Esattamente il giorno prima di festeggiare 12 anni dalla sua esistenza, ha ritoccato per l’ennesima volta il suo primato storico. Stiamo parlando ovviamente del Bitcoin, che ha trovato spazio sul web per la prima volta il 3 gennaio del 2009. Ebbene, adesso ha ritoccato il tetto dei 30 mila dollari e ci sono tutte le premesse perché questo trend continui ancora per diverso tempo.
Un trend che punta sempre più in alto, anche se è in generale un periodo particolarmente fortunato e dorato per le valute, non solamente quelle in ambito digitale. Infatti, basti pensare come il cambio euro dollaro ha fatto ritorno su dei livelli davvero da record negli ultimi 24 mesi, esattamente come è capitato con la sterlina contro il dollaro.
Il punto principale che bisogna mettere in evidenza, però, è che i primati, tra cui anche quello appena registrato relativo all’abbattimento del muro dei 35 mila dollari, che vengono stabiliti da parte del Bitcoin sono storici e non riguardano solamente gli ultimi anni. Al giorno d’oggi, ormai è abbastanza chiaro come la criptovaluta più famosa in tutto il mondo riesce a garantire un livello di efficacia maggiore come hedging sul dollaro in confronto a tutte le altre valute classiche. Siccome la Fed, inoltre, ha messo in evidenza come non bloccherà il QE in seguito alla pandemia e, di conseguenza, non saranno posti paletti sia alla caduta del dollaro e, di conseguenza, al prezzo del Bitcoin.
Bitcoin e il suo ruolo nel mondo della finanza
La criptovaluta maggiormente conosciuta in tutto il mondo, nonché sicuramente quella più apprezzata da parte delle nuove generazioni, ha sicuramente rivestito un ruolo estremamente importante nel campo della finanza. Tra i principali motivi troviamo sicuramente anche l’alto livello di trasparenza e l’affidabilità che sono strettamente correlate alla tecnologia blockchain.
Il primo blocco è stato emesso quando correva l’anno 2009, in cui erano compresi solamente 50 Bitcoin, con un valore che, in poche parole, era davvero nei pressi dello zero. Impressionante la differenza rispetto ad ora, eppure agli inizi, la prima transazione in cui Bitcoin veniva usato come moneta di scambio, furono sufficienti 10 mila Bitcoin per completare l’acquisto di due pizze a maggio 2010. Qualche mese dopo i primi passi in avanti, con Bitcoin che iniziava a essere scambiato con mezzo dollaro, fino alla crescita nel 2011 per arrivare al dollaro pieno.
Da quel momento in avanti, ecco che Bitcoin ha fatto registrare tassi di crescita molto importanti: già nel mese di aprile del 2013 era arrivato a superare il muro dei 100 dollari. E fu proprio in quei giorni che esplose la prima bolla legata a questa famosa criptovaluta, in cui il Bitcoin arrivò a toccare i 266 dollari, per poi cadere addirittura del 60%. Un’alternanza di prestazioni in quel mese di novembre toccò un primato importante, oltrepassando quota 1200 dollari.
Il 2014 l’annus horribilis per Bitcoin
L’anno in cui Bitcoin ha fatto più fatica è stato sicuramente il 2014. Tra l’ad di BitInstant che è finito dietro le sbarre con l’accusa di riciclaggio, fino ad arrivare al blocco delle transazioni che è stato stabilito dal portale di scambi MtGox, che ha fatto cadere nel baratro Bitcoin, che ha fatto un balzo verso il basso da 938 fino a 111 dollari in nemmeno trenta giorni.
Due anni dopo, la mossa di alcuni negozi online che ha deciso di acquisire Bitcoin come mezzo di valuta per gli acquisti e la contemporanea decisione della banca centrale del Giappone di accettare questa criptovaluta, riprendendo la corsa e terminando l’anno a quota 959 dollari. Fino a poche ore fa, quando anche il muro dei 35 mila dollari è crollato.
Lascia un commento