Comprare azioni Starbucks conviene?
La Starbucks Corporation è un’azienda statunitense attiva nel settore della caffetteria.
Nello specifico, Starbucks detiene l’omonima catena di ristoro in cui vengono serviti caffè, tè e altre bevande calde o fredde, nonché alimenti (dolci e snack). Tutti i prodotti sono commercializzati con il marchio del Gruppo.
Nel 2020 Starbucks ha generato ricavi per quasi 23,52 mld di dollari. La sua sede principale si trova a Seattle, ed è ormai presente in numerosi paesi nel mondo, dove impiega circa 349mila persone.
Attualmente Starbucks è uno dei maggiori operatori nel suo settore, dopo la Nestlé.
Vediamo quindi, se il titolo Starbucks rientra tra le migliori azioni da comprare.
Consigli per fare trading sulle azioni Starbucks
Vediamo quindi quali sono le informazioni fondamentali da conoscere per realizzare un’analisi corretta sulle azioni Starbucks.
- Le acquisizioni strategiche e le partnership sottoscritte dal Gruppo:
Queste possono essere funzionali ad un’espansione produttiva e commerciale per l’azienda. Un’azienda alimentare deve costantemente lanciare sul mercato nuovi prodotti, in modo da soddisfare i gusti e le necessità di un pubblico sempre più attento ad un’alimentazione sana ed ecosostenibile. - L’andamento del settore dove Starbucks è attiva:
Questo può rivelare interessanti informazioni per capire i flussi della domanda e dell’offerta disponibile, e soprattutto le nuove tendenze. - I piani industriali del Gruppo e lo sviluppo di nuovi prodotti:
Ci indicano quali sono gli obiettivi che l’azienda si propone di raggiungere. Contestualmente, confrontando i risultati di Starbucks (annuali e intermedi) potremo verificare se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti. - La concorrenza:
E’ importante seguire l’evoluzione, i piani di sviluppo, le novità, ecc., in quanto in ogni momento i competitor possono erodere importanti quote di mercato a Starbucks.
Analisi azioni Starbucks
Le azioni Starbucks sono quotate sul mercato borsistico NASDAQ.
Per limitare i rischi legati ad un investimento in azioni Starbucks, ti sarà molto utile conoscere come la società si potrebbe evolvere nei prossimi anni. Come abbiamo detto, per farlo è necessario raccogliere il maggior numero possibile di informazioni riguardanti quest’azienda e il mercato in cui si muove.
In questo articolo ti fornirò i dati relativi ai risultati finanziari ottenuti dal Gruppo, le informazioni inerenti il suo settore e la concorrenza con cui si deve confrontare. Inoltre, per capire quale potrebbe essere il percorso che intraprenderà (soprattutto in vista di un ampliamento del portafoglio prodotti), ti riporterò anche le più importanti acquisizioni e partnership sottoscritte dall’azienda.
Per completare il quadro esamineremo l’andamento del titolo Starbucks in Borsa e proveremo ad ipotizzare una stima sulle future variazioni di prezzo delle azioni.
Tutte queste informazioni ti saranno utili per pianificare un investimento consapevole e a basso rischio.
Breve storia di Starbucks
Il primo Starbucks ha aperto i suoi battenti a Seattle nel 1971.
L’intuizione venne a tre amici dell’Università di San Francisco: Jerry Baldwin (insegnante di inglese), Zev Siegl (insegnante di storia) e Gordon Bowker (scrittore e copywriter). I tre furono ispirati dall’imprenditore di torrefazione del caffè Alfred Peet (titolare di Peet’s Coffee), il quale trasmise loro il suo stile di torrefazione.
La denominazione Starbucks, solo per puro caso, è riferita al nome del primo ufficiale nel libro Moby Dick. Ma nei fatti fu scelta solo per il suono.
Inizialmente, la Starbucks si occupava di tostatura e preparazione di caffè acquistato da altri importatori. Successivamente si occuperà anche degli approvvigionamenti diretti della materia prima.
Nel 1984, la Starbucks acquista la Peet’s Coffee.
Con la vendita della società all’ex manager Howard Schultz, a partire dal 1987 il Gruppo inizia rapidamente ad espandersi, sia come punti vendita che come produzione. Nel 1989, la Starbucks deteneva 46 negozi ed una produzione di oltre 907 tonnellate di caffè torrefatto.
Mentre, nel giugno 1992, momento della sua offerta pubblica iniziale (IPO) in Borsa, Starbucks aveva 140 punti vendita, con un fatturato di 73,5 mln di dollari.
Il 19 giugno 2018, Starbucks ha annunciato la chiusura di 150 sedi nel 2019, questo è tre volte il numero che la società normalmente chiude in un solo anno. Le chiusure avverranno in aree urbane che hanno già densi gruppi di negozi.
A partire dal 2018, Starbucks si trova al 132° posto della classifica Fortune 500, riferita alle maggiori società statunitensi per fatturato.
Il valore di mercato dell’azienda, pari a 110,2 mld di dollari, è aumentato del 41% a metà del 2019.
Starbucks e Covid-19
I vari lockdown che si sono susseguiti in seguito alla diffusione della pandemia Covid-19, hanno costretto l’azienda a chiudere al pubblico diversi punti vendita. Anche se i negozi sono rimasti operativi per le consegne a domicilio, l’azienda ha comunque subito perdite stimabili tra il 10 e il 50%.
Dati finanziari Starbucks
- Capitalizzazione di mercato: 130,70 mld di dollari.
- Numero di azioni: 1,18 mld.
- Piazza di quotazione: NASDAQ.
- Settore: Beni di consumo ciclici. Servizi di intrattenimento e hotel.
- Dipendenti: 349k.
- Persone chiave: Howard Schultz (presidente emerito) e Kevin Johnson (CEO).
Di seguito alcuni dati finanziari di Starbucks riferiti al 2019-2020, conclusosi il 27 settembre 2020, e comparati all’esercizio precedente.
- Reddito totale: 23,52 mld di dollari, -11,28%.
- Utile netto: 928,30 mln di dollari, -74,21%.
Azionariato Starbucks
In base alle informazioni comunicate dal Gruppo, e aggiornate al 30 dicembre 2020, i maggiori azionisti Starbucks, e le loro relative quote, sono i seguenti.
- 7,55%, appartiene a The Vanguard Group Inc.
- 6,73%, è di proprietà della Blackrock Inc.
- 4,04%, del capitale è della State Street Corporation.
Dividendi Starbucks
Per l’anno di esercizio 2019-2020 il dividendo Starbucks è stato stabilito in 1,64 dollari per azione posseduta.
Andamento quotazione Starbucks azioni
La Starbucks è negoziata sul NASDAQ degli Stati Uniti e viene scambiato con il simbolo SBUX.
Vediamo di seguito come si è comportato il titolo Starbucks, negli ultimi 5 anni.
Come vediamo dal grafico, il valore della quotazione Starbucks, tra la primavera del 2016 e l’estate 2018, è oscillato tra i 64 e i 49 dollari.
A partire dal luglio 2018, tuttavia, il titolo Starbucks intraprende un trend rialzista più vigoroso che lo porta a superare i 99 dollari nel luglio 2019.
Dopo le pesanti perdite subite con il diffondersi della pandemia nei primi mesi del 2020, la quotazione Starbucks riguadagna terreno arrivando a superare i 111 dollari nell’aprile 2021.
Previsioni azioni Starbucks
Secondo gli analisti le azioni del Gruppo possono rivelare un prolungamento della fase positiva.
Il titolo Starbucks in questo periodo è preferibile per quegli investitori che non amano il rischio.
Acquisizioni Starbucks
In quasi 50 anni di attività il Gruppo ha esteso la sua presenza commerciale sino ad arrivare a 30k sedi in tutto il mondo, e ha integrato e sviluppato il suo portafoglio prodotti grazie anche alle numerose acquisizioni.
Per questioni di spazio vediamo di riassumere le più recenti e importanti.
2003. Starbucks ha completato l’acquisto di Seattle’s Best Coffee e Torrefazione Italia da AFC Enterprises per 72 mln di dollari.
2008. Il Gruppo acquista Clover Brewing System, produttore di macchine per caffè.
2012. Starbucks acquista Teavana, produttore statunitense di tè. L’operazione ha un costo di 620 mln.
Concorrenza Starbucks
Vediamo ora di capire meglio il mercato in cui si muove Starbucks, facendo la conoscenza dei suoi competitor.
- Nestlé. Multinazionale svizzera, attiva in diversi settori è il più importante produttore di caffè. Ha un fatturato di 97,8 mld di dollari e 323k dipendenti.
- Mondelēz International, Inc.. Si tratta di un gruppo statunitense attivo nel settore alimentare, con un fatturato di 25,9 mld di dollari.
- Douwe Egberts. Azienda olandese attiva nel settore della torrefazione.
- J. M. Smucker Company. Gruppo statunitense attivo nel settore alimentare.
- Tchibo Holding. Si tratta di una catena tedesca di negozi di caffè/bar.
Non sono da sottovalutare anche la britannica Costa Coffee, la Lavazza, la statunitense Tully’s Coffee, e diverse altre, anche se con fatturati inferiori.
Partnership Starbucks
Nel tempo il Gruppo Starbucks ha sottoscritto numerose partnership. Vediamone alcune.
Spotify. Con il servizio musicale in streaming, Starbucks nel 2015 ha sottoscritto un accordo che prevede la distribuzione gratuita di alcune bevande del Gruppo agli abbonati di Spotify Premium. Inoltre, gli stessi utenti potranno scegliere la musica diffusa nei locali Starbucks.
Casino Restauration. Con il gruppo francese, Starbucks nel 2015 ha sottoscritto una partnership con lo scopo di aprire dei caffè Starbucks nei supermercati del gruppo in Francia.
Monoprix. Sempre nel 2015 Starbucks sigla un accordo simile anche con il gruppo francese leader nella distribuzione.
Uber Eats. Nel 2018, Starbucks ha ampliato la sua partnership con la piattaforma di food delivery per portare le sue bevande a casa dei clienti statunitensi, come aveva già fatto da tempo in Cina.
Dove comprare azioni Starbucks
Abbiamo visto tutti i dati riguardanti l’azienda in oggetto e vorresti investire in Borsa, magari proprio in azioni Starbucks.
Sappi che esistono diversi metodi per acquistare titoli azionari o altri asset. E’ molto probabile che anche la tua banca offra questo tipo di servizio ai suoi clienti.
Tuttavia, ti ricordo che questa soluzione presenta degli svantaggi non indifferenti, che potrebbero influire sul rendimento del tuo investimento in Borsa. Vediamo perché:
- Titoli limitati. Buona parte degli istituti di credito italiani sono attivi solo nella Borsa Italiana. Dunque, cercare di differenziare il proprio portafoglio azionario non risulta un obiettivo semplice da raggiungere (una delle strategie migliori, per evitare i rischi di un investimento, sta proprio nel differenziare quanto più possibile).
- Elevati costi di commissione. Sono costi che andranno ad incidere sui tuoi margini di guadagno. Pertanto, potrebbero rendere scarsamente produttivo il tuo investimento.
- No vendita allo scoperto. Non è possibile, infatti, operare e fare profitto sulle fluttuazioni di mercato giocando sul ribasso delle quotazioni (anche se nei fatti non possiedi quei titoli azionari).
- Non puoi scambiare azioni velocemente. Attraverso un istituto bancario non puoi sfruttare tutte le opportunità di mercato, come acquistare e vendere in modo rapido i titoli azionari.
- No vendita al margine e leva finanziaria. Non sono disponibili gli strumenti di investimento che ti consentono di fare trading con qualsiasi andamento del titolo azionario.
Quindi, quale potrebbe essere la soluzione alternativa agli istituti di credito per comprare azioni Starbucks?
Ciò che mi sento di consigliarti è il trading online, in quanto si tratta della scelta migliore se vuoi fare trading ed acquistare e vendere azioni rapidamente, senza escludere la possibilità di comprare azioni e tenerle per tutto il tempo che vuoi nel tuo portafoglio titoli.
Qual è il servizio migliore per fare trading online?
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Pensieri finali
Per concludere, abbiamo visto di cosa si occupa Starbucks e analizzato i suoi diretti competitor. Abbiamo anche visto che la concorrenza è composta da molti grandi gruppi, ben posizionati in tutti i mercati mondiali e con ottime possibilità di espandersi ulteriormente erodendo quote di mercato al Gruppo.
Ad ogni modo, tra i punti di forza che giocano a vantaggio di Starbucks vi è di certo la forza della sua immagine di marca, la quale è ormai popolarissima in tutto il mondo. Inoltre, il Gruppo gode di una rete di fornitori di materia prima molto vasta e distribuita uniformemente dal punto di vista geografico, per tale motivo riesce a contenere i costi di approvvigionamento per tutte le sedi. Da non sottovalutare anche la diversificazione dell’offerta dei prodotti, i quali oltre alle bevande calde e fredde comprendono tutta una serie di alimenti (dolciumi, panini, ecc.).
Tuttavia, qualche inconveniente che potrebbe fare impensierire gli investitori lo ha pure la Starbucks. Innanzitutto, la scelta di mantenere i prezzi elevati non sempre convince, in quanto spesso proprio il Gruppo è stato accusato di utilizzare miscele non proprio di alta qualità. Inoltre, anche se i margini di guadagno rimangono elevati e quindi l’azienda è solida dal punto di vista finanziario, il suo pubblico rimane limitato proprio a causa dei prezzi.
Ma ciò che temono in particolar modo gli azionisti è l’arrivo di un altri player in grado di proporre prodotti di maggiore qualità a prezzi più accessibili, e quindi capaci di conquistare un pubblico e una fetta di mercato maggiore.
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