Comprare azioni Volkswagen conviene?
Le aziende produttrici di autoveicoli sono ampiamente rappresentate nelle contrattazioni borsistiche europee. Presumibilmente poiché il settore automobilistico è tra i più vivaci nel mercato, sia dal punto vista del volume di affari e sia per la continua ricerca dell’innovazione tecnologica, che stimola l’interesse della clientela e quindi le vendite.
In questo articolo parleremo in particolare del Gruppo Volkswagen, il secondo maggior produttore a livello mondiale per auto vendute nel 2020.
Faremo una panoramica sulle origini, il presente e cosa si prevede per il futuro dell’azienda automobilistica tedesca.
Analizzeremo lo storico finanziario e l’andamento del titolo azionario nel tempo. Valuteremo i punti di forza e le debolezze societarie. Infine, trarremo le nostre conclusioni per capire se conviene investire in azioni Volkswagen.
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Bene, ora che hai scoperto quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo su le azioni Volkswagen.
Cos’è la Volkswagen
La Volkswagen è una casa automobilistica tedesca, con sede a Wolfsburg, cittadina della Bassa Sassonia (Germania).
Fu fondata nel 1937, per volere di Adolf Hitler, dal Fronte tedesco del lavoro (DAF), un ente parastatale, con lo scopo di realizzare automobili acquistabili anche dal popolo tedesco di classe meno abbiente.
La parola Volkswagen, infatti, in tedesco significa letteralmente vettura del popolo.
L’incarico di progettare un’autovettura semplice, robusta, costruibile in serie ed accessibile economicamente a tutti, fu affidato all’ingegnere Ferdinand Porsche, il fondatore dell’omonima casa automobilistica.
Per erigere la nuova fabbrica si scelse un’area non distante da Hannover, dove in seguito nacque la città di Wolfsburg.
Con l’inizio della seconda guerra mondiale la fabbrica si occupò perlopiù della costruzione di mezzi militari. Come la Kübelwagen, mezzo di trasporto leggero e la Schwimmwagen, mezzo anfibio.
Al termine del conflitto mondiale, grazie all’intervento del maggiore dell’esercito inglese Ivan Hirst e di Ferdinand Anton Porsche (figlio di Ferdinand), la Volkswagen mise in produzione un modello precedente alla guerra, ma riveduto e aggiornato soprattutto nella linea. Il nome commerciale fu un anonimo Volkswagen 1200, ma in base ai paesi in cui fu distribuita assunse diverse denominazioni come: Maggiolino, Käfer, Beetle o Coccinelle.
Cosa fa la Wolkswagen
Con l’enorme successo di vendite del Maggiolino, la Volkswagen divenne una delle case automobilistiche più popolari.
Negli anni tentò invano di sostituirlo con nuovi e più moderni modelli, ma le scarse vendite non portarono a sviluppi ulteriori. Mentre il Maggiolino continuò ad essere sempre richiesto e apprezzato anche con l’introduzione di modifiche stilistiche e tecnologiche.
Tra le altre cose c’è da rilevare il notevole successo del modello cabriolet. Negli anni sessanta divenne un simbolo di libertà ed evasione sociale, assumendo anche la denominazione di Maggiolone.
Nei primi anni settanta l’azienda tedesca entrò in piena crisi. Pertanto, si trovò costretta a ricercare nuovi modelli in linea con le tendenze di stile e le innovazioni tecnologiche.
Venne ingaggiato l’allora giovane Giorgetto Giugiaro, dall’estro del quale furono prodotti dei veri e propri successi per la Volkswagen: come la berlina Passat, la coupé Scirocco, l’utilitaria Polo.
Ma la vettura più riuscita del designer italiano fu, in assoluto, la berlina compatta Golf, tutt’oggi uno dei modelli più venduti della casa tedesca e arrivata ormai alla 8a serie di produzione.
Nei decenni successivi furono riproposti i modelli con integrazioni e ammodernamenti, centrando sempre un notevole risultato. Gli anni novanta furono quelli delle partnership con altre case automobilistiche (Seat, Ford), insieme alle quali furono realizzati diversi modelli di successo.
Sul finire degli anni novanta fu proposta la New Beetle, rivisitazione moderna del Maggiolino. Pensata come auto di classe medio/alta, non ebbe il successo della sua antenata.
Negli anni duemila è proseguita l’ascesa sul mercato, sia con i modelli riveduti delle auto storiche Volkswagen, sia con nuovi modelli concepiti seguendo l’andamento del mercato e le tendenze del momento.
Attualmente la Volkswagen è leader, a livello globale, nel settore automobilistico. Con 94 stabilimenti distribuiti in Europa, Asia Pacifica e l’America (nord e sud).
La Volkswagen produce, distribuisce e vende autoveicoli, a privati e aziende. Nel 2020 ha venduto oltre 9 mln di autoveicoli in tutto il mondo, posizionandosi al secondo posto tra le case automobilistiche, dopo la Toyota.
Oltre ad occuparsi di produzione e vendita di autoveicoli, l’azienda è interessata anche nei servizi finanziari, assicurativi e noleggio auto.
La casa automobilistica di Wolfsburg è sponsor ufficiale della squadra di calcio locale e della Nazionale Italiana Cantanti. E’ stata sponsor anche della Roma e del Napoli.
Dati finanziari Volkswagen
- Capitalizzazione di mercato: 131,01 mld di euro.
- Numero di azioni: 295,09 mln.
- Piazza di quotazione: Borsa di Francoforte.
- Settore: Beni di consumo ciclici. Automobili e componenti.
- Dipendenti: 662mila circa.
- Persone chiave: Hans Potsch (presidente del consiglio di sorveglianza), Herbert Diess (presidente del CdA).
Di seguito alcuni dati finanziari di Volkswagen riferiti al 2020 e comparati all’esercizio precedente.
- Ricavi: 222,88 mld di euro, -11,78%.
- Utile netto: 8,33 mld di euro, -37,55%.
Azionariato Volkswagen
In base alle informazioni comunicate dal Gruppo, i maggiori azionisti Volkswagen sono i seguenti.
- 31,3% è controllato dalla Porsche Automobile Holding;
- 26,3% appartiene ad investitori istituzionali esteri;
- 14,60% è della Qatar Holding LLC;
- 11,80% è della Land Niedersachsen.
Dividendi Volkswagen
Per l’anno di esercizio 2020 il dividendo Volkswagen stabilito è di 4,86 euro per azione posseduta.
Andamento quotazione Volkswagen azioni
C’è da premettere che nel primo trimestre del 2015, il titolo ha raggiunto picchi oltre i 250 Euro. In seguito, si ha una perdita costante di terreno, sino alla caduta del settembre 2015. Il 2 ottobre 2015 il titolo ha chiuso a 92,36 Euro. Ma cosa è successo?
Il 2015 è l’anno in cui la Volkswagen viene accusata di utilizzare un software fraudolento per la riduzione delle emissioni inquinanti dei suoi autoveicoli con motore diesel. Questo scivolone procurerà notevoli danni sia economici che di immagine al Gruppo tedesco. Malgrado lo scossone, del cosiddetto Dieselgate, il titolo reagisce e riprende a crescere, anche se non senza fatica.
Vediamo ora come si è comportato il titolo Volkswagen alla Borsa di Francoforte, negli ultimi 5 anni.
Come vediamo dal grafico, la quotazione Volkswagen, anche se con un andamento contrastato, ha recuperato terreno sino al febbraio 2020. Da questa data, infatti, anche il titolo Volkswagen risente delle sedute negative, che hanno investito le quotazioni di tutti i mercati mondiali a causa del diffondersi della pandemia Covid-19.
Il 18 marzo le contrattazioni si sono chiuse con il valore delle azioni Volkswagen poco sopra gli 87 euro. Meno del minimo raggiunto con il Dieselgate.
Il settore automobilistico risente parecchio della crisi economica scatenata dalla pandemia. Volkswagen vede le sue vendite ridotte del 15% nel 2020 e deve cedere il posto di maggior produttore al mondo alla rivale Toyota. Tuttavia, il valore del titolo Volkswagen intraprende un trend rialzista e ad aprile 2021 arriva a sfiorare i 246 euro.
Concorrenza Volkswagen
Abbiamo detto che il Gruppo tedesco è il primo produttore mondiale per vendite registrate nel 2019 (10 mln). Di seguito vediamo quali sono le altre case automobilistiche di questa classifica.
- Toyota. La casa produttrice giapponese si posiziona al secondo posto, con oltre 9,7 mln di vetture vendute.
- Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance. Il gruppo ha totalizzato oltre 9,2 ml di vendite nel 2019.
- General Motors. La casa produttrice statunitense ha venduto oltre 7,74 mln di vetture.
- Hyundai/Kia. Il gruppo sudcoreano ha totalizzato 7,2 mln di vendite.
- Gruppo Ford. La casa automobilistica statunitense ha venduto 4,9 mln di auto.
- Honda. La casa produttrice giapponese ha venduto oltre 4,8 mln di vetture.
- Fiat Chrysler Automobiles. Il gruppo italiano ha totalizzato 4,36 mln di vendite.
- PSA. Il gruppo francese ha venduto circa 3,18 mln di vetture.
- Daimler AG. La casa automobilistica tedesca ha venduto oltre 2,6 mln di auto.
Punti di debolezza e limiti della Volkswagen
Passiamo ora a parlare dello scandalo che ha creato non pochi problemi al Gruppo Volkswagen, il caso Dieselgate.
Come abbiamo visto riguarda la scoperta, avvenuta nel 2015 negli Stati Uniti, della fraudolenta falsificazione delle emissioni nelle vetture Volkswagen, con motore diesel, e vendute in Europa e negli USA.
Nei fatti le emissioni dei veicoli risultavano in linea con le prescrizioni statunitensi. Ma, come si è scoperto successivamente, questi risultati erano falsati dal software della centralina, modificato di proposito per ridurre le emissioni in fase di test di omologazione.
Secondo l’EPA (United States Environmental Protection Agency) in condizioni normali di guida, le emissioni avrebbero superato di 40 volte il limite imposto dalla legge.
Come puoi immaginare non è una questione che si risolve in un giorno. Ti faccio solo un breve riassunto delle conseguenze che si sono verificate dal 2015 e cosa potrebbe aspettarsi ancora la Volkswagen dal caso Dieselgate.
Cronologia eventi rilevanti Dieselgate
- 18 settembre 2015, l’EPA comunica che la Volkswagen ha volutamente manipolato i risultati dei test sulle emissioni delle auto diesel.
- Nei giorni successivi il titolo subisce pesanti perdite in borsa.
- 23 settembre 2015, l’amministratore delegato Martin Winterkorn rassegna le dimissioni.
- 7 gennaio 2017, viene arrestato il dirigente per la Volkswagen negli USA, Oliver Schmidt.
- Luglio 2017, Giovanni Pamio, ex manager di Audi (sempre del Gruppo Volkswagen), viene accusato negli Stati Uniti per il reato di truffa e violazione delle leggi ambientali. Viene poi successivamente arrestato in Germania per truffa e pubblicità ingannevole.
- 26 agosto 2017, l’ingegnere James Robert Liang, che collaborò allo sviluppo del software incriminato, viene condannato a 40 mesi di carcere negli USA, più una multa di 20 mila dollari.
- 18 giugno 2018, l’amministratore delegato di Audi, Rupert Stadler, viene arrestato dalla polizia tedesca.
- Settembre 2018, inizia il processo a carico del Gruppo Volkswagen. I ricorrenti sono 1670. Un gruppo di investitori ha chiesto alla casa automobilistica incriminata 9 mld di Euro a causa delle perdite dovute allo scandalo.
Mentre, l’azione collettiva dei proprietari delle auto incriminate chiedono un risarcimento pari al 15% del valore d’acquisto del veicolo. - Il Gruppo Volkswagen ha già sostenuto 27 mld di costi legali.
Punti di forza e opportunità della Volkswagen
Come abbiamo visto in precedenza il Gruppo Volkswagen oltre a produrre e commercializzare autoveicoli con il proprio marchio detiene, in parte o in esclusiva, la proprietà di altri marchi del settore.
Vediamoli nel dettaglio.
- Volkswagen. La casa madre, con sede in Germania, che dal 1937 produce e commercializza autoveicoli.
- Audi. Fa parte del Gruppo dal 1964. Anche l’Audi ha tenuto la sede principale in Germania.
- Seat. La società spagnola è stata acquistata dal Gruppo nel 1986. Ha mantenuto la sede principale in Spagna.
- Skoda. E’ stata acquistata dal Gruppo nel 1991. Ha mantenuto la sede principale nella Repubblica Ceca.
- Bugatti. Lo storico marchio italo-francese fu acquistato nel 1998 dal Gruppo Volkswagen. Ha mantenuto la sede in Francia e si caratterizza per la produzione di veicoli sportivi e di auto di lusso.
- Lamborghini. Lo storico e prestigioso marchio italiano appartiene al Gruppo dal 1998. Ha sede in Italia e produce quasi esclusivamente automobili di lusso.
- Bentley. La storica azienda automobilistica inglese è stata acquistata dalla Volkswagen nel 1999. Ha sede in Gran Bretagna e produce auto di lusso.
- Volkswagen Nutzfahrzeuge. Rappresenta il ramo commerciale del Gruppo Volkswagen. Ha sede in Germania.
- MAN. Azienda specializzata nella produzione di mezzi pesanti. Appartiene al Gruppo dal 2012, che ne detiene una quota del 71,1%.
- Ducati. Lo storico e prestigioso marchio motociclistico italiano è stato acquistato dal Gruppo nel 2012. Ha mantenuto la sede in Italia.
- Porsche. La società tedesca appartiene alla Volkswagen dal 2012. Ha sede in Germania e produce quasi esclusivamente veicoli sportivi di fascia alta.
- Scania. La casa produttrice di mezzi pesanti svedese appartiene al Gruppo dal 2014. Ha mantenuto la sede in Svezia.
Come vedi il Gruppo Volkswagen può contare su un parco mezzi molto diversificato, grazie al quale può essere presente contemporaneamente su diversi mercati e in questi occupare una posizione di rilievo, se non addirittura da leader.
Ti ricordo che i diversi marchi di lusso che detiene, non risentono delle crisi economiche e le consentono di ottenere risultati soddisfacenti anche in periodi meno produttivi per altri settori.
Inoltre, malgrado i guadagni principali arrivino dalla vendita dei veicoli, la Volkswagen si occupa anche di servizi finanziari, assicurativi e di noleggio. Nonché della produzione e commercializzazione di motori industriali e per la navigazione.
Questa diversificazione nei settori di produzione le permette di far fronte al naturale calo di domanda in alcuni settori, senza per questo risentirne più di tanto.
Tra i punti di forza del Gruppo Volkswagen è doveroso citare almeno i principali partner, attivi in diversi settori.
- Tata Motors. Con la compagnia indiana ha firmato un accordo per lo studio di componenti per autoveicoli da destinare al mercato asiatico.
- Nvidia. La partnership con l’azienda informatica statunitense consiste nello sviluppo di applicativi automatici per migliorare la circolazione dei veicoli nel traffico.
- LG Group. Con la compagnia di elettronica coreana il partenariato consiste nello sviluppo di tecnologie innovative nel campo della guida connessa.
Inoltre, abbiamo già detto, come la Volkswagen sia presente in diversi paesi di tutto il mondo, con la sua rete di vendita. Da considerare anche i numerosi stabilimenti di produzione, sparsi ovunque, che le consentono di ridurre i costi e garantire la competitività sul mercato. In totale il Gruppo impiega oltre 350 mila dipendenti.
Un punto a suo vantaggio è anche la reputazione guadagnata nel tempo, grazie anche alla sua lunga storia. Il prestigio della casa automobilistica è rafforzato anche dal settore automobilistico sportivo, dove la Volkswagen è ben rappresentata.
Acquistare Azioni Volkswagen
Voglio ricordati che, come ho avuto modo di spiegarti in altri articoli, le azioni sono un investimento con un tasso di rischio medio-alto, quindi se non te la senti di rischiare ti consiglio di investire in obbligazioni.
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Conclusioni
Abbiamo visto chi è la Volkswagen e di cosa si occupa. Abbiamo visto lo storico finanziario e l’andamento in borsa del titolo, l’analisi dei suoi punti forza e delle criticità che ha avuto e che deve ancora affrontare.
Vediamo ora di trarre qualche conclusione che possa esserti utile per valutare un investimento in azioni Volkswagen.
Innanzitutto, cosa si prevede per il futuro del Gruppo Volkswagen?
Di sicuro continuerà a stringere partenariati in diversi settori e continuerà ad investire sullo sviluppo di innovazioni tecnologiche. I settori in cui è molto attiva sono: la guida autonoma, i sistemi integrati, le energie alternative.
Questi investimenti le permetteranno di stare un passo avanti rispetto alla concorrenza sul mercato automobilistico.
Pertanto, tutti gli analisti sono fiduciosi e concordano sul fatto che il Gruppo Volkswagen sia una solida azienda, con ottime prospettive economiche.
Per quanto riguarda il Dieselgate, si è certi che il Gruppo sarà perfettamente in grado di far fronte alle conseguenze che questo scandalo ha portato e agli strascichi inevitabili.
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