Per Intesa Sanpaolo è stato un anno ricco di soddisfazioni. Oltre all’acquisizione di UBI Banca, anche i risultati finanziari sinora hanno dato più che una soddisfazione al gruppo bancario.
Dopo un primo trimestre in forte crescita, infatti, Intesa Sanpaolo conferma il trend positivo anche nel 2° trimestre 2020.
La relazione del Management, inoltre, conferma i target finanziari previsti per il biennio 20/21, nonché la politica dei dividendi.
Intesa Sanpaolo: bilancio semestrale giugno 2020
Il maggiore istituto bancario italiano chiude il primo semestre del 2020 con un utile netto di 2,57 mld di euro, +13,20%, rispetto allo stesso periodo di esercizio del 2019.
Intesa Sanpaolo ci tiene a precisare che si tratta dell’86% dei 3 mld di utile netto attesi per l’intero anno di esercizio 2020.
La prestazione della gestione operativa ha registrato 4,67 mld di euro, con un aumento pari al +2,80%, merito dell’abbassamento dei costi operativi.
Mentre, per quanto riguarda i proventi operativi, non si registrano variazioni. Tuttavia, le commissioni e gli interessi netti hanno visto un leggero calo del totale.
Struttura patrimoniale
La relazione del Management di Intesa Sanpaolo riporta che il CET1 (Common Equity Tier 1), ovvero la componente primaria del suo capitale, a fine giugno si è portato al 14,9%, con un +1% rispetto ad inizio anno. Tenuto anche conto degli 1,93 mld di dividendi maturati nel semestre. I vertici aziendali hanno inoltre precisato che i coefficienti patrimoniali sono ampiamente al di sopra dei requisiti che le norme richiedono.
Vediamo ora qualche dato riepilogativo.
Finanziamenti verso la clientela
- +2,1%, rispetto a fine dicembre 2019;
- +2,3% rispetto a fine giugno 2019.
Crediti deteriorati
- -14,01 mld, con un -1,5% rispetto a fine dicembre 2019.
Pertanto, a giugno 2020, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi ha avuto un calo al 3,50%, al netto delle rettifiche di valore.
Mentre, la copertura specifica dei crediti deteriorati risulta al 53,10%.
Operazioni di finanziamento con la BCE
Al 30 giugno sono pari a 70,90 mld di euro, costituite per intero dal Targeted Longer-Term Refinancing Operations III (TLTRO III).
Intesa Sanpaolo: target finanziari confermati
Senza considerare l’acquisizione di UBI Banca, il Management di Intesa Sanpaolo conferma i target finanziari per il 2020/2021. La loro stima prevede un utile netto oltre i 3 mld di euro a conclusione del 2020, in crescita ulteriore anche nel 2021.
Considerando l’acquisizione di UBI Banca e la distribuzione del dividendo relativo all’anno di esercizio 2019 (che è stata sospesa), nel 2021 si prevede un CET1 ratio pro-forma a regime oltre il 13,00%.
Con prospettive ancora più ampie, vista anche la recente acquisizione di UBI Banca, i vertici di Intesa Sanpaolo, per il 2022 stimano un utile netto non inferiore ai 5 mld di euro. Per di più, viene confermata la politica di remunerazione degli azionisti e il consolidamento dei coefficienti patrimoniali.
Intesa Sanpaolo: dividendi
Secondo il Piano di Impresa 2018-2021 del Gruppo bancario, la distribuzione dei dividendi agli azionisti è stata confermata come segue:
- 75% payout ratio, a valere sul risultato netto di esercizio del 2020;
- 70% payout ratio, a valere sul risultato netto di esercizio del 2021.
In merito ai dividendi successivi al gennaio 2021, la politica di distribuzione sarà subordinata alle indicazioni fornite dalla BCE. In aggiunta alla distribuzione relativa al 2020, il Gruppo intende avere l’ok dalla Banca Centrale Europea, anche per una ripartizione cash da riserve nel 2021, a valere sull’utile del 2019 destinato a riserve nel 2020.
Qui trovi maggiori informazioni sul Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI Banca.
Buonasera o letto quello pubblicato ma x i piccoli risparmiatori non si vede quasi niente di guadagni Ela prima volta che commento