tieni presente che molte società fissano in anticipo gli obiettivi in termini di redditività, quindi puoi confrontarli con i risultati reali.
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Segui i competitor (la loro evoluzione, i piani industriali, le acquisizioni e cessioni, ecc.), in quanto in ogni momento possono erodere importanti quote di mercato a Next.
E ancora, monitora sempre queste fondamentali informazioni:
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segui le comunicazioni periodiche dell’azienda, nonché le notizie degli organi di stampa finanziari (oltre ai quotidiani cartacei ci sono diversi siti online);
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i piani industriali e gli obiettivi che si propone di raggiungere il Gruppo;
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l’andamento del titolo in borsa con i relativi volumi giornalieri e la volatilità del periodo di riferimento.
Tieni inoltre presente che la maggior parte dei dati che troverai in questo articolo sono suscettibili di un aggiornamento continuo, pertanto potrebbero essere superati nel momento in cui leggi.
Analisi azioni Next
La Next è quotata alla Borsa valori di Londra e contribuisce al calcolo dell’Indice FTSE 100.
Se stai pensando di aggiungere al tuo portafoglio azionario anche le azioni Next o di fare trading online, ti consiglio vivamente di analizzare innanzitutto tutte le informazioni sul titolo in questione e, in particolare, capire come l’azienda si potrebbe evolvere in futuro. In questo modo sarà più semplice limitare i rischi legati ad un investimento in Borsa.
Detto ciò, ti invito a seguirmi in questo articolo dove ti fornirò i dati sui risultati ottenuti da Next, le informazioni inerenti il mercato in cui si muove e la concorrenza con cui si deve confrontare. Inoltre, per capire quale direzione intraprenderà l’azienda (espansione geografica, ampliamento del portafoglio marchi, ecc.) ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership attuate dal Gruppo. Per completare il quadro esamineremo l’andamento del titolo Next in Borsa e proveremo ad ipotizzare una stima sulle future variazioni di prezzo delle azioni.
Tutte queste informazioni ti saranno utili per pianificare una strategia efficace che porti al massimo profitto limitando i rischi di un investimento in azioni Next.
Breve storia di Next
Nel 1864 il sarto Joseph Hepworth fonda a Leeds la società Joseph Hepworth & Son.
Dopo pochi anni la sua politica di ampliamento lo porta a possedere in Gran Bretagna una catena di oltre 100 punti vendita (1884).
Dal 1963, grazie al contributo del designer Hardy Amies della Saville Row, la società lancia la sua collezione di prêt- à -porter.
Nel 1981 l’azienda acquista la Kendall and Sons (rivenditore di moda femminile) per 1,75 mln di sterline. Con questa acquisizione la Hepworth incrementa la sua già importante catena di negozi, con altri 600 punti vendita presenti nelle vie principali delle città britanniche.
A partire dal 1982 i punti vendita Kendall vengono denominati Next e successivamente anche gli Hepworth saranno riconvertiti.
Nel 1986, la società sposta la propria sede centrale a Leicester, per essere più vicina ai principali produttori di abbigliamento e cambia la ragione sociale in Next plc.
Nel 2009, Next ha lanciato un negozio online di abbigliamento, scarpe e accessori per donna, uomo e bambino. Oggi quasi la metà del fatturato di Next arriva dalle vendite online.
2010. Il Gruppo è stato confermato come fornitore ufficiale di abbigliamento e articoli per la casa ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Londra 2012.
2015. Next ha aperto il suo 546 ° negozio.
Dati finanziari Next
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Capitalizzazione di mercato: 9,091 mld di sterline.
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Azioni in circolazione: 132,95 mln.
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Piazza di quotazione: Borsa di Londra.
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Settore: Consumer Cyclical. Apparel Stores.
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Dipendenti: 28.545.
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Persona di riferimento: Michael Roney (presidente), Simon Wolfson (CEO).
Di seguito i dati finanziari di Next riferiti all’anno di esercizio 2019-2020 (conclusosi il 25 gennaio) e comparati all’anno di esercizio precedente.
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Ricavi: 4,27 mld di sterline, +2,37%.
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Utile netto: 610,20 mln di sterline, +1,85%.
Azionariato Next
Secondo i dati comunicati dall’azienda, il capitale è suddiviso tra i seguenti maggiori azionisti Next:
- 10,95%, sono quote di Fidelity Management & Research Company LLC.
- 9,79%, appartiene a Invesco Asset Management Limited.
- 8,87%, appartiene a Fidelity Low-Priced Stock Fund.
- 3,39%, appartiene a The Vanguard Group, Inc.
Dividendi Next
Per l’anno di esercizio 2019 il dividendo Next è stato stabilito in 0,58 sterline per azione posseduta.
Andamento quotazione Next
Vediamo di seguito come si è comportato il titolo Next negli ultimi 5 anni.
Il valore delle azioni riportato nel grafico è espresso in GBX, ovvero penny sterlina. Per orientarci sul valore di questa moneta, utilizzata per gli scambi nella Borsa di Londra, tieni presente che 1.000 GBX sono uguali a 11 euro circa.
Vediamo ora di analizzare l’andamento della quotazione del titolo Next.
Nell’ottobre 2015 il titolo raggiunge la soglia delle 8mila GBX. Già nel mese di dicembre notiamo una fase calante che, tra alti e bassi, porterà il titolo a toccare la soglia delle 3.655 GBX nel luglio 2017.
Segue un periodo di forti rialzi, intervallati da fasi negative altrettanto pesanti.
A partire dal dicembre 2018 registriamo una decisa fase positiva che accompagnerà il titolo sino alla fine del 2019, quando supererà i 7.340 GBX.
Il 2020 è caratterizzato dalle forti perdite, causate dalla crisi delle Borse mondiali dovuta alla pandemia Covid-19, e registrate a partire dal 21 febbraio. Il titolo Next ad aprile arriva a dimezzare il suo valore, chiudendo a poco sotto i 3.390 GBX.
Tuttavia, la ripresa non stenta ad arrivare e, a novembre 2020, il titolo si porta sopra le 6.800 GBX.
Previsioni azioni Next
Secondo gli analisti le azioni del Gruppo possono rivelare un prolungamento della fase positiva nel breve periodo.
L’investimento presenta una rischiosità decisamente elevata, pertanto si configura confacente a quegli investitori più propensi al rischio.
Concorrenza Next
Vediamo ora di capire meglio il mercato in cui si muove la Next e conoscere quindi chi sono i suoi competitor.
Anche se la Next è leader nel suo settore, si trova a dover far fronte ad una concorrenza rappresentata da alcuni grossi gruppi a livello internazionale, i quali hanno le capacità di conquistare ulteriori quote di mercato a discapito di Next.
Vediamo di seguito quali sono i suoi principali concorrenti.
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Zara. Azienda spagnola che vanta un fatturato di circa 19 mld di euro e 150mila dipendenti.
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H & M – Hennes & Mauritz AB. L’azienda svedese vanta 18 mld di euro di fatturato e 177mila dipendenti.
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Zalando SE. La compagnia tedesca vanta 5 mld di euro di ricavi e 14mila dipendenti.
Acquisizioni e cessioni Next
Negli anni il Gruppo ha operato la sua espansione geografica e di produzione, con una serie di acquisizioni strategiche, che le hanno permesso di raggiungere le dimensioni odierne.
Vediamo quindi di riassumere brevemente le principali acquisizioni e cessioni.
1981. Acquisizione della Kendall and Sons, rivenditore di abbigliamento femminile, per 1,75 mln di sterline, dal conglomerato al dettaglio Combined English Stores. Questa acquisizione ha dato a Hepworth (a quei tempi non si chiamava ancora Next) oltre 600 negozi nelle vie principali delle città britanniche.
1987. Il gruppo ha acquisito la Combined English Stores e la società di cataloghi Grattan.
1988. Next vende 433 negozi di gioielleria nel Regno Unito, principalmente con i marchi Salisburys e Zales, al gruppo Ratners per 232 mln di dollari.
2008. Acquisizione del marchio giovanile Lipsy.
2011. Ventura, l’attività di gestione del servizio clienti del Gruppo, viene venduta per 65 milioni di sterline.
Partnership Next
Le alleanze strategiche sottoscritte da Next sono principalmente quelle legate ai marchi che distribuisce nei suoi punti vendita e nei negozi online.
Dove comprare azioni Next
Se sei interessato ad investire in Borsa, esistono diversi metodi per farlo.
Sicuramente anche la tua banca offre questo servizio. Ad ogni modo, è giusto che tu sappia che questa possibilità presenta degli svantaggi che potrebbero influire sul rendimento del tuo investimento. Vediamo perché:
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Pochi titoli. Purtroppo, la maggior parte degli istituti di credito italiani operano solo nella Borsa di Milano. Perciò, differenziare il proprio portafoglio azionario risulta piuttosto difficile (come abbiamo detto, differenziare il più possibile ci mette al riparo dai rischi di un investimento).
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Costo commissioni. Le spese da sostenere, per la transazione e il mantenimento delle operazioni, sono piuttosto elevate e incideranno inevitabilmente sui tuoi margini di guadagno.
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Nessuna vendita allo scoperto. Non ti è possibile operare e profittare sulle fluttuazioni del mercato puntando sul ribasso delle azioni (anche se di fatto non le possiedi).
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Ti è precluso l’utilizzo della vendita al margine, come anche la leva finanziaria. Non è possibile l’utilizzo di strumenti di investimento che ti permettono di fare trading con qualsiasi andamento del titolo azionario.
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Scambiare azioni in modo rapido. Attraverso un istituto bancario non puoi sfruttare tutte le opportunità di mercato, come acquistare e vendere rapidamente i titoli azionari.
Pertanto, quale può essere la soluzione migliore per comprare azioni Next?
Un’alternativa valida è il Trading online.
Senza dubbio, si tratta della scelta migliore se vuoi fare trading ed acquistare e vendere azioni rapidamente, senza impedirti di comprare azioni e tenerle per un lungo periodo nel tuo portafoglio titoli.
Qual è il servizio migliore per fare trading online?
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Pensieri finali
Abbiamo visto di cosa si occupa Next, qual è il suo posizionamento sul mercato e chi sono i suoi diretti competitor.
In definitiva, per il futuro di questa azienda saranno molto importanti le acquisizioni che completerà e gli accordi che stipulerà con nuovi marchi da distribuire nei suoi negozi. Per ora i segnali di un rafforzamento della sua posizione sul mercato ci sono e l’azienda sembra determinata non solo a mantenerla, ma anche a consolidarla.
Per correttezza devo anche riportarti alcuni casi di controversie che hanno alimentato delle critiche su Next.
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2010. Un’indagine della BBC ha scoperto che Next stava violando i regolamenti sulla protezione dei consumatori (vendita a distanza) fatturando ai clienti i costi di consegna anche se la merce fosse stata restituita entro sette giorni lavorativi. Next ha ammesso di averlo fatto per tre anni, e ha promesso di conformarsi entro agosto dello stesso anno.
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2014. La Living Wage Foundation ha acquistato le azioni Next e ha partecipato all’assemblea generale annuale nel tentativo di convincere la società a pagare almeno 6,70 sterline l’ora ai lavoratori. La Next è stata anche uno dei numerosi rivenditori criticati dal The Times per non aver pagato un salario di sussistenza. I contribuenti del Regno Unito pagano 28 mld di sterline per i lavoratori a basso reddito e le società di vendita al dettaglio (le quali hanno la più alta percentuale di lavoratori a basso reddito) stanno sfruttando l’austerità e aggiungendo efficacemente i salari del personale alla legge di welfare del Regno Unito. Alla domanda sul perché, nonostante i profitti record, i loro lavoratori erano così mal pagati, Next rispose che avevano trenta candidati per ogni lavoro pubblicizzato.
Per concludere, ti ricordo che se vuoi realizzare una buona analisi su un titolo azionario, la conoscenza dei diversi aspetti dell’azienda in oggetto risulta sempre la strategia migliore.
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