Conviene comparare azioni Wirecard?
La Wirecard AG è una società finanziaria tedesca specializzata in soluzioni di pagamento elettronico.
Nello specifico si tratta di un provider di pagamenti via internet, che si occupa anche di emissione di carte di credito prepagate.
Nel 2019 la Wirecard ha generato ricavi per 2,8 mld di euro. La sua sede principale si trova a Aschheim, nei pressi di Monaco di Baviera, e può contare su circa 5.700 dipendenti.
Attualmente il titolo Wirecard viene ancora scambiato nei mercati europei. Tuttavia, la sua quotazione ha perso molto terreno a partire da giugno 2020, quando la società ha dovuto dichiarare fallimento.
Ma andiamo con ordine e vediamo se conviene ancora investire in azioni Wirecard.
Consigli per fare trading sulle azioni Wirecard
Per non incorrere in perdite e mettere a rischio il nostro capitale, è bene conoscere in modo approfondito l’azienda, così da poter fare una corretta analisi sulle azioni Wirecard.
Vediamo quali sono gli aspetti da monitorare costantemente:
- Le acquisizioni strategiche e le partnership sottoscritte dal Gruppo:
Queste possono essere funzionali ad un’espansione commerciale per l’azienda, nonché all’introduzione di nuovi prodotti. Wirecard si distingue dalla concorrenza per la sua natura digitale innovativa, impostata sui pagamenti online e sulle carte prepagate. - L’andamento dei settori dove Wirecard è particolarmente attiva:
Questo può rivelare interessanti informazioni per capire i flussi della domanda e dell’offerta disponibile. Il settore finanziario è molto sensibile ad ogni segnale che arriva dal sistema economico e produttivo. - I piani industriali del Gruppo e lo sviluppo di nuovi prodotti:
Ci indicano quali sono gli obiettivi che si propone di raggiungere. Contestualmente, confrontando i risultati di Wirecard (annuali e intermedi) potremo verificare se l’azienda di solito raggiunge gli obiettivi previsti. - La concorrenza:
La concorrenza nel settore dei pagamenti digitali è ancora in via di sviluppo. Tuttavia, vi sono già diversi grandi gruppi che operano a livello mondiale. Pertanto, è importante seguire i competitor (la loro evoluzione, i piani di sviluppo, il lancio di nuovi prodotti, ecc.), in quanto in ogni momento possono erodere importanti quote di mercato a Wirecard.
Analisi azioni Wirecard
La Wirecard è una società per azioni quotata alla Borsa di Francoforte dal 2006, dove contribuisce al calcolo dell’indice TecDAX e DAX.
Abbiamo detto tante volte quanto sia importante diversificare il proprio portafoglio azionario, in particolare variando anche il settore di interesse.
Pertanto, è importante spaziare sulle offerte che i mercati azionari propongono, ma è fondamentale fare un’analisi approfondita di tutte le informazioni riguardanti la società in esame. Questo, ti consentirà di limitare i rischi di un investimento in azioni Wirecard.
Di seguito ti fornirò i dati sui risultati finanziari ottenuti da Wirecard e diverse altre informazioni inerenti la concorrenza e il settore in cui opera. Le acquisizioni e le partnership stipulate ci aiuteranno a capire quale direzione intende intraprendere l’azienda.
Inoltre, vedremo anche l’andamento del titolo Wirecard in Borsa e avremo modo di ipotizzare le future variazioni di quotazione.
Breve storia di Wirecard
La società Wirecard nasce nel 1999.
2002. A seguito dell’esplosione della bolla delle dot-com, la società stava per chiudere i battenti. Tuttavia, la nomina di Markus Braun a CEO, ha permesso il consolidamento della società e lo sviluppo del modello di business focalizzato sui servizi di pagamento via Internet. Inizialmente, il mercato principale furono i siti porno e di giochi d’azzardo.
2005. La società viene quotata in Borsa attraverso una IPO inversa (maggiori info su Wikipedia).
2006. Il Gruppo Wirecard, tramite la sua affiliata Wirecard Bank AG, detiene una licenza bancaria completa. Fa parte dei principali partener di VISA, MasterCard e JCB. Inoltre, i suoi fondi sono assicurati tramite il Fondo di Tutela dei Depositi dell’Associazione delle Banche Tedesche.
2007. Nasce Wirecard Asia Pacific, con sede a Singapore.
2008. Il Gruppo introduce sul mercato le carte di credito prepagate virtuali per effettuare pagamenti online.
2009. Wirecard mette a punto un sistema basato sull’intelligenza artificiale, in grado di rilevare le frodi informatiche.
2014. Il Gruppo si espande anche in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Turchia.
2016. Acquisizione da Citigroup dei servizi di carte prepagate. Con questa operazione Wirecard entra nel mercato nord americano.
Sempre nel 2016 avviene l’acquisizione di un fornitore di servizi di pagamento online, attivo in Brasile.
2019. La SoftBank, corporation giapponese, investe circa 1 mld di dollari in Wirecard.
Il Gruppo acquisisce la cinese AllScore Payment Services. Wirecard entra così anche nel mercato di orientale.
Controversie finanziarie Wirecard
A partire dal 2019 comincia ad emergere qualche falla nei conti di Wirecard e i primi segnali di allarme li lancia il Financial Times.
Il noto quotidiano economico-finanziario britannico, il 30 gennaio 2019 riporta la notizia di alcune operazioni sospette effettuate da un alto dirigente di Wirecard, riguardanti il mercato dell’area asiatica/pacifica.
Nello specifico si sospettano falsificazioni dei conti e riciclaggio di denaro.
Il Gruppo si è difeso definendo la notizia “falsa, inesatta, fuorviante e diffamatoria”, annunciando una causa contro il quotidiano della City di Londra, per “rapporti non etici”, nonché una causa per manipolazione del mercato azionario.
Nel febbraio 2019 sono partite le indagini penali da parte della procura di Monaco, contro il giornalista Dan McCrum, autore dell’articolo del FT.
Dal 18 febbraio al 18 aprile 2019, la BaFin (autorità federale di vigilanza finanziaria tedesca) vieta la vendita allo scoperto delle azioni Wirecard.
Financial Times, il 15 ottobre 2019, pubblica alcuni documenti che attesterebbero i reali calcoli contabili interni di Wirecard.
Per mettere fine alle polemica, il Gruppo affida alla KPMG il controllo della contabilità aziendale.
Marzo 2020. A conclusione delle verifiche contabili da parte di KPMG, Wirecard dichiara che non è stata rilevata alcuna discrepanza.
Fallimento Wirecard
18 giugno 2020. Il Gruppo comunica che la società di revisione Ernst & Young, non ha potuto confermare l’esistenza di depositi bancari in conti fiduciari per 1,9 mld di euro. Una cifra che corrisponde a circa ¼ delle attività totali di Wirecard. Pertanto Ernst & Young non ha certificato il bilancio per l’esercizio 2019.
Senza un bilancio certificato la società annuncia che avrebbe potuto immediatamente congelare prestiti per circa 2 mld di euro.
La reazione della Borsa è catastrofica. Il prezzo delle azioni Wirecard perdono il 70% il 18 giugno e il 60% il giorno dopo.
19 giugno. Markus Braun, CEO del Gruppo, rassegna le dimissioni. Ad interim viene nominato James Freis.
22 giugno. In serata si diffonde la notizia dell’arresto di Markus Braun, il quale viene rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 5 mln di euro.
Lo stesso giorno il Gruppo annuncia che “con un alto grado di probabilità” i saldi delle banche sui conti fiduciari di 1,9 mld di euro non esistono.
25 giugno. Il Gruppo presenta istanza di fallimento per l’imminente insolvenza e l’indebitamento eccessivo.
Lo scandalo finanziario sembra non avere solo risvolti economici, ma anche politici. Le accuse di mancata vigilanza, da parte dell’organo di sorveglianza bancaria, arrivano a sfiorare il ministro dell’Economia Peter Altmaier, il ministro delle Finanze Olaf Scholz, e addirittura la Cancelliera Merkel.
Dati finanziari Wirecard
- Capitalizzazione di mercato: 128,14 mln di euro.
- Numero di azioni: 123,57 mln.
- Piazza di quotazione: Francoforte.
- Settore: Industriali. Servizi commerciali e professionali.
- Dipendenti: 5.685.
- Persona di riferimento: James Freis (CEO ad interim).
Di seguito i dati finanziari di Wirecard, relativi al 2019 e comparati al 2018.
- Reddito totale: 2,80 mld di euro, +38,88%.
- Utile netto: 247,40 mln di euro, +35,65%.
Dividendi Wirecard
Per l’anno di esercizio 2018 il dividendo Wirecard è stato stabilito in 0,20 euro per azione posseduta.
Andamento azioni Wirecard
Vediamo quindi di seguito come si è comportato il titolo Wirecard alla Borsa di Francoforte, dagli esordi a oggi.
La quotazione Wirecard inizia la sua presenza in Borsa attestandosi tra i 5 e i 10 euro, sino alla fine del 2010. Da qui parte un trend positivo che porta il titolo Wirecard a toccare la soglia dei 193,55 euro per azione, il 7 settembre 2018, suo massimo storico sinora.
I mesi successivi sono piuttosto movimentati e caratterizzati da picchi vertiginosi e cadute disastrose.
Da citare le conseguenze sul mercato azionario, dell’articolo pubblicato sul FT: dai 166,50 euro raggiunti il 25 gennaio 2019, si passa ai 94,96 dell’8 febbraio successivo.
I mesi del 2020 sono costellati da alti e bassi. Tuttavia, ciò che salta subito all’occhio è la caduta del mese di giugno.
Dai 101,04 euro della chiusura di mercoledì 17 giugno, si passa a quotazioni sotto l’euro della fine di agosto. Il 31 agosto il titolo chiude a 0,62 euro, suo minimo storico sinora. Nel paragrafo sulla storia dell’azienda abbiamo visto le motivazioni.
Previsioni azioni Wirecard
Secondo gli analisti per le azioni Wirecard si prevede un prolungamento della fase negativa, con qualche breve ripiegamento rialzista.
Il titolo Wirecard presenta un alto grado di rischiosità. Pertanto, si configura come un investimento adatto a chi è consapevole che può registrare ingenti perdite a fronte di potenziali elevati guadagni.
Concorrenza Wirecard
Nel mercato finanziario dei pagamenti online, la concorrenza è formata da gruppi piuttosto importanti anche a livello mondiale. Si tratta di servizi offerti da istituti di credito che godono di una solida immagine aziendale creata nel tempo.
Nei pagamenti digitali Wirecard è attualmente uno dei maggiori concorrenti di PayPal e Western Union. Tuttavia, vi sono tante piccole altre realtà che potrebbero incidere sulle quote di mercato.
Acquisizioni Wirecard
Vediamo ora quali sono le più importanti acquisizioni effettuate da Wirecard.
Come abbiamo visto in precedenza tra le più importanti acquisizioni del Gruppo vi sono:
Citigroup. Della multinazionale americana, Wirecard ha acquisito nel 2016, la divisione relativa alle carte prepagate. Con questa acquisizione, il Gruppo si introduce anche nel mercato nord americano.
Wirecard, sempre nel 2016, acquisisce anche un fornitore di servizi di pagamento online, attivo in Brasile. Con questa operazione il Gruppo entra nel mercato sud americano.
AllScore Payment Services. Società cinese attiva nel settore dei servizi di pagamento digitale, viene acquisita dal Gruppo nel 2019. Con questa acquisizione, il Gruppo si introduce anche nel mercato cinese ed asiatico.
Partnership Wirecard
Il Gruppo Wirecard fa parte dei principali membri di VISA, MasterCard e JCB.
Inoltre, ha stipulato accordi con American Express, Diners Club, GiroCard e Maestro.
Pertanto, le carte prepagate emesse da Wirecard riportano i marchi dei più prestigiosi e sicuri circuiti di pagamento internazionale.
Pensieri finali
Abbiamo visto di cosa si occupa Wirecard, qual’è la sua situazione finanziaria attuale e chi sono i suoi diretti competitor.
I guai finanziari che sta attraversando il Gruppo non sono indifferenti, e di certo la questione non si è ancora conclusa. Intanto, solo in Italia a giugno sono state bloccate le prepagate di oltre 300 mila clienti, prontamente coperte da un anticipo di 20 mln da parte di SisalPay\5. Mentre, negli stessi giorni si è saputo che il direttore finanziario Jan Marsalek di Wirecard si è reso indisponibile, dopo essersi recato nelle Filippine proprio per verificare la situazione finanziaria nel paese asiatico.
Ora ti starai chiedendo se oggi conviene acquistare azioni Wirecard.
Temo che la vicenda sia tutt’altro che risolta. Fonti ufficiali fanno sapere di contrattazioni con istituti finanziari e bancari per avere un sostegno finanziario. Tuttavia, sono sempre più insistenti le voci di richieste di risarcimento da parte di aziende che si sono ritrovate danneggiate dalla mala gestione del Gruppo.
Ad ogni modo, valuta quanto segue:
- La società opera in un settore in continua espansione, ed ha una squadra di quasi 6 mila dipendenti tutti specializzati nel loro ambito e che hanno reso la Wirecard un forte competitor per aziende del calibro di PayPal.
- Si tratta di una società di servizi che fa da tramite per aziende molto più grandi (American Express, Mastercard, Visa, ecc.) quindi facilmente sostituibile, con altre aziende più solide e dal curriculum immacolato.
- Per porre fine allo scandalo anche politico scaturito dalla vicenda, è possibile che in qualche modo si cerchi di salvare il salvabile: soprattutto la faccia del sistema di vigilanza della Germania.
Pertanto, è molto probabile che, una volta trovato il sostegno economico di cui ora ha forte bisogno, Wirecard possa riprendersi e anche in breve tempo. Per ora ti consiglio di mantenerti aggiornato sugli sviluppi.
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