Comprare azioni UniCredit conviene?
A costo di sembrare un disco rotto, insisto sul fatto che si corre meno rischi se riusciamo a diversificare il portafogli di titoli azionari.
In questo articolo ti parlerò del comparto dei bancari, nel quale puoi trovare diverse interessanti opportunità di investimento. Nello specifico analizzeremo la UniCredit, attualmente uno dei più importanti gruppi bancari in Italia e in Europa.
Di seguito vedremo nel dettaglio qual è il suo storico finanzio ed economico. Faremo inoltre un’analisi sull’andamento e le previsioni sul titolo. Tutte queste informazioni ti permetteranno di valutare con attenzione se conviene acquistare azioni UniCredit.
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Bene, ora che hai scoperto quali sono i 10 titoli più promettenti di questo momento, continuiamo l’articolo con le azioni UniCredit.
Cos’è UniCredit e cosa fa
UniCredit SpA è un istituto di credito con sede a Milano. La banca ha all’attivo oltre 26 milioni di clienti, dislocati in 16 paesi nel mondo. Principalmente il Gruppo opera in Italia, Austria, Germania ed Europa centro-orientale.
Attualmente, UniCredit è il secondo gruppo bancario italiano dopo Intesa Sanpaolo.
La UniCredit può contare su oltre 82 mila dipendenti. In Italia sono suddivisi tra: 920 Relationship Manager Corporate, 70 Aree Commerciali Corporate, 345 Specialisti di Prodotto, 2.400 Filiali UniCredit sul territorio.
Attività di UniCredit e relative quote di mercato
Abbiamo parlato del ruolo che riveste UniCredit in Italia, vediamo di seguito qual è la sua posizione negli altri paesi.
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Germania, con quota di mercato pari a 2,5% (quarto gruppo bancario).
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Austria, con quota di mercato pari a 18% (primo gruppo bancario).
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Ungheria (UniCredit Bank Hungary), con quota di mercato pari a 9% (settimo gruppo bancario).
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Repubblica Ceca (UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia), con quota di mercato pari a 8,5% (quarto gruppo bancario).
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Slovacchia (UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia), con quota di mercato pari a 8,5% (quinto gruppo bancario).
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Bulgaria (UniCredit Bulbank), con quota di mercato pari a 19,7% (primo gruppo bancario).
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Romania, con quota di mercato pari a 9,5%.
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Croazia, con quota di mercato pari a 27,3% (primo gruppo bancario).
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Bosnia ed Erzegovina, con quota di mercato pari a 23%.
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Serbia, con quota di mercato pari a 11,3% (quarto gruppo bancario).
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Slovenia, con quota di mercato pari a 7,5% (quinto gruppo bancario).
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Turchia, con quota di mercato pari a 9,1% (quarto gruppo bancario). Yapı Kredi Bank, controllata congiuntamente con Koç Holding.
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Russia, con quota di mercato pari a 1,5% (ottavo gruppo bancario).
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Estonia, Lettonia e Lituania, per UniCredit Leasing.
UniCredit dalle origini ai giorni nostri
1998. Nasce UniCredito Italiano. Istituto di credito creato dalla fusione dei seguenti gruppi:
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Credito Italiano: formato da Credito Italiano e Rolo Banca 1473 (formata a sua volta dalla fusione tra Credito Romagnolo, Cassa di Risparmio di Modena, Banca del Monte di Bologna e Ravenna).
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UniCredito: formato da Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, Cassa di Risparmio di Torino e Cassamarca.
1999. Si ha l’ingresso nel Gruppo di Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (Caritro) e Cassa di Risparmio di Trieste (a sua volta, nel 1979, aveva incorporato la Cassa di Risparmio dell’Istria di Pola).
2002. Secondo la prima fase del “progetto S3”, le sette banche di prima vengono fuse, in UniCredito Italiano, e le attività bancarie vengono scorporate in Credito Italiano.
2003. Al termine del “progetto S3”, UniCredito Italiano adotta il marchio UniCredit. Da Credito Italiano vengono create tre nuove banche suddivise per categoria:
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UniCredit Banca: per la clientela al dettaglio, privati, famiglie e piccole imprese.
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La UniCredit Private Banking, per la clientela redditualmente elevata.
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UniCredit Banca d’Impresa, una banca per le imprese.
Sempre nel corso del 2003 vengono fuse in UniCredit le banche già appartenenti al Gruppo: Banca dell’Umbria (ex Cassa di Risparmio di Perugia) e Cassa di Risparmio di Carpi.
2005. UniCredit annuncia l’OPA sulla banca tedesca HypoVereinsbank AG (HVB-Group), con conseguenti OPA su Bank Austria Creditanstalt e Bank BPH (controllate da HVB). Il 17 novembre UniCredit annuncia di aver raggiunto il 93,93% di adesioni all’Offerta Pubblica HVB.
A maggio 2007 i Consigli di Amministrazione di UniCredit e Capitalia hanno approvato la fusione per incorporazione di Capitalia SpA in UniCredito Italiano sulla base di un rapporto di concambio di 1,12 nuove azioni ordinarie di UniCredit per ogni azione ordinaria di Capitalia.
Attraverso la fusione c’è stato un aumento della partecipazione di Mediobanca in UniCredit, di un ulteriore 9% del capitale in aggiunta al 9% già posseduto.
2008. La crisi finanziaria verificatasi tra il 2007 e il 2008 colpisce anche UniCredit (il valore delle azioni perde il 29% in poco tempo). A quel punto, in un Consiglio di Amministrazione straordinario convocato per la domenica del 5 ottobre 2008, viene approvato un aumento di capitale da 3 mld di Euro.
2009. Nel cda del 29 settembre viene approvato un ulteriore aumento di capitale di 4 mld di Euro. In questo modo il Gruppo allinea in modo definitivo i coefficienti patrimoniali di UniCredit ai migliori standard mondiali e gli permette di non fare ricorso ad aiuti statali (i Tremonti bond).
2010. UniCredit supera lo stress test, effettuato dal CEBS. Il test ha come obiettivo l’analisi della solidità patrimoniale, come verifica delle capacità di resistenza alle crisi degli istituti bancari.
2011. La crisi dei debiti sovrani europei porta al crollo delle azioni UniCredit, che perdono il 63% del loro valore. Inoltre, va rilevato che UniCredit ha avuto il peggior trimestre della sua storia, con svalutazioni per 9,6 mld e un rosso di 10,6 mld di Euro. Il 14 novembre viene proposto un nuovo piano industriale 2012-2015, nonché un nuovo aumento di capitale di 7,5 mld di Euro, senza distribuzione di dividendi per il 2012. Viene dichiarato, inoltre, un esubero di 5200 dipendenti sul territorio italiano.
A fine 2011 UniCredit riunisce le azioni 10 a 1, ovvero gli azionisti per ogni 10 azioni che possedevano si ritrovano con una nuova azione.
2012. Il 4 gennaio UniCredit comunica i dettagli delle operazioni intraprese, compreso l’aumento di capitale, nonché il forte sconto (43%) applicato alle nuove azioni. Come conseguenza si ha il crollo delle azioni del 37% nell’arco di 3 giorni.
Agosto 2012. Il Gruppo è sotto inchiesta nella contea di New York e da parte del ministero del Tesoro di Washington. E’ stata inoltre inclusa nella black-list degli istituti di credito che hanno aggirato le sanzioni da parte degli USA contro l’Iran.
2013. Importante partnership tra UBIS (società del gruppo UniCredit) e IBM, con l’obiettivo di offrire servizi IT alle aziende del settore finanziario e altri comparti.
2017. Il 23 gennaio 2017, le azioni UniCredit vengono raggruppate 10 a 1 e il 6 febbraio avviene un altro aumento di capitale da 13 mld di Euro. Vengono offerte 13 nuove azioni ordinarie ogni cinque vecchie azioni ordinarie e/o di risparmio possedute.
2018. Avviene il lancio sul mercato italiano di buddybank, la prima banca mobile designed per iPhone.
Il 12 marzo si ha la conversione obbligatoria di oltre 252 mila azioni di risparmio. Il rapporto di conversione è stato pari a 3,82 per nuova azione ordinaria e un conguaglio pari a 27,25 Euro.
2019. A febbraio 2019 vengono diffusi i dati di bilancio di UniCredit per l’anno 2018. In sintesi il fatturato ha raggiunto quota 19,7 mld di Euro, mentre l’utile netto ammonta a circa 3,9 mld di Euro.
Aprile 2019. UniCredit ha raggiunto un accordo con il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. L’intesa prevede un pagamento di 1,3 mld di dollari da parte del Gruppo.
Maggio 2019. UniCredit cede il 17% della controllata FinecoBank, mantenendo una partecipazione minoritaria del 18% e separandola di fatto dal Gruppo.
Dicembre 2019. Contestualmente alla diffusione dei dati di bilancio, il CdA UniCredit fa sapere che entro il 2023 i dipendenti saranno ridotti di circa 5mila unità e verranno chiuse 450 filiali.
Dati finanziari UniCredit
- Capitalizzazione di mercato: 23,23 mld di euro.
- Azioni in circolazione: 2,24 mld.
- Piazza di quotazione: Borsa di Milano.
- Settore: Dati finanziari. Servizi banacari.
- Dipendenti: 82mila.
- Persone chiave: Pier Carlo Padoan (presidente) e Andrea Orcel (CEO).
Di seguito alcuni dati finanziari di UniCredit riferiti al 2020 e comparati all’esercizio precedente.
- Ricavi: 20,44 mld di euro, -17,29%.
- Utile netto: -2,91 mld di euro, -189,47%.
Azionariato UniCredit
Secondo i dati diffusi dalla Consob, e aggiornati a maggio 2021, i maggiori azionisti UniCredit sono:
- 5,122%, appartiene alla Blackrock Inc.
- 5,022%, appartiene a Capital Research and Management Company.
- 3,103%, sono quote di Allianz SE.
- 3,011%, appartiene a Norges Bank.
Dividendi UniCredit
Per l’anno di esercizio 2018 il dividendo UniCredit è stabilito in 0,27 euro per azione posseduta.
Partecipazioni azionarie di UniCredit
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13,70% in Banca d’Italia.
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22,231%, in Risanamento (società immobiliare).
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12,99%, in CAI (Compagnia Aerea Italiana).
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16,353%, in Gabetti Property Solutions (gruppo immobiliare).
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8,42%, Mediobanca
Andamento quotazione UniCredit azioni
Le azioni UniCredit sono scambiate alla Borsa di Milano gennaio del 2000. Vediamo di seguito come si è comportato il titolo negli ultimi 5 anni.
Come vediamo dal grafico la quotazione UniCredit arriva a sfiorare più volte la soglia dei 18 euro, tra agosto 2017 e maggio 2018.
In seguito, assistiamo ad un ridimensionamento del valore delle azioni, che arrivano ad essere scambiate sotto i 10 euro nell’agosto 2019.
Dopo una decisa ripresa che riporta il titolo a sfiorare i 14 euro a febbraio 2020, anche le azioni UniCredit risentono delle sedute negative, che hanno investito le Borse mondiali a causa dell’avanzare della pandemia Covid-19. Il titolo arriva ad essere scambiato sotto i 7 euro nel marzo 2020.
Tuttavia, anche se in modo contrastato, il valore riprende a crescere e a maggio 2021 si riporta sopra i 10 euro.
Previsioni azioni UniCredit
Nel breve si prevede un prolungamento della fase positiva.
In questo periodo, il titolo UniCredit è caratterizzato da un forte appeal speculativo. Pertanto, ti invito alla prudenza.
Limiti e punti di debolezza UniCredit
Malgrado UniCredit sia uno dei principali gruppi finanziari in Europa, gli investitori non sono molto soddisfatti degli attivi che detiene, in quanto ritenuti di bassa qualità.
Il gruppo risente ancora di alcune operazioni non andate a buon fine e che hanno causato un forte calo della quotazione del titolo in Borsa. La situazione oggi è migliorata, tuttavia molti investitori mostrano ancora diffidenza su UniCredit.
I principali concorrenti di UniCredit
Di seguito i principali concorrenti di UniCredit, elencati in ordine di importanza:
Tra i maggiori concorrenti di Banca Mediolanum ci sono dei gruppi molto importanti in termini di capitalizzazione. Vediamoli.
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Banca Popolare
Punti di forza UniCredit
Va ribadito che il gruppo UniCredit gode di un ottimo posizionamento nel suo settore, quello bancario, sia in Italia che in Europa, con una solida immagine di marca.
Abbiamo già parlato del fatto che UniCredit è uno dei primi gruppi in Italia e in Europa, con 25 mln di clienti, quasi 89 mila dipendenti e con una presenza di filiali in buona parte del territorio europeo.
Inoltre, la situazione finanziaria è sana, quindi gli investitori si sentono particolarmente al sicuro.
Va inoltre sottolineato lo sforzo continuo che il Gruppo compie per ridurre le proprie spese di gestione.
I principali partner UniCredit
Nel 2013 il gruppo UniCredit, insieme ai gruppi Renault e Nissan, ha creato una joint-venture di finanziamento in Russia.
Ha inoltre concluso un partenariato di 10 anni con IBM, la quale permetterà a UniCredit di trasferire la infrastruttura informatica nel Cloud.
Nel 2014, Unicredit e Amundi (società francese di gestione del risparmio, leader in Europa), hanno comunicato l’accordo raggiunto di un partenariato per il finanziamento dell’economia reale attraverso dei fondi di prestito per le PMI tedesche. Questa prima convenzione ammonta a 25 mln di Euro.
Come imparare a fare trading
Sin qui abbiamo visto diverse informazioni, ma ora bisognerebbe metterle in pratica.
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Dove comprare azioni UniCredit
Vediamo di seguito qual è il servizio migliore per investire in Borsa.
Sino a qualche tempo fa per acquistare titoli azionari o altri asset ci si rivolgeva alla propria banca. Anche oggi è possibile richiedere al proprio istituto di credito questo servizio, tuttavia devi sapere che si tratta di una soluzione che presenta dei forti svantaggi, i quali potrebbero creare dei limiti al tuo investimento. Vediamo perché:
- Pochi titoli. Gli istituti di credito italiani operano prevalentemente nella Borsa Italiana, perciò hanno a disposizione un numero molto limitato di titoli da offrire ai propri clienti. Ti ricordo che una delle strategie migliori, per contenere i rischi di un investimento, consiste proprio nel differenziare quanto più possibile il proprio portafoglio azionario.
- Nessuna vendita allo scoperto. Non puoi profittare sulle fluttuazioni di mercato puntando sulla flessione delle quotazioni (anche se nei fatti non le possiedi).
- No a compravendita in giornata. Ovvero, non è possibile acquistare e vendere in modo rapido i titoli azionari.
- Nessuna vendita al margine e leva finanziaria. Si tratta di strumenti di investimento utili per fare trading con qualunque andamento del titolo azionario in oggetto.
- Commissioni elevate. Le operazioni bancarie richiedono un costo non indifferente, il quale andrà ad incidere sui tuoi margini di guadagno.
Detto questo, il mio consiglio è di valutare il trading online, la soluzione migliore se vuoi fare trading e sfruttare tutti gli strumenti finanziari che mette a disposizione dei trader.
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Conclusioni
Abbiamo visto quali sono le opportunità e i limiti di UniCredit, vediamo ora quali informazioni dobbiamo controllare costantemente per capire come potrà evolversi il titolo in Borsa.
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Tieni sempre sotto controllo l’evoluzione del mercato dei titoli bancari.
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Controlla gli investimenti rivolti alla diversificazione dei prodotti e dei servizi da parte del Gruppo.
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Verifica se sono previsti investimenti per espandere le attività a livello internazionale.
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Segui con attenzione la concorrenza di questo settore specifico. In particolare: eventuali partnership con aziende tecnologicamente avanzate e che potrebbero minacciare le quote di mercato di Intesa Sanpaolo, nonché fusioni e acquisizioni.
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Osserva con attenzione l’andamento dell’economia in generale, la quale potrebbe influire non poco sul mercato dei servizi di credito e finanziari.
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Monitora tutte le informazioni rilasciate dall’azienda. In particolare, piani di investimento, nuove partnership, ricavi, riduzione dei costi operativi con sistemi innovativi ed efficienti, ecc..
I suddetti dati sono molto importanti e dovresti controllarli costantemente. Infatti, molti dei dati riportati seguono una evoluzione costante, pertanto nel momento in cui leggi potrebbero essere già superati.
Inoltre, dovrai seguire anche l’andamento del titolo in Borsa e, nello specifico, controllare la volatilità del periodo di riferimento.
Tutte queste informazioni possono essere utili per valutare un investimento in azioni UniCredit.
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