Instagram è il social network con il maggior tasso di coinvolgimento tra quelli esistenti. Per questo motivo le inserzioni su Instagram rappresentano un buon motivo per aumentare i propri profitti e soprattutto le conversioni degli utenti.
Ma come fare pubblicità su Instagram? La procedura può risultare piuttosto complessa all’inizio, soprattutto se fatto da un novizio.
Ma come in tutte le cose, con un po’ di pratica e abitudine, risulterà molto facile sponsorizzare i propri prodotti e servizi su Instagram, anche grazie al numero di tools che il social, dal 2012 di proprietà di Facebook, mette a disposizione.
Il social fotografico ha riscosso un enorme successo, anche più importante rispetto ad altri network sociali più blasonati, soprattutto se consideriamo certi aspetti.
Instagram sembra infatti un meccanismo perfetto per il business. È fruibile solo da smartphone, e a oggi basta guardare un semplice strumento di analisi del traffico di un sito per capire che la maggior parte degli utenti che visita una pagina web proviene da dispositivo mobile.
Inoltre ha un elevato tasso di coinvolgimento, molto più alto rispetto a Facebook o Twitter. Ovvero è molto raro che un post non riceva apprezzamenti o commenti. Infine, parlando strettamente di numeri, vanta circa 700 milioni di utenti attivi a livello globale, di cui 16 milioni solo in Italia. Meno rispetto a Facebook e YouTube, ma decisamente più performante dal punto di vista della resa pubblicitaria.
Pubblicità e Instagram: un matrimonio dall’inizio stentato
Inizialmente Instagram non era particolarmente dotato per le pubblicità. Se si voleva sponsorizzare un prodotto, un servizio, un brand o se stessi, l’unico modo (gratuito) per farlo era quello di inserire 1 link al proprio profilo. I link al post sono permessi, ma cliccarci sopra risulta impossibile.
Per fare un esempio, se un’azienda che vende arredi da bagno posta la foto di un suo prodotto e scrive il link (https://aziendaarredibagno/prodotti/cm-16) quest’ultimo collegamento non sarà cliccabile.
Ciò significa che un utente interessato dovrebbe selezionare tutto il link, copiarlo e incollarlo in un’altra pagina web come Url. Un procedimento un po’ troppo lungo e complesso per come siamo abituati a modi e tempistiche di oggi.
Un altro modo più semplice era quello di coinvolgere un influencer. Ovvero una persona con un elevato numero di followers “esperta” in qualcosa.
Ancor meglio se esperta del settore di riferimento dell’azienda. Questa modalità permetteva al marchio di appoggiarsi all’influencer per coinvolgere un target più o meno vario e vasto.
Ma forse, se vogliamo trovare un difetto, troppo dispersivo per certi brand di nicchia. Comunque, a differenza della pubblicità tradizionale, la viralità proveniva dal contenuto scelto dall’influencer per promuovere il relativo prodotto o servizio.
Poteva (e può) risultare sufficiente che una star indossi un berretto con una marca sopra impressa affinché si cominci a parlare del nome di quel brand e a vendere quel cappellino.
Così come Facebook era nato per riaggregazione sociale (vi ricordate quando si utilizzava per ritrovare amici persi di vista?), Instagram è nato per mostrare ai propri followers la bellezza del mondo o quella (più narcisistica oseremmo dire) di se stessi.
Ma il tempo passa e la legge del profitto investe ogni cosa. E così prima Facebook e poi Instagram, ormai creatura del social di Zuckerberg, sono diventati gradualmente due piattaforme di lancio importanti di sponsorizzazione delle aziende.
Grazie a Instagram, molti brand stanno acquisendo un considerevole numero di clienti; ampliando le potenzialità del proprio brand a livello locale e globale; quindi, stanno generando profitti.
Come fare pubblicità su Instagram oggi
Oltre all’influencer marketing, che resta comunque una valida forma pubblicitaria ma con potenziale minor controllo da parte del brand, oggi si può fare pubblicità su Instagram anche direttamente. E adesso andremo a spiegare come fare, passo dopo passo.
Presupponiamo che il brand abbia già un account Instagram aziendale? In caso contrario, bisognerà recarsi sulla home del social network sul proprio dispositivo, quindi cliccare sull’icona dell’omino, ovvero il nostro profilo.
In alto a destra ci sono tre linee verticali o un’icona a forma di ingranaggio (dipende dal dispositivo): selezionando quella una finestra scorrerà sulla destra mostrando differenti opzioni.
Quello che ci interessa sono le Impostazioni. Arrivati qui scorriamo finché non troviamo “Passa a un account aziendale” o “Crea un profilo aziendale”. Questo è fondamentale per l’attività pubblicitaria in quanto accorcia il ponte comunicativo tra azienda e cliente.
E inoltre mette a disposizione numerosi strumenti di rilevazione dati e statistiche interessanti, come le visualizzazioni dei post e delle Stories, la Copertura e i Click degli utenti sul profilo aziendale. Insomma, un vero e proprio pacchetto di tools analitici per monitorare la popolarità del proprio account e perfezionare strategie di marketing.
A questo punto bisognerà collegare l’account Instagram alla pagina Facebook del brand se ne hai una (puoi crearla anche al momento tramite Instagram).
Si tratta di una procedura una tantum da seguire, perché dopo il collegamento non ci sarà più bisogno di ripeterla. Sempre nella schermata delle Impostazioni sopra riportata, occorre selezionare la voce Account Collegati. A questo punto compare una lista di social collegabili, tra cui Facebook. Clicchiamo sul social blu e associamo i due account seguendo le istruzioni fornite.
Fare pubblicità su Instagram passando da Facebook
A questo punto è necessario affidarsi a Facebook Business Manager, ovvero il servizio integrato al social network che consente la creazione e la gestione delle inserzioni.
La voce può essere reperita tramite le impostazioni di Facebook e in particolare selezionando l’opzione Inserzioni.
Selezionando la voce Gestione Inserzioni approderemo nella pagina dedicata. A questo punto avremo diverse opzioni da scegliere ma a noi interessano le nuove inserzioni da creare.
Per farlo bisognerà selezionare la voce +Crea, scegliendo tra la Modalità Rapida (utile per chi sa già cosa vuole ed è abituato a creare campagne) o la Creazione Guidata (utile per i novizi, seguendo le varie istruzioni operative).
Scegliamo in questo caso Creazione Guidata. Verremo condotti a un’altra schermata che ci spiegherà le singole voci, denominati “Obiettivi di Marketing”. Questi corrispondono ai seguenti elementi:
- Notorietà del Brand; Copertura.
- Traffico; Interazione; Eventuale installazione app; Visualizzazione dei video; Generazione di contatti; Messaggi.
- Conversioni; Vendita dei prodotti del catalogo; Visite al punto vendita.
Non tutti gli Obiettivi sono disponibili se scegliamo la forma di inserzione Stories. Altri Obiettivi richiedono invece azioni supplementari.
Ad esempio, se scegliamo che l’obiettivo è la Vendita dei prodotti del catalogo, bisognerà prima aver creato un Catalogo personale. Invece, nel caso dovessimo scegliere l’obiettivo Conversioni, bisognerà aver prima installato Facebook Pixel sul sito web aziendale.
Dopo aver stabilito l’Obiettivo, si arriva direttamente alla voce Gruppo Inserzioni. Quindi bisogna puntare al Target di riferimento.
Ovvero ai destinatari della inserzione pubblicitaria. Il meccanismo che prevede il servizio Business di Facebook consente di selezionare diversi requisiti, di natura anagrafica, geografica, di genere e di interessi.
A tutto questo si aggiungono opzioni avanzate: possiamo filtrare i destinatari tramite dispositivo mobile e sistema operativo, dati demografici, interessi e comportamenti, perfino il tipo di connessione. Laddove per “connessione” si intende il tipo di legame che ha ancorato l’utente al brand, come nel caso delle Conversioni.
Infine si arriva ai Posizionamenti, ovvero i canali attraverso i quali l’inserzione si mostrerà. Ed è qui che dovremo scegliere i canali di diffusione della campagna, come Instagram ad esempio.
Seleziona le voci su cui vuoi far apparire il tuo annuncio. Puoi anche decidere di fare la pubblicità sia su Instagram che su Facebook parallelamente.
Infine occorre scegliere il budget e la programmazione. Ovvero, in parole povere, le risorse economiche che si vogliono investire per l’inserzione e la durata della stessa.
Questi due fattori sono modificabili anche in seguito, quindi chi vuole iniziare “piano” può orientarsi su un budget limitato per un periodo temporale ristretto e poi, se la campagna va bene, aumentare risorse e tempistica.
Pubblicità su Instagram: come creare il pubblico a cui ci rivolgiamo
Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo quindi di dover fare una campagna pubblicitaria su Instagram per vendere un modello di vestito per bambine dai 6 ai 12 anni, disponibile nelle relative taglie. E ipotizziamo che il nostro obiettivo consiste nell’aumentare le Conversioni, andiamo così a creare il nostro pubblico tra quello che in maniera diretta o indiretta ha già interagito con il nostro brand.
- Luogo: scegliamo la località in cui sarà visualizzato l’annuncio pubblicitario. Possiamo scegliere un più generico “Italia”; ma al tempo stesso, se siamo un e-commerce bilingue (ad esempio italiano e francese) e il nostro mercato di riferimento valica anche le Alpi, potremmo scegliere anche Francia ed eventualmente Belgio. Parimenti possiamo targettizzare ulteriormente la località, spingendoci ad esempio in una o più regioni d’Italia o perfino in una città. Soluzione quest’ultima prediletta da chi ha (anche) un negozio fisico.
- Età: la fascia anagrafica a cui ci rivolgiamo. Nell’esempio sopra riportato il target di riferimento sono le madri delle bambine. Quindi diciamo dai 30 ai 55 anni.
- Genere: prendendo in considerazione l’esempio sopraccitato, ovviamente, le donne.
Lingua: italiano nel caso scegliessimo l’Italia. Italiano e Francese per l’opzione di un e-commerce con mercato nazionale transalpino.
Passiamo ora alle opzioni avanzate, e dunque a una targetizzazione più specifica. Tra i dati demografici possiamo scegliere diverse voci (Istruzione, Avvenimenti importanti, Genitori, Relazione e Lavoro).
Volendo essere il più precisi possibile potremmo scegliere la voce Genitori, che è la più interessante per noi, e quindi selezionare la sottocategoria tra quelle a disposizione. Proseguendo con gli Interessi potremmo spuntare Shopping e Moda.
Insomma, già fermandoci qui abbiamo creato un tipo di pubblico ben specifico che potrebbe risultare interessato all’annuncio. E quindi potrebbe rispondere con interesse al nostro obiettivo Conversioni.
Instagram Ads: i 4 tipi di inserzioni
Superato questo step si passa al capitolo finale. Si dovrà quindi dare un nome all’inserzione e selezionare la pagina di riferimento, in questo caso il profilo Instagram aziendale.
A ciò segue il formato, ovvero il tipo di inserzione che vogliamo creare. Bisogna specificare che esistono 4 modalità per creare inserzioni di Instagram, anche dette Instagram Ads.
- Foto;
- Video;
- Carosello (foto o video a scorrimento in una unica inserzione);
- Stories. Ciascun formato può essere ideale per la specifica strategia di marketing aziendale adottata. Se si è agli inizi e si è poco esperti è possibile valutare i pro e i contro di ogni modalità, magari sperimentando un tipo di inserzione a basso costo per considerarne i benefici.
Fare pubblicità su Instagram: lo step finale
Nell’ultimo passaggio si dovranno inserire e scegliere le immagini, i link e il testo che compariranno sull’inserzione.
Alla fine si potrà anche gustare una piccola anteprima di quello che gli utenti visualizzeranno. Questo al fine di correggere eventuali difetti, oppure di accettare l’inserzione così com’è e quindi pubblicarla.
L’inserzione su Instagram è stata pubblicata. Il gioco è fatto. Ora si potrà iniziare a tracciare gli avvenimenti, consultare dati e statistiche per valutare l’efficacia della campagna e la concretizzazione degli obiettivi prefissati.
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