Conviene investire in azioni Philip Morris?
La Philip Morris International Inc., nota anche come PMI, è un’azienda statunitense, attiva nel settore del tabacco. Nello specifico Philip Morris produce e commercializza sigarette, sigari, tabacco da succhiare e tabacco da pipa.
Nel 2019 il Gruppo ha generato ricavi per quasi 30 mld di dollari. La sua sede principale si trova a New York, con filiali sparse in tutto il mondo. In particolare, Philip Morris è presente in oltre 180 mercati mondiali, detiene 38 stabilimenti produttivi, ed impiega oltre 73mila dipendenti. Tra questi circa 430 sono scienziati, ingegneri e tecnici di ricerca e sviluppo che lavorano su prodotti senza fumo.
In tutto il mondo sono 150 mln i consumatori di prodotti Philip Morris, la quale detiene 6 dei principali 15 marchi internazionali, tra cui Marlboro.
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Bene, ora che conosci quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo sulle azioni Philip Morris.
Consigli per fare trading sulle azioni Philip Morris
Per realizzare un’analisi corretta sulle azioni Philip Morris è necessario individuare preventivamente le notizie, le pubblicazioni e gli annunci rilasciati dall’azienda. Le quali potrebbero avere un effetto determinante sull’andamento del titolo in Borsa.
Pertanto, ti consiglio di tenerti sempre aggiornato su ciò che può influire sul fatturato e sulle azioni del gruppo Philip Morris. In particolare:
- Le acquisizioni strategiche e le partnership sottoscritte dal Gruppo:
Queste possono essere funzionali ad un’espansione produttiva e commerciale per l’azienda. Il mercato del tabacco ha avuto una forte crisi dei consumi negli ultimi decenni. Pertanto, un gruppo che opera in questo settore, deve costantemente investire in ricerca e sviluppo, in modo da stare al passo con le nuove esigenze dei consumatori. - L’andamento dei settori dove Philip Morris è attiva:
Questo può rivelare interessanti informazioni per capire i flussi della domanda e dell’offerta disponibile, soprattutto le innovazioni e le nuove tendenze del settore. - I piani industriali del Gruppo e lo sviluppo di nuovi prodotti:
Ci indicano quali sono gli obiettivi che l’azienda si propone di raggiungere. Contestualmente, confrontando i risultati di Philip Morris (annuali e intermedi) potremo verificare se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti. - La concorrenza:
E’ importante seguire l’evoluzione, i piani di sviluppo, le novità, le fusioni tra concorrenti, ecc., in quanto in ogni momento i competitor possono erodere importanti quote di mercato a Philip Morris.
Analisi azioni Philip Morris
La Philip Morris è quotata al NYSE dal 2008, con il simbolo PM.
Se stai pensando di aggiungere al tuo portafoglio azionario anche le azioni Philip Morris o di fare trading online con tale titolo, ti invito a seguirmi in questo articolo dove ti fornirò i dettagli sui risultati ottenuti dal Gruppo, le informazioni inerenti il mercato in cui si muove e la concorrenza con cui si deve confrontare. Inoltre, ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership sottoscritte dall’azienda, e un’analisi su l’andamento della quotazione Philip Morris in Borsa.
Tutte queste informazioni ti saranno utili per pianificare una strategia efficace che porti al massimo profitto limitando i rischi di un investimento in azioni Philip Morris.
Breve storia di Philip Morris
La Philip Morris International nasce negli anni ’50 del secolo scorso, come divisione internazionale della Philip Morris USA. Per entrambe le aziende, pertanto, si può far risalire la loro origine a Philip Morris, tabaccaio londinese che a partire dal 1854 iniziò anche la produzione di sigarette.
1985. In seguito ad un riassetto societario viene creata la Philip Morris Companies Inc.
1987. La Philip Morris International viene incorporata nella Philip Morris Companies Inc.
2003. Philip Morris Companies Inc. cambia nome in Gruppo Altria. Il gruppo non si occupa solo di tabacco, in quel periodo infatti deteneva anche l’84% di Kraft Foods, la seconda maggiore azienda alimentare del mondo dopo Nestlé.
2008. Con lo scopo di rendere l’azienda più flessibile ad espansioni commerciali, la Philip Morris International viene scorporata da Altria, il quale mantiene comunque il controllo di Philip Morris USA.
I marchi Philip Morris
Tra i marchi di prodotti del tabacco venduti a livello internazionale dalla Philip Morris vi sono:
- Marlboro. Si tratta del marchio di punta del Gruppo, il quale inizia la produzione di uno dei brand più noti al mondo nel 1924.
- Dji Sam Soe 234. Brand di sigarette lanciato nel 1913. Si tratta di sigarette kretek, ovvero composte da una mistura di tabacchi, chiodi di garofano e altri aromi. Attualmente sono le sigarette più vendute in Indonesia.
- Longbeach. Brand australiano di sigarette e tabacco da rollare.
- L&M. Il brand della Liggett & Myers fu lanciato nel 1953 e acquisito dalla Philip Morris Inc. nel 1999.
- U Mild. Brand di sigarette kretek. Fu lanciato nel 1998 all’indomani della rivoluzione indonesiana.
- ST Dupont Paris. Il brand fu lanciato nel 1902 dal francese Simon Tissot Dupont.
La Philip Morris International detiene inoltre numerosi marchi a diffusione locale. In Italia il Gruppo è presente con i brand Diana, Chesterfield, Marlboro, Merit, Philip Morris e Virginia Slims.
Controversie
Come sappiamo il mercato del tabacco ha avuto un duro colpo dopo la scoperta che il fumo fa male e un uso eccessivo può provocare malattie mortali. Philip Morris, come altre compagnie attive in questo mercato, hanno cercato di contrastare le iniziative dei governi, ma con scarsi risultati. Vediamo i casi giudiziari più noti.
- Australia. In seguito alle nuove disposizioni di legge emanate da governo nel 2010, il Gruppo dovette chiudere alcuni stabilimenti produttivi in Australia e Hong Kong. Dopo diversi ricorsi intrapresi dal Gruppo, ne derivò una lunga battaglia giudiziaria che vide perdente l’azienda. Alla PMI furono addebitati anche 50 mln di spese processuali sostenute dal governo.
- Norvegia. Il Gruppo nel 2012 perde la causa contro il governo, il quale aveva imposto il divieto di esposizione nei negozi dei prodotti del tabacco.
- Uruguay. Il governo nel 2010 promulga delle norme restrittive contro il tabacco. Il Gruppo intraprese una battaglia legale, che perse con una sentenza del 2016 a suo sfavore.
Inoltre, dopo numerose denunce da parte di associazioni per i diritti civili, il Gruppo decide di compiere delle ricerche nei campi di tabacco dei paesi da cui si rifornisce di materia prima. Nel 2011 pubblica il risultato di questi studi che confermano la violazione dei diritti umani nei confronti dei braccianti dei campi di tabacco, presenti in oltre 30 paesi. Il Gruppo in seguito si impegna a verificare che i suoi fornitori rispettino il benessere di ogni lavoratore.
Dati finanziari Philip Morris
- Capitalizzazione di mercato: 11,85 mld di dollari.
- Numero di azioni: 1,56 miliardi.
- Piazza di quotazione: NYSE.
- Settore: Beni di consumo non ciclici. Cibi e tabacchi.
- Dipendenti: 73.500.
- Persona di riferimento: André Calantzopoulos (direttore e CEO) e Louis C. Camilleri (presidente CdA).
Di seguito i dati finanziari di Philip Morris riferiti all’anno di esercizio 2019 e comparati all’anno di esercizio precedente.
- Ricavi: 29,81 mld di dollari, +0,61%.
- Utile netto: 7,17 mld di dollari, -9,21%.
I dati trimestrali, rilevati al 30 settembre 2020, registrano guadagni per 7,45 mld di dollari, in aumento del +11,95% rispetto al trimestre precedente. Mentre, l’utile netto è pari a 2,30 mld di dollari, in aumento del +18,54%.
Azionariato Philip Morris
In base alle informazioni comunicate dall’azienda, e aggiornate a giugno 2020, i maggiori azionisti Philip Morris sono suddivisi come segue:
- 8,10%, sono quote di capitale che appartengono a Vanguard Group.
- 6,01%, appartiene a Blackrock.
- 5,36%, è la parte di capitale che appartiene a Capital World Investors.
- 3,91%, appartiene State Street Corporation.
- 3,29%. sono quote di Capital International Investors.
- 3,28%, appartiene a Capital Research Global Investors.
Dividendi Philip Morris
Per l’anno di esercizio 2019 il dividendo Philip Morris è stato stabilito in 4,59 dollari per azione posseduta.
Andamento quotazione Philip Morris
Vediamo di seguito come si è comportato il titolo Philip Morris al NYSE, negli ultimi 5 anni.
Come vedi dal grafico, nell’inverno 2015 la quotazione Philip Morris si aggirava intorno agli 85 dollari. A partire dai primi giorni del 2016 il titolo intraprende un trend rialzista che lo porta a superare la soglia dei 103 dollari nel mese di luglio.
Dopo aver perso terreno arrivando a sfiorare la soglia degli 88 dollari nel dicembre 2016, la quotazione Philip Morris intraprende un periodo fortemente positivo. Supera di nuovo la soglia dei 100 dollari a febbraio 2017, arrivando a sfiorare i 122 nel mese di giugno dello stesso anno.
Nei mesi seguenti l’andamento è molto contrastato, anche se il titolo perde complessivamente valore arrivando a sfiorare i 66 dollari nel dicembre 2018.
L’ultimo anno della quotazione Philip Morris è caratterizzato dalle forti perdite subite a causa della crisi che ha investito tutte le Borse mondiali dovuta alla pandemia da Covid-19.
Il titolo il 4 marzo 2020 era scambiato per 88,74 dollari, mentre il 23 marzo ha chiuso poco sotto i 60 dollari.
Nei mesi successivi assistiamo ad una graduale ripresa, con il picco di quasi 82 dollari toccati a settembre 2020.
Previsioni azioni Philip Morris
Secondo gli analisti per le azioni del Gruppo Philip Morris, nel medio periodo si prevede un prolungamento della fase negativa. Anche se non si escludono spunti rialzisti nel breve.
L’investimento in titoli azionari Philip Morris presenta una rischiosità decisamente elevata, pertanto si configura confacente a quegli investitori più propensi al rischio.
Concorrenza Philip Morris
Vediamo ora di capire meglio il mercato in cui si muove la Philip Morris e conoscere quindi chi sono i suoi competitor.
Abbiamo detto che Philip Morris è uno dei principali produttori di derivati del tabacco. Tuttavia, vi sono dei grossi gruppi a livello internazionale che hanno le capacità di conquistare ulteriori quote di mercato sottraendole a Philip Morris. Vediamoli.
- British American Tobacco. La compagnia britannica detiene nel suo portafoglio marchi marchi noti come Kent, Dunhill, Lucky Strike e Pall Mall. In Italia il Gruppo è presente con i brand che facevano parte del monopolio di Stato, come MS, Nazionali, Alfa, e altri.
- Japan Tobacco International. Con sede a Ginevra è la divisione internazionale della casa nipponica. Tra i suoi brand vi sono: Benson & Hedges, Camel (fuori dagli USA), Glamour, Winston (fuori dagli USA), e altri.
- Imperial Brands. La compagnia britannica detiene nel suo portafogli i seguenti brand: Davidoff, Gauloises Blondes, Fortuna, Gitanes, John Player Special, Rizla+, e molti altri.
Acquisizioni Philip Morris
Negli anni la Philip Morris ha operato la sua espansione geografica e di produzione, con una serie di acquisizioni strategiche, che le hanno permesso di raggiungere le dimensioni attuali.
La Philip Morris vanta numerose controllate in tutto il mondo, funzionali alla produzione e distribuzione dei suoi prodotti.
Tra le più importanti operazioni ricordiamo l’acquisizione del 97,95% del capitale di PT Hanjaya Mandala Sampoerna Tbk. Si tratta di una delle più grandi aziende indonesiane di produzione di tabacco. L’operazione ha avuto un impegno economico da parte del Gruppo di 5 mld di dollari.
Partnership e sponsorship Philip Morris
Tra le più importanti alleanze strategiche sottoscritte da Philip Morris vi è la joint-venture creata con la compagnia filippina Fortune Tobacco Corporation. L’accordo tra le due compagnie ha portato alla nascita della PMFTC Inc.. La Fortune controlla il 90% del mercato del tabacco filippino.
La compagnia sostiene e finanzia numerose iniziative sportive. Tra queste ricordiamo il brand della Marlboro come sponsor della scuderia Ferrari in F1, nonché della Ducati Corse in MotoGP. Tuttavia, da diverso tempo i loghi di sigarette non possono comparire in modo esplicito sui veicoli, anche se le compagnie continuano a sponsorizzare le iniziative.
Dove comprare azioni Philip Morris
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- Le commissioni bancarie sono tra le più alte sul mercato.
- La gran parte delle banche operano esclusivamente nella Borsa Italiana.
- Non è possibile comprare e vendere azioni in giornata.
- Nessuna possibilità di usufruire di tutti gli strumenti di investimento per fare trading con qualsiasi andamento di un titolo azionario.
- Non puoi sfruttare le fluttuazioni del mercato.
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Pensieri finali
In questo articolo abbiamo avuto modo di conoscere meglio la Philip Morris international. Abbiamo inoltre visto il mercato in cui opera e la concorrenza con cui si deve confrontare.
Come abbiamo visto, negli ultimi decenni l’azienda è sotto la lente di ingrandimento delle associazioni dei consumatori, per i danni causati dal tabacco. Tuttavia, il Gruppo ha anche intrapreso un restyling dell’immagine aziendale, orientata allo studio di prodotti meno nocivi per la salute e alternativi al tabacco tradizionale.
In conclusione, ti consiglio di osservare sempre le variazioni delle contrattazioni in Borsa per capire quali sono le leve che influenzano gli investitori e li spingono ad acquistare o vendere i titoli Philip Morris. Questa è una delle tante strategie di trading che ti consentiranno di valutare quali sono gli eventi che maggiormente condizionano gli investitori che operano con il titolo Philip Morris e prevedere quindi quale potrà essere il trend nel breve o nel medio periodo.
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