Comprare azioni Poste Italiane conviene?
La Poste Italiane SpA è la capofila dell’omonimo Gruppo, il quale opera in diversi settori. Nello specifico, Poste Italiane offre prodotti e servizi postali, finanziari, assicurativi e per la telefonia mobile.
Nel 2019 il Gruppo ha generato guadagni per 32 miliardi di euro. La sua sede principale si trova a Roma ed è presente su tutto il territorio italiano dove impiega circa 126mila persone.
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Bene, ora che hai scoperto quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo sulle azioni Poste italiane.
Consigli per fare trading sulle azioni Poste Italiane
Per realizzare un’analisi corretta sulle azioni Poste Italiane è necessario individuare preventivamente le notizie, le pubblicazioni e gli annunci rilasciati dall’azienda, informazioni che potrebbero influire sulla quotazione del titolo in Borsa.
In definitiva, per evitare rischi inutili e fare trading con maggiore consapevolezza dobbiamo operare innanzitutto informandoci. Pertanto, ti consiglio di tenerti sempre aggiornato su ciò che può influire sul fatturato e sull’andamento delle azioni Poste Italiane. Nello specifico:
- Confronta i risultati del gruppo (annuali e trimestrali) e se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti confrontandoli con i risultati realmente ottenuti.
- Monitora le nuove acquisizioni e le partnership strategiche sottoscritte, le quali permetteranno a Poste Italiane di diversificare ulteriormente il suo portafoglio prodotti e di inserirsi in nuovi mercati. In particolare verifica l’evoluzione dei servizi online e di consegna pacchi, entrambi i settori potrebbero rivelarsi molto redditizi per Poste.
- Segui le notizie riguardanti i vari settori in cui Poste Italiane è attiva. Lo sviluppo dell’eCommerce in Italia stenta a decollare (2 pacchi a persona all’anno, contro i 18 di UK e i 22 di Germania), pertanto un’evoluzione di questo settore porterebbe dei vantaggi notevoli anche agli operatori dei servizi di consegna pacchi.
- Controlla i piani industriali e gli obiettivi che si propone di raggiungere il Gruppo.
- Segui i competitor (la loro evoluzione, i piani industriali, ecc.), in quanto in ogni momento possono erodere importanti quote di mercato a Poste.
Ed inoltre, tieniti aggiornato su queste fondamentali informazioni:
- l’andamento del titolo in borsa con i relativi volumi giornalieri e la volatilità nel periodo di riferimento;
- segui le notizie degli organi di stampa finanziari, nonché le comunicazioni periodiche dell’azienda.
Analisi azioni Poste Italiane
Se stai pensando di investire o fare trading con le azioni Poste Italiane, ti invito a seguirmi in questo articolo dove ti fornirò i dati sull’andamento economico e finanziario di Poste Italiane, le informazioni inerenti il mercato in cui si muove e la concorrenza con cui si deve confrontare.
Inoltre, ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership sottoscritte dal Gruppo.
Per completare il quadro analizzeremo l’andamento del titolo Poste Italiane in Borsa e proveremo ad ipotizzare una stima sulle future variazioni di prezzo delle sue azioni.
Breve storia di Poste Italiane
Fondata nel 1862, prima come azienda autonoma e poi come ente pubblico, si è occupata inizialmente di gestione in monopolio dei servizi postali e telegrafi. Dal 1998 è una SpA.
Oggi il Gruppo Poste Italiane conta 34,9 milioni di clienti, che serve attraverso le sue 132 filiali, 12.800 uffici postali, 16 centri di meccanizzazione postale, oltre 2 mila uffici di recapito e 40 mila addetti al recapito, e ancora più di 7 mila sportelli automatici (ATM), 18 collegamenti aerei quotidiani e 33 mila veicoli, per il trasporto della corrispondenza e pacchi.
Le Business Unit di Poste italiane sono così suddivise (in ordine di importanza per ricavi generati nel 2018):
- Servizi finanziari (5,221 mld di euro). Attraverso BancoPosta l’offerta comprende nello specifico: conti correnti, finanziamenti, raccolta del risparmio postale, gestione collettiva del risparmio.
- Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (3,580 mld di euro). L’azienda offre servizi di recapiti di corrispondenza e pacchi, corrispondenza ibrida (stampa di un documento digitale, imbustamento e recapito in forma cartacea al destinatario), soluzioni tecnologiche nelle comunicazioni digitali sicure, servizi integrati per l’eCommerce (siti web chiavi in mano e spedizioni personalizzate).
- Servizi assicurativi (1,470 mld di euro). Poste italiane offre una gamma completa di prodotti assicurativi, di investimento e pensionistici.
- Servizi di Pagamento, mobile e digitale (592 mln di euro).
Posizione di Poste italiane sul mercato
Vediamo di seguito quali sono le fette di mercato che occupa Poste italiane nelle rispettive aree di interesse.
- Servizi Finanziari e Assicurativi
- 35 mln di clienti.
- 12.800 uffici postali.
- 1,5 mln di visite al giorno.
- 8,4 mln prodotti finanziari venduti all’anno.
- 17,9% è la quota di mercato ramo vita.
- Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
- 100% di copertura nazionale.
- 27mila portalettere.
- 148 mln di Pacchi all’anno.
- 2,7 mld di pezzi di corrispondenza.
- Pagamenti, Mobile e Digitale
- 28,7 mln di Carte Emesse.
- 1,1 mld di euro di Transazioni.
- 30,8 mln i download delle App di poste.
Dati finanziari Poste Italiane
- Capitalizzazione di mercato: 10,92 mld di euro.
- Numero di azioni: 1,31 mln.
- Piazza di quotazione: Borsa di Milano.
- Settore: Industriali. Servizi di spedizione e logistica.
- Dipendenti: 126mila.
- Persone chiave: Maria Bianca Farina (Presidente) e Matteo Del Fante (Amministratore Delegato e Direttore Generale).
Secondo i dati diffusi dalla Società e riferiti al 2019, e comparati all’anno di esercizio precedente:
- Guadagni: 32,49 mld di Euro, +16,65%.
- Utile netto: 1,34 mld di Euro, -4,07%.
Azionariato Poste Italiane
Vediamo di seguito i principali azionisti di Poste Italiane, secondo le comunicazioni della Consob, aggiornate a gennaio 2021.
- 35,00%, appartiene a Cassa Depositi e Prestiti.
- 29,696%, sono quote di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dividendi Poste italiane
Per l’anno di esercizio 2019 è stato stabilito un dividendo pari a 0,46 euro per azione posseduta.
Poste Italiane conferma l’impegno ad una maggiorazione fissa del 5% annuo per i dividendi 2018-2020. Di seguito il grafico con la distribuzione dei dividendi riferiti agli anni di esercizio 2012-2019.
Andamento azioni Poste Italiane
Come abbiamo visto in più occasioni, l’andamento delle contrattazioni di un titolo in Borsa può essere influenzato da molteplici fattori. Per capire meglio quali sono le dinamiche che influenzano gli investitori è buona prassi analizzare lo storico dell’andamento del titolo.
Poste Italiane è stata introdotta alla Borsa di Milano il 27 ottobre del 2015. Vediamo quindi di seguito, come si è comportato il titolo dagli esordi ad oggi.
La quotazione Poste Italiane ha chiuso il suo primo giorno di contrattazioni a 6,50 euro per azione. Nei due mesi successivi si registra un leggero rialzo, vanificato dalla caduta verificatasi a partire da gennaio 2016, con il titolo che arriva a toccare i 5,43 euro il 12 febbraio successivo, suo minimo storico sinora.
Segue una leggera ripresa, con il valore che si mantiene tra i 6,92 euro (17 giugno) e i 5,62 euro (25 novembre).
Uno slancio più deciso si registra a partire dal febbraio 2018, con il titolo Poste che supera gli 8 euro a maggio. Segue un periodo indeciso, dove il valore della quotazione Poste Italiane arriva a toccare i 6,13 euro ad ottobre.
La ripresa è immediata e la quotazione Poste Italiane arriva a 9,52 ad aprile 2019, a 10,43 a settembre, sino a superare la soglia degli 11 euro a novembre.
Nell’ultimo anno vediamo il titolo Poste superare la soglia degli 11,50 euro nel gennaio 2020, suo massimo storico sinora.
Tuttavia, da questa data inizia anche una vertiginosa discesa, accentuata dal crollo delle Borse mondiali a causa della pandemia Covid-19. La quotazione Poste, il 12 marzo chiude poco sopra i 6 euro. Nei mesi successivi assistiamo ad una ripresa. A giugno il titolo Poste arriva a sfiorare i 9 euro, e poi di nuovo a novembre 2020 e a gennaio 2021.
Previsioni azioni Poste Italiane
Secondo gli analisti per le azioni del Gruppo si prevede nel medio periodo un prolungamento della fase negativa. Mentre, nel breve è possibile una virata verso il segno più.
In questo periodo, l’investimento in azioni Poste Italiane presenta una rischiosità decisamente elevata, pertanto si configura confacente a quegli investitori più propensi al rischio.
Concorrenza Poste Italiane
Come abbiamo visto, la concorrenza nella gestione del servizio postale è praticamente nulla.
Mentre, su gli altri settori vi sono gruppi piuttosto importanti che detengono significanti fette di mercato. Vediamo quindi quali sono i competitor più minacciosi per Poste Italiane, suddivisi per settore.
Istituti finanziari:
- Intesa San Paolo. Gruppo bancario più importante sul territorio italiano, con una capitalizzazione di 50,41 mld di euro.
- UniCredit. Seconda banca per importanza sul territorio italiano, con una capitalizzazione di 38,47 mld di euro.
- Mediobanca. Con una capitalizzazione di 8,58 mld di euro.
- Seguono FinecoBank, UBI Banca, Banco BPM, Monte dei Paschi di Siena e BPER Banca.
Assicurazioni:
- AXA. Azienda francese, con assets pari a 944 mld di dollari.
- AXA. Azienda tedesca, con assets pari a 935 mld di dollari.
- Generali. Azienda italiana, con assets pari a 551 mld di dollari.
- Zurich Insurance Group. Azienda avizzera, con assets pari a 383 mld di dollari.
- Groupama. Azienda francese, con assets pari a 104 mld di dollari.
- Unipol Gruppo Finanziario. Azienda italiana, con assets pari a 97 mld di dollari.
Corrieri espresso. Elencati secondo le quote di mercato detenute nel marzo 2018.
- 23,3% – DHL (gruppo Deustche Post).
- 18.5% – BRT (Bartolini).
- 16,5% – UPS.
- 15,5% – TNT.
- 12,4%- GLS.
- 8,3% – SDA (gruppo Poste Italiane).
- 5,5% – FedEx.
Acquisizioni Poste italiane
Prendendo esempio dalle altre aziende europee del settore, a partire dagli anni ’90, Poste Italiane ha intrapreso una serie di acquisizioni strategiche. Vediamo le principali società del gruppo.
- BancoPosta Fondi SpA SGR – 100%
- Poste Air Cargo Srl – 100%
- SDA Express Courier SpA – 100%
- Poste Vita SpA – 100%
- Postepay SpA – 100%
Di seguito l’assetto societario di Poste Italiane, completo e aggiornato a settembre 2019.
Dove comprare azioni Poste Italiane
Tradizionalmente gli istituti di credito fungono da tramite tra il risparmiatore e la Borsa Valori. Tuttavia, i servizi offerti dalle banche hanno dei limiti, i quali potrebbero influire sul rendimento finale del tuo investimento. Vediamo perché:
- I titoli disponibili. La gran parte delle banche italiane operano solo nella Borsa di Milano. Non puoi quindi puntare sulle azioni Poste Italiane, né tanto meno sui titoli più interessanti di questo periodo (Amazon, Apple, Booking, Disney, Netflix, ecc.).
- Costo commissioni. Le commissioni bancarie sono sempre state tra le più elevate del mercato. Questo significa che al tuo profitto generato dall’investimento dovrai sottrarre i costi per la transazione e il mantenimento delle operazioni.
- Nessuna vendita al margine e leva finanziaria. Non ti è possibile utilizzare strumenti di investimento per fare trading indipendentemente dall’andamento del titolo azionario.
- Nessuna vendita allo scoperto. Non puoi operare e trarre profitto dalle fluttuazioni del mercato giocando sul calo delle azioni (anche se nei fatti non le possiedi).
- Comprare e vendere azioni in giornata. Attraverso un istituto bancario non puoi sfruttare tutte le opportunità che il mercato azionario, come acquistare e vendere rapidamente i titoli azionari.
Detto questo, la soluzione migliore per comprare azioni Poste Italiane, come qualsiasi altro titolo, è certamente il Trading online.
Le attività che abbiamo viste precluse operando tramite un istituto bancario, con il trading online sono possibili, nonché semplicissime da attuare, oltre ad avere costi decisamente contenuti.
Qual è il servizio migliore per fare trading online?
Tra i servizi di trading online, senza dubbio, il migliore è di certo eToro, una piattaforma che vanta milioni di utenti attivi al giorno.
L’affidabilità e la sicurezza di eToro sono certificate da un’attività ultra decennale, inoltre è regolamentata dalla FCA del Regno Unito e dalla CySEC di Cipro, nonché autorizzata della Consob ad operare in Italia.
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Conclusioni
Dall’analisi dei dati finanziari ed economici Poste italiane risulta un’azienda solida e interessante per gli investitori e gli azionisti, soprattutto per investimenti nel medio periodo.
Tuttavia, sarà necessario seguire l’evoluzione dell’azienda in quei settori dove è ancora poco incisiva, come i servizi online (internet banking, pagamenti digitali, ecc.) e i servizi di consegna, dove stenta ad imporsi sui suoi concorrenti.
I 10 migliori titoli azionari da acquistare in questo momento
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Tra un anno potresti pentirti di non aver acquistato questi titoli oggi. Non perdere tempo, vedi subito quali sono i titoli e cogli quest’opportunità in anticipo.
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